![]() Da "Umanità Nova" n.28 del 5 agosto 2001 Come previstoGli anarchici, o meglio il MITO degli anarchici, romantici UTOPISTI o feroci TERRORISTI, si presta in anticipo - a seconda del momento e delle situazioni - a ridicolizzare o a criminalizzare tutto il "movimento", ma soprattutto le sue componenti anticapitaliste e antistatali. Di certo, se la rivolta continuerà ad estendersi e radicalizzarsi, vedremo che l'immagine colorata dei "sognatori" si trasfigurerà in quella nera dei "bombaroli" e dei "nichilisti" e che tutti faranno a gara nel condannare i nemici dello Stato. (Articolo "La doppia immagine" in Umanità Nova del 20 maggio 2001)
Purtroppo tutto era già ampiamente previsto e prevedibile e, mentre a Genova si stava respirando ancora un'acre aria cilena per le scelte repressive del governo che ha ucciso il compagno Carlo Giuliani, iniziava come da copione la criminalizzazione giocata sull'equazione tutt'altro che matematica: estremisti violenti = Black Bloc = anarchici insurrezionalisti = anarchici. La premessa era stata già scritta in precedenza, sfruttando la tragedia umana avvenuta sull'Eurostar poche settimane prima e in occasione dell'invio di alcune lettere-incendiarie: gli anarchici erano il pericolo da debellare. Puntualmente adesso ministri, funzionari di polizia, giornalisti ed esponenti di partito - a conferma delle nostre previsioni - stanno facendo a gara nell'allontanare da sé la responsabilità del sangue versato attribuendola, ancora una volta, ai provocatori anarchici; ma di fronte a questo spettacolo indegno va detto che anche a "sinistra" e all'interno dello schieramento anti-global si è fatto di tutto per screditare la critica radicale nei confronti delle loro posizioni politiche e delle loro ambigue pratiche utilizzando l'arma, infame, della mistificazione; basti ad esempio citare quando dichiarato da Susan George, vice-presidente di Attac, dopo i fatti di Goteborg: "A causa di qualche cretino ingestibile, ci prendono per anticapitalisti primari e antieuropeisti violenti. Queste violenze anarchiche sono più antidemocratiche delle istituzioni che pretendono combattere" (Il Messaggero, 30 giugno '01). Tutto questo era ed è qualcosa di irresponsabile, oltre che gravemente offensivo nei confronti dell'anarchismo, ma si sta pure dimostrando un boomerang nei confronti di chi ha voluto giocare questa carta, perché quando si accredita una minaccia così astratta e arbitraria quale quella degli anarchici cattivi, il potere politico può a sua volta utilizzarla a piacimento e ritorcerla contro chi vuole. Agnoletto, Bertinotti, Casarini, Farina: benvenuti nella nera setta dell'anarchia! KAS
CITAZIONE (...) non c'era nessun attacco da gestire: c'era da concordare un segnale simbolico per le Tute bianche, bastavano cinque centimetri di zona rossa" ma non è stato possibile contrattare nulla (...) la pratica delle Tute Bianche gioca proprio sulla rappresentazione di uno scontro che in realtà non si fa, sulla conquista alla disobbedienza civile delle tentazioni violente... perché non consentirla? (Intervista a Luana Zanella, deputata verde, su Il Manifesto del 22 luglio 2001)
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