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Da "Umanità Nova" n.36 del 21 ottobre 2001
Senza Frontiere
Brevi dal mondo
Le notizie che pubblichiamo sulle iniziative
internazionali contro la guerra sono tratte da a-infos e da
haltWAR@yahoogroups.com e tradotte dal Collettivo Controguerra della
Federazione Anarchica Livornese, che in forma più ampia le ha pubblicate
in un opuscolo che viene aggiornato settimanalmente e di cui sono già
usciti due numeri.
Atlanta, Georgia, 15 settembre
Ci sono stati alcune riunioni presso la Emory University e la Georgia
State University ad Atlanta, contro la volontà di guerra degli Stati
Uniti. Il primo incontro è stato tenuto il 15 settembre scorso presso
Woodfruff Park con la partecipazione di duecento persone. Molti aspetti
dell'economia della Georgia sono legati agli affari militari così
l'adesione e il numero di partecipanti a questo incontro non può essere
paragonato ad altri incontri della nazione.
Localmente vi è anche la presenza di una comunità di arabi e di
persone che si riconoscono nell'islam.
New York City 19 settembre
Oltre 400 persone hanno partecipato ad un meeting per la costruzione di
un movimento antirazzista e antiguerra.
Francia, 21 settembre
Il movimento anti-guerra è solo all'inizio in Francia: un nuovo
gruppo informale "Faut reagir" (bisogna reagire) ha radunato 400 persone a
Parigi sabato 21 settembre. Sabato 29 settembre in parecchie città,
manifestazioni già convocate da tempo in solidarietà con le donne
afgane si sono trasformate in manifestazioni contro la guerra.
Un'altra manifestazione si è svolta a Nantes, per iniziativa di parecchi
gruppi e individualità anarchiche.
Winnipeg, Canada, 23 settembre
Domenica 23 settembre si è svolta a Winnipeg, in Canada, una
manifestazione contro la guerra a cui hanno partecipato 600 persone, nonostante
fosse stata preparata in poco tempo con scarsa propaganda.
Inoltre, lo stesso giorno, era già stata organizzata una iniziativa a
sostegno dei malati di AIDS. L'iniziativa comunque è riuscita bene e ha
permesso di informare un gran numero di persone.
Malaysia, 28 settembre
Un'altra dimostrazione contro la guerra e il razzismo si è svolta
in Malaysia, sabato 28 settembre, e vi hanno partecipato 200 persone.
Sidney, 29 settembre
A Sidney si è costituita una coalizione dal nome "Network
Opposing War And Racism" NOWAR, che ha organizzato un raduno di massa al Town Hall. Il 30 settembre altre manifestazioni si sono tenute a Melbourne, Adelaide
e Perth.
Canada, 29 settembre
Cresce il nuovo movimento per la pace canadese. La marcia Walk for Peace
& Global Solidarity tenutasi lo scorso 29 settembre a Toronto, si è
rivelata come una importantissima manifestazione sul territorio canadese contro
gli attuali venti di guerra. Incontri preparatori si sono tenuti anche nelle
città di Vancouver, Halifax e Montreal. Vi hanno partecipato numerosi
gruppi antirazzisti e di giustizia sociale.
Molti cittadini che hanno visto passare il grande corteo della manifestazione
per le strade di Toronto sono rimasti particolarmente sorpresi perché
nessun media locale, aveva dato la notizia dell'appuntamento. Infatti con
l'ordine di "guerra al terrorismo", gli organi di informazione stanno
esplicitamente tenendo il concetto di pace fuori dall'equazione e dunque fuori
dalle notizie. Il corteo ha percorso la città, girando anche intorno
all'ambasciata americana e concludendosi al City Hall Peace Garden.
