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Da "Umanità Nova" n.29 del 2 settembre 2001

Perquisizioni a Napoli

Prima e durante il vertice del G8 a Genova ci sono state varie perquisizioni ad esponenti dell'area anarchica napoletana. Oltre le case dei compagni, tra cui la mia, è stato perquisito l'ex studentato (attuale TNT, Territori Non Tracciati), struttura occupata, dove vivono anche alcuni compagni.

Una decina di giorni dopo una serie di articoli pubblicati su giornali locali (Il Mattino, il Roma), ispirati da veline poliziesche, danno una loro chiave di lettura dell'accaduto: la polizia prevedeva delle azioni terroristiche di matrice anarchica, in città, durante lo svolgimento del G8.

A mio avviso, le fantasiose giustificazioni delle perquisizioni nascondono in realtà una più banale interpretazione dei fatti: un ennesimo tentativo di intimidire il movimento anarchico napoletano, e più in generale quello nazionale, indipendentemente dall'area di appartenenza dei singoli compagni. La dinamica stessa delle perquisizione (superficiali e sbrigative) confermerebbe questa semplice chiave di lettura.

In realtà, io credo che l'unica intimidazione che ha avuto effetto sia stata quella nei confronti di mio padre (e molto probabilmente degli altri parenti dei compagni), un uomo di 70 anni che ora ha aggiunto una nuova paura a quelle che già si porta appresso, un uomo anziano.

D. del O.AC.N-FAI



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