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Da "Umanità Nova" n.30 del 9 settembre 2001

Scudo spaziale
Disertiamo gli eserciti!

La storia.

Occorre tornare al 1967, ai tempi del presidente USA Lyndon Johnson, per sentire parlare del primo progetto di difesa spaziale (Sentinel), nato per intercettare i missili di base in Cina.

Durante gli anni settanta, nonostante gli accordi multilaterali sulla limitazione dei sistemi antibalistici (Trattato ABM firmato a Washington il 26 maggio 1972) gli Usa sviluppano un sistema antimissilistico, denominato Safeguard, imperniato sulla catena di radar BMEWS dislocati dalla Groenlandia sino alla GranBretagna.

Per il grande salto bisogna aspettare l'amministrazione Reagan che, il 23 marzo 1983, propone con la sigla SDI (Strategic Defense Iniziative) un sistema di difesa spaziale dotato di satelliti intercettori e distruttori. Il progetto della SDI viene proseguito da Bush senior sotto la denominazione di GPALS (Global Protection Against Limited Strikes) e dalle due amministrazioni Clinton che danno vita al più "compiuto" sistema denominato NMD, ovvero National Missile Defense (23 luglio 1999). Il progetto Clintoniano prevede la una spesa iniziale di circa 60 miliardi di dollari e si concentra, dal punto di vista tecnico, sulla difesa da possibili attacchi missilistici a medio e corto raggio.

Il NMD (Clinton)

Il concetto di difesa strategica-spaziale si costituisce essenzialmente da apparati radar a banda X, proiettili ad impatto cinetico [*] (EKV) montati su missili intercettori situati a terra (GBI), un sistema satellitare denominato SBIRS ad alte e basse orbite, un complesso centro di gestione della battaglia/comunicazione (BM/C3). Il sistema di difesa spaziale preconizzato dall'amministrazione Clinton, a detta dell'Union of Concerned Scientist del Massachussetts Institute of Technology, è, di fatto, un colabrodo: sarebbe sufficiente inserire una testata nucleare in un pallone metallizzato rilasciato insieme ad un eguale numero di palloni vuoti per mandare in tilt tutto il sistema di intercettazione.

Arrivati a questo punto fallimentare, Clinton decide di sospendere momentaneamente ogni esperimento e di rilanciare la palla alla futura amministrazione.

Il MD

Bush junior, buon erede guerrafondaio e militarista delle precedenti amministrazioni, raccoglie immediatamente la palla e rilancia, a sua volta, un progetto ben più ambizioso. Non si tratta più di difendere esclusivamente il territorio nord-americano, ma tutti i territori alleati (di qui scompare la N di National) e di coinvolgere nella ricerca e nel finanziamento delle spese per lo scudo spaziale i maggiori patner ed i maggiori debitori (Russia) del potente stato Imperiale. Il nano Imperiale Berlusconi risponde prontamente all'invito (vedremo nella prossima finanziaria) così come lo fanno gli alleati Britannici. Con questo non togliamo nulla alla criminosa gestione militare dei governi centro-sinistrorsi.

Il progetto MD (Missile Defense) aggiunge e rafforza rispetto a quello precedente alcune componenti: viene potenziato il sistema missilistico di teatro della marina (Navy Theater Wide), e vengono implementate le componenti spaziali, ovvero gli intercettori SBI ed i laser SBL. Un altro ruolo chiave dovrebbe essere dato all'intercettazione dei missili nella loro fase di spinta (BPI), quando il missile è più vulnerabile, ovvero nei primi minuti dopo il lancio. A questo ruolo attenderebbe la cannoniera ABL dell'USAF.

Gli esperimenti.

Sino ad ora gli esperimenti realizzati (ognuno costa circa 200 miliardi di lire) sono tutti falliti. Le motivazioni sono diverse:

Il 2 ottobre 1999 vi sono problemi sia al radar di tiro sia al sistema di ricerca del missile nemico.

Il 19 gennaio 2000 il missile intercettore ha mancato il bersaglio a causa del mancato avvistamento dei satelliti d'allarme situati a 36.000 kilometri di altezza.

Il 7 luglio 2000 il missile "nemico", che viaggiava ad una velocità di gran lunga inferiore a quella di un "vero" missile, è stato intercettato, ma non distrutto perché non si stacca il "kill".

Il 14 luglio 2001 il missile "nemico" (vengono usati i missili Minuteman) viene distrutto ma solo perché fa sapere dove si trova, cioè ha un segnalatore incorporato (fonte: Defense Week)

I costi di realizzazione ed il bilancio militare USA

Per la realizzazione dello Scudo Spaziale occorrerebbero altri 60 miliardi di dollari (cifra sottostimata) a cui, ovviamente, dovrebbero contribuire i patner europei interessati. C'è da dire che in parte l'Italia, insieme alla Francia ed alla GranBretagna già lo fa, e non da ora, con la realizzazione (tramite Finmeccanica) del sistema missilistico europeo denominato MBDA per un valore di 2,5 miliardi di dollari.

Intanto gli Stati Uniti decidono per l'anno 2002 di implementare le spese militari raggiungendo così la cifra esorbitante di 330 miliardi di dollari con un incremento rispetto all'anno passato di oltre 38 miliardi dollari. Questi criminali oserebbero parlare ancora a nome e per conto dei poveri del mondo...ma ci facciano il piacere!!!

Cosa facciamo?

Dobbiamo avere il coraggio di denunciare e di contro-informare in maniera chiara e decisa tutto ciò che sta accadendo e non solo perché non serve, ma perché anche se servisse, ne saremmo comunque contrari. Dobbiamo farlo pubblicamente, in piazza, al di fuori degli appuntamenti prefissati. Dobbiamo cercare di farlo con tutti quelli che si battono contro la militarizzazione della vita e dei rapporti umani, poco importa se siano anarchici o no. Dobbiamo farlo recuperando un nostro grande valore: la DISERZIONE! Disertiamo le guerre, disertiamo gli eserciti, disertiamo lo sfruttamento!

Pietro Stara


Le fonti dell'articolo:

Massimo Amorosi, Lo scudo antimissile. Una Minaccia o un deterrente nucleare, in Rivista Militare, numero 4/2001, luglio-agosto.

Silvano Bronchiti, L'iniziativa USA per uno scudo spaziale, tratto dalla rivista Aeronautica maggio 2001

A cura (traduzione) di Alessandro Rossi, Armi spaziali USA, the Economist 28 luglio 2001, in "http://www.peacelink.it"

Articoli vari tratti dalla rivista telematica militare "http://www.analisidifesa.it"

Articoli vari tratti dall'archivio liste "disarmo" del sito pacifista "http://www.peacelink.it"

[*] Si intendono quei missili la cui potenza è data non perché caricati di esplosivo, ma in virtù della loro velocità (cinetica): la potenza cresce al quadrato della velocità. Immaginatevi la capacità distruttiva di un missile che viaggi intorno ai 30.000 Km orari.



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