Amsterdam, 30 settembre 2001
Oltre 10000 persone si sono ritrovate nel centro storico di Amsterdam lo
scorso 30 settembre per un meeting contro la guerra, il terrorismo e la
xenofobia. È stato il più importante appuntamento dedicato a
questi temi, dagli anni ottanta, quando vi fu una manifestazione di mezzo
milione di persone per protestare contro le basi missilistiche della Nato,
presenti in Olanda. All'incontro hanno aderito più di 150 associazioni
di varie aree, tra cui molte rappresentanze di comunità straniere e di
rifugiati. Insieme hanno ribadito il concetto di volere giustizia e non
vendetta. Tra slogan e striscioni contro le volontà guerrafondaie, il
terrorismo, la politica americana, la Nato e il rischio di una guerra infinita,
vi erano anche pensieri dedicati a Berlusconi e alle sue recenti dichiarazioni
sulla superiorità della civiltà occidentale. In un cartello si
leggeva in inglese "Un altro mondo senza Berlusconi è possibile" con una
foto di Carlo Giuliani ucciso a Genova dalle forze dell'ordine lo scorso
luglio.
Karachaganak (Kazakstan)
Continua a circolare un volantino redatto da un collettivo anarchico
locale. La polizia politica si accanisce a perseguitare i compagni, mentre
circolano voci su un complotto anarchico.
Poznan (Polonia)
La Federazione Anarchica ha organizzato un presidio davanti al consolato
USA di Poznan, a cui hanno partecipato circa 80 persone.
Nachod (Polonia)
Circa 50 persone hanno organizzato una dimostrazione antifascista a
Nachod, piccola cittadina vicino al confine tra Repubblica Ceca e Polonia.
Tra loro, membri della Czechoslovak Anarchist Federation, di Azione
Antifascista, alcuni attivisti polacchi e numerosi attivisti locali.
USA 15.000 manifestanti a S. Francisco per dire no alla guerra e al
razzismo
Migliaia di persone hanno manifestato all'interno del Dolores Park a S.
Francisco per protestare contro l'escalation guerrafondaia dell'amministrazione
Bush. I dimostranti hanno dimostrato contro l'accanimento razzista verso Arabi,
Mussulmani e persone del Sud-Est asiatico abitanti negli USA. La manifestazione
è stata organizzata da una coalizione formatasi recentemente la ANSWER
(Azione internazionale per fermare la guerra e il razzismo) e approvata da
migliaia di organizzazioni e individualità sia a livello locale che
nazionale. (...) Durante il corteo i manifestanti si sono fermati presso due
negozi che hanno subito gravi danneggiamenti in questi giorni: uno è un
Cafè frequentato da iraniani e l'altro è un ristorante pakistano.
I manifestanti hanno espresso la loro solidarietà a chi è stato
colpito da questi atti e hanno affermato che non ci deve essere spazio per
attacchi razzisti e se ce ne sarà la necessità sarà
attivata una sorveglianza presso questi negozi di notte. Un altro manifestante
ha letto la dichiarazione del S. Francisco Labor Council che afferma che le
vittime dell'11 settembre non devono essere usate per un'azione di guerra che
farà solo altre vittime innocenti.
Francia - manifestazioni contro la guerra del 6 e 8 ottobre a Parigi
Il 6 ottobre su iniziativa di "Faut reagir" (bisogna reagire) più
di tremila persone hanno manifestato per esprimere il loro rifiuto dei
preparativi di guerra contro l'Afghanistan e più in generale contro lo
stato di guerra che coinvolge il mondo intero. Dietro lo striscione iniziale
"CONTRO UN MONDO IN GUERRA, UN ALTRO MONDO È POSSIBILE" sfilavano le associazioni raggruppate in seno al "Flash Bloc", seguite dagli
anarcosindacalisti della CNT-AIT, dal Comitato di solidarietà al
Chiapas, Act up, poi un vasto raggruppamento libertario seguito dall'Union
pacifiste, dai sindacati SUD e da un piccolo gruppo della LCR.
