Da "Umanità Nova" n.40 del 18 novembre 2001
Attacco dell'11 settembre
E se la CIA avesse saputo?
Su Internet sono reperibili molte storie "controcorrente" sul reale svolgimento
dei fatti lo scorso 11 settembre. Il pezzo che segue è uno di questi.
Non ci sembra di poter condividere la tesi "forte" dell'autore ("la CIA era a
conoscenza dell'attacco imminente e non ha fatto nulla per sventarlo"),
perché una verità del genere non è al momento dimostrabile
e non sarà forse possibile mai farlo. Tuttavia ci sembrano innegabili
due realtà di fatto: a) esiste un forte intreccio tra apparato
politico-militare, servizi di spionaggio e sistema finanziario; b) sono stati
resi pubblici forti movimenti finanziari speculativi connessi all'attacco
terroristico. Il pezzo ricostruisce la dinamica degli eventi, lasciando al
lettore la capacità di trarre le conclusioni adeguate (Nota del
traduttore).
9 ottobre 2001. Sebbene sia stato completamente ignorato dal sistema dominante
dei media negli U.S.A., ci sono numerose e chiare prove a dimostrazione del
fatto che un certo numero di transazioni sui mercati finanziari segnalavano una
conoscenza preventiva specifica (e criminale) degli attacchi dell'11 settembre
al WTO e al Pentagono. Nel caso di almeno uno di questi movimenti - che ha
fruttato una cifra non reclamata di circa 2.5 milioni di dollari - la
società utilizzata per piazzare le opzioni "put" sulla United Airlines
era guidata, fino al 1998, dall'uomo che è ora al numero tre nella scala
gerarchica della CIA. Fino al 1997 A.B. "Buzzy" Krongard è stato
presidente della banca d'investimento A.B. Brown. La A.B. Brown è stata
acquistata dalla Banker's Trust nel 1997. Krongard divenne poi, come
conseguenza della fusione, Vice presidente della Banker's Trust A.B. Brown,
una delle 20 maggiori banche Usa indicate dal Sen. Carl Levin quest'anno come
responsabili di riciclaggio di denaro. L'ultima posizione di Krongard alla
Banker's Trust era quella di sovrintendere ai "rapporti con clientela
privata".
In questo ruolo ha avuto rapporti diretti con alcune delle persone più
ricche del mondo nella gestione di operazioni bancarie specializzate che sono
state identificate dal Senato americano e da altri investigatori come
strettamente connesse al riciclaggio del denaro proveniente dalla droga.
Krongard si è (ri?)unito alla CIA nel 1998 come consulente del Direttore
Gorge Tenet. È stato promosso al rango di Direttore Esecutivo dal
Presidente Bush nel marzo di quest'anno. La Banker's Trust è stata
comprata dalla Deutsche Bank nel 1999. Dopo la fusione è la più
grande banca europea. E, come vedremo, la Deutsche Bank ha giocato un ruolo
chiave negli eventi connessi agli attacchi dell'11 settembre.
LA VASTITA' DI UN INSIDER TRADING BEN CONOSCIUTO.
Prima di addentrarci in queste relazioni è necessario prestare
attenzione alle informazioni di insider trading che sono state ignorate dalla
Reuters, il New York Times e tutti gli altri mass-media. È ben
documentato che la CIA ha a lungo monitorato tali movimenti - in tempo reale -
come potenziali segnalatori di attacchi terroristici ed altre mosse economiche
contrarie agli interessi Usa. Articoli precedenti hanno già
specificatamente chiarito il ruolo del software Promis nel monitorare tali
traffici.
È necessario soltanto capire i termini finanziari chiave per comprendere
la portata di tali operazioni, "vendere corti" e "opzioni put".
"Vendere corti" significa prendere a prestito delle azioni, venderle al prezzo
corrente sul mercato, ma non essere tenuti a restituirle per un certo periodo
di tempo. Se le azioni precipitano all'improvviso dopo che il contratto
è stato siglato, il venditore può onorare il contratto comprando
le azioni dopo che il prezzo è sceso e chiudere il contratto ai prezzi
pre-crash. Questi contratti hanno spesso una "finestra" fino a quattro mesi.
Le opzioni "put" sono contratti che danno all'acquirente la possibilità
di vendere azioni ad un tempo successivo. Comprate ad un prezzo nominale di,
per esempio, 1$ ad azione, sono vendute a blocchi di 100 pezzi. Se esercitate,
esse danno al detentore la possibilità di vendere certe azioni in una
data futura ad un prezzo stabilito al momento dell'emissione del contratto.
Così, con un investimento di 10.000 $ è possibile vincolare
10.000 azioni della United o American Airlines a 100 $ per azione, e il
venditore dell'opzione è poi obbligato a comprarle a quel prezzo se
l'opzione viene esercitata. Se l'azione è scesa a 50 $ quando il
contratto scade, il detentore dell'opzione può comprare le azioni a 50 $
e immediatamente rivenderle a 100 $ indipendentemente da quanto valgano sul
mercato. Un'opzione "call" è l'opposto di un'opzione put, ed è in
effetti un derivato che scommette sul rialzo del prezzo di un'azione.
Un articolo del 21 settembre dell'Israeli Herzliyya International Policy
Institute for Counterterrorism, intitolato "Il martedì nero: il
più grande caso mondiale di insider trading" documentava le seguenti
operazioni connesse agli attacchi del'11 settembre:
tra il 6 ed il 7 settembre, il Chicago Board Options Exchange vide acquisti di
4.744 opzioni put sulla United Airlines, ma soltanto 396 opzioni call.
Supponendo che 4.000 opzioni siano state acquistate da persone che sapevano in
anticipo degli attacchi imminenti, questi "insiders" avrebbero fatto profitti
per almeno 5 milioni di $;
il 10 settembre 4.516 opzioni put sull'American Airlines