unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n.34 del 7 ottobre 2001

USA: Workers Solidarity Alliance contro la guerra
Terroristi sono gli Stati

Tragico che in un mondo quasi pazzo ed interamente caotico, le emozioni sembra stiano dominando la ragione.

La bontà, l'intelligenza, la parte umana di uomini e donne sta annegando in un mare di bugie, ignoranza e crudeltà.

La WSA (Workers Solidarity Alliance) condanna l'attacco al WTT dell'11 settembre. La WSA ha sempre condannato gli attacchi contro gli innocenti ed i lavoratori: Le migliaia di lavoratori che sono stati uccisi qui negli USA sono morti in un orribile atto di terrore. Immigrati, comunità di colore, la rete di diversi ma interdipendenti che compone la classe operaia americana, sono stati attaccati

Ci sono problemi reali e pressanti per molta gente nel mondo oggi, particolarmente per quello che viene chiamato Medio Oriente. Molti vivono nella disperazione, nella povertà e non vedono alcuna speranza per una vita migliore. Ma quelli che sono stati uccisi in questa insana azione non erano le persone responsabili per le politiche o le azioni che avevano causato questa disperazione, e neppure la loro morte la cambierà.

Ora i tamburi di guerra rullano pesantemente, le bandiere sventolano dovunque e le emozioni per quelli che si preoccupano sono sommerse da una chiamata alla "unità nazionale".

Noi crediamo invece che proprio questa sia la cosa che ci ha portato in questa situazione e che non risolverà i problemi, ma semplicemente li peggiorerà. Il nazionalismo, il patriottismo, il militarismo, l'idea che in qualche modo i ricchi ed i poveri possano seguire la stessa bandiera e perciò avere gli stessi interessi ci ha portato ad una tragedia mai vista nella storia. Non sono i corpi dei ricchi e dei potenti che saranno sacrificati sui campi di battaglia. Ancora una volta gli stati ed i padroni di cui sono al servizio ci stanno chiamando; gli stessi stati e gli stessi padroni che nella storia hanno richiamato i lavoratori a rinunciare alla difesa dei loro interessi nel nome dell'"unità nazionale".

E neppure sono responsabili di quello che è successo l'11 settembre gli innocenti ed i lavoratori degli altri paesi che potrebbero essere massacrati appena gli USA ed i loro alleati faranno partire le loro macchine da guerra. La popolazione dell'Afganistan soffre terribilmente sotto la legge dei talebani, così come soffrono le popolazioni della regione, afflitte da regimi brutali ed oppressori. Ucciderli non risolverà nulla, così come l'uso del terrore nel nostro paese non potrà fare nulla per far sì che le loro vite siano migliori.

Deve essere ricordato che il governo Usa ha investito miliardi nelle stesse organizzazioni che oggi vorrebbe abbattere e le ha manovrate nell'infinito gioco per la conquista del potere in questa regione. Non c'è nulla di nuovo perché il governo degli Stati Uniti, come tutti gli altri governi, è stato un esponente del terrorismo dal suo insediamento. La tragedia inizia con il massacro dei nativi americani e con il lavoro forzato degli schiavi africani, per continuare con la repressione e l'omicidio dei lavoratori che combattevano i loro padroni per arrivare ai recenti "interventi" che lo stato americano ha effettuato dalla fine della seconda guerra mondiale.

I legislatori americani non sono soli in questo comportamento pericoloso. Le classi dominanti, i fanatici religiosi e gli Stati sono stati e saranno sempre finché esisteranno, terroristi per definizione.

È per questo, che come lavoratori e sostenitori di un radicale cambiamento sociale, non possiamo appoggiare o sostenere la guerra come risposta ad attacchi senza senso a New York come dovunque. Così come la prima guerra mondiale non ha reso il mondo sicuro e democratico, e la seconda guerra mondiale non ha sradicato il fascismo dalla faccia del pianeta, questa nuova guerra che ci aspetta non eliminerà il terrorismo. Invece, i nostri figli e le nostre figlie ci saranno rubati, la nostra forza lavoro sprecata per costruire giocattoli assassini, ed il mondo non diventerà un posto migliore grazie a tutto questo.

Quelli che possono finirla con il terrore e la guerra sono gli stessi che sono costretti a morirci e a farla: la classe operaia, qui negli USA e là, nei paesi "nemici". Anche adesso, nel mezzo della pazzia guerrafondaia, sentiamo alcune voci che invitano alla costruzione di un nuovo movimento pacifista. Gli attivisti seriamente impegnati ed intenzionati ad impedire ulteriori distruzioni devono uscire allo scoperto, e, ancora più importante, ascoltare i lavoratori, costruendo il movimento sulle recenti mobilitazioni contro il potere delle multinazionali. Lavoratori già impegnati nella lotta per una società senza padroni non devono cadere preda degli slogan e dei tamburi di guerra. La sola guerra possibile per noi deve essere la guerra di classe, non un conflitto militare. Quando le bare cominciano ad accatastarsi, è il momento per i lavoratori e gli antimilitaristi di parlarsi, lavorare insieme nello sforzo di impedire la pazza corsa verso una possibile distruzione globale.

Come lavoratori e pacifisti, dobbiamo continuare a costruire legami al di là dei confini e cooperare, non come vuole qualcuno con le élite locali o gli oppositori per altre forme di stato, ma con quelli che lottano per la liberazione dalla paura, dalla violenza e dall'oppressione.

Lavorando in modo cooperativo, resistendo cooperativamente, la classe lavoratrice può e farà cessare il ciclo della violenza e dell'oppressione.

Per la libertà, la pace, la rivoluzione

Workers Solidarity Alliance Lafayette Street - Room 202 - New York, NY 10012 - tel. 212-979-8353 - e-mail: wsany@hotmail.com

traduzione di DDT\line



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