L'8 ottobre nonostante uno spiegamento enorme di reparti antisommossa della
polizia circa 500 persone sono riuscite a manifestare contro la guerra di
fronte all'ambasciata americana sita in Place de la Concorde. Stazioni della
metropolitana chiuse, poliziotti pronti a bloccare ogni ingresso alla piazza in
modo dei scoraggiare l'arrivo dei manifestanti. Finalmente un primo gruppo di
circa 300 persone (all'inizio soprattutto socialisti dissidenti del gruppo
parigino Etincelle, sindacalisti della CNT-AIT, anarchici e membri di "Faut
reagir" e poi militanti del SUD, troskisti e membri di "No Pasaran") riesce a
passare fra un muro di poliziotti che impediscono ai passanti di unirsi alla
manifestazione. Intanto altri 300 manifestanti rimanevano bloccati nella vicina
rue Rivoli. Alla fine, dopo estenuanti trattative, i due gruppi vengono
autorizzati a riunirsi sempre fra un incredibile spiegamento di polizia.
Fra l'11 e il 13 sono previste manifestazioni contro la guerra in tutta la
Francia, segnaliamo quelle di Rennes. Lione, Lilla, Sait Etienne, Bordeaux,
Nimes, Perpignan, Rouen, Montpellier, Strasburgo, Nantes e Tolosa. A Bruxelles
tutte le sere manifestazione di fronte all'ambasciata USA.
Germania - Dopo i primi bombardamenti manifestazioni in tutto il paese
Lunedì 8 ottobre si sono svolte almeno 45 manifestazioni nelle
principali città della Germania contro la guerra. Manifestazione anche a
Vienna.
Canada - dimostrazione contro la guerra a Toronto
Il 7 ottobre a poche ore dall'inizio dei bombardamenti 250 persone si
sono ritrovate nelle prime ore della giornata di ieri, a manifestare intorno il
consolato statunitense di Toronto, per protestare contro gli attacchi
angloamericani su diverse città dell'Afganistan. Nonostante la polizia
abbia tentato di circondare i manifestanti, questi hanno resistito sul posto e
il presidio si è concluso senza arresti. Una più vasta marcia per
la pace e la giustizia è in programmazione per il 20 ottobre.
Irlanda - manifestazione contro la guerra a Dublino
Circa mille persone hanno sfilato sabato 6 ottobre nel centro di Dublino
in una manifestazione indetta contro la guerra da "Resistenza globale". In
circa 400 che hanno manifestato di fronte alla sede della Banca centrale. Lungo
il corteo che si è via via ingrossato si notava la presenza del Workers
Solidarity Movement (anarcosindacalisti), del Partito socialista e del Partito
socialista dei lavoratori e della Federazione anarchica. Durante il comizio
conclusivo il rappresentante del WSM ha proposto due obiettivi concreti:
costringere il governo irlandese a non sostenere i piani di guerra degli Usa e
lanciare una campagna per accogliere i rifugiati afgani. La sera del
giovedì precedente c'era stata un'altra manifestazione contro la guerra
che aveva visto la partecipazione di circa 500 persone.
USA - New York: meeeting studentesco
Il comitato per il coordinamento dei comitati per la solidarietà
e la pace della Columbia University ha organizzato un meeting contro la guerra
e il razzismo fra le varie organizzazioni di base dei campus. L'incontro si
è svolto domenica 14 ottobre.
Kazakhistan: volantini contro la guerra nella cittadella dei tecnici
petroliferi
A Aksai, piccolissima città petrolifera, un gruppo di lavoratori
ha affisso volantini contro la guerra riuscendo a penetrare nel superprotetto
villaggio abitato da impiegati e tecnici delle compagnie petrolifere (Agip. BP.
Lukoil, Shell, Texaco, ecc.) che sfruttano l'enorme giacimento di gas e
petrolio di Karacanghanak. Eludendo la sorveglianza i lavoratori hanno affisso
un volantino con questo slogan in lingua inglese: "Combatti i tuoi nemici:
capi, boss, politicanti. No alla guerra, si alla guerra di classe"
Sofia: protesta di fronte all'ambasciata USA
Domenica 7 ottobre alcune decina di anarchici e punk hanno protestato di
fronte all'ambasciata americana innalzando cartelli e striscioni con scritto
"Governo USA terrorista" e "Bush e Bin Laden non c'è differenza".
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