unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n.33 del 30 settembre 2001

S. Gennaro aiutaci tu!
Fatevi il vostro miracolo per evitare la guerra

Come tutti gli anni si è ripetuto, a Napoli, il miracolo di San Gennaro. Il Cardinal Giordano, esperto nel succhiare il sangue dei parrocchiani, non ha avuto difficoltà a far liquefare il sangue del santo.

Il tutto si è svolto alla presenza delle massime autorità civili e finanziarie (cardinale compreso) della città.

In tempi normali avremmo deplorato la presenza plaudente del sindaco di Napoli e del presidente della regione Campania in mezzo alla folla estasiata al ripetersi di miracolo di un Santo che, probabilmente, non è mai esistito. Avremmo ironizzato sul fatto che il vero miracolo è nel fatto che il santo, morto martire secondo l'agiografia cattolica nel 305, abbia fatto avere notizie del proprio sangue solo mille anni dopo, nel 1389, quando cominciò una vera e propria caccia alle reliquie tra le famiglie nobili spagnole residenti in città. Una dettagliatissima cronaca del 1382 sul culto del martire non ne faceva alcun cenno, come del resto non ne parlava alcuna delle precedenti.

Ci ha fatto cambiare idea il fatto che tutti i personaggi, laici e cattolici, presenti all'evento hanno sottolineato l'inspiegabilità "scientifica" del fenomeno e ne hanno tratto l'auspicio che questo possa portare alla pace anziché alla guerra che si addensa all'orizzonte.

Bene! Ci siamo detti. Visto che siamo contro ogni guerra, non lasciamo nulla di intentato per evitare questa. Abbiamo anche pensato che, se è di buon auspicio un miracolo, figurarsi qualche centinaio, ed invitiamo i lettori di U.N. a realizzare il proprio miracolo del sangue di San Gennaro.

Per farlo occorrono qualche litro d'acqua (è preferibile sorgiva oligominerale, se non l'avete, usate quella distillata), un po' di sale da cucina, una decina di grammi di carbonato di calcio (si trova quasi puro nei gusci d'uovo), 25 grammi di cloruro ferrico (si trova nella molassite, una pietra presente in abbondanza sul Vesuvio, ma se non avete voglia di andare fin là, arrivate in un negozio d'elettronica e chiedete l'acido per tracciare le piste di rame, sono delle palline giallo-rossastre).

In un contenitore mettete un litro d'acqua ed il cloruro ferrico, poi aggiungete poco per volta (poco poco mi raccomando) il carbonato di calcio ottenuto triturando i gusci d'uovo. Mescolate man mano finché la soluzione non si stabilizza, alla fine versate tutto in un altro recipiente per eliminare il residuo solido sul fondo. Fate riposare un paio d'ore. Nel frattempo prendete un budello (se non siete un'alchimista medioevale e non l'avete, usate un tubo da dialisi, si trova in farmacia), fate un nodo ad un'estremità per chiuderlo e tagliatene un pezzo di circa 30 centimetri.

Versate la soluzione che avete ottenuto nel budello, ed appendetelo in un recipiente pieno d'acqua distillata in modo che resti sommerso (il livello dell'acqua deve essere uguale a quello della soluzione nel budello). Un metodo pratico può essere tagliare il collo di una bottiglia di plastica ed appendere con una molletta ad una matita il budello per mettercelo sopra.

Per osmosi il livello dell'acqua nel budello salirà, state attenti che non trabocchi! Ad un certo punto la soluzione smetterà di salire, lasciatela riposare e quando l'acqua nella bottiglia sarà diventata giallognola, sostituitela con acqua pulita. Fate così per 4/5 volte a distanza di 8/12 ore.

Versatelo adesso in una boccetta, ma attenzione alle dimensioni e alla forma: se è troppo grande avrà difficoltà a solidificare, se è troppo piccola avrà difficoltà a liquefarsi, se è squadrata si incrosta agli angoli, l'ideale è una boccetta arrotondata, ma schiacciata al centro, come quella di Napoli.

Versate la soluzione nella boccetta riempiendola per tre quarti ed aggiungete qualche grano di sale da cucina: non esagerate, se ne mettete troppo rovinate la soluzione e non solidifica più, meglio mettercene poco (qualche grano) per volta, potrete sempre aggiungerne altro.

Messo il sale agitate bene e lasciate riposare per una/quattro ore, se avete messo la dose giusta di sale... miracolo!, altrimenti aggiungete altro sale.

Fatene l'uso che credete, in privato o in cerimonie pubbliche, se ci fate i soldi ricordatevi di ringraziare Luigi Garlaschelli, chimico a Pavia, che è lo scopritore della formula.

Fricche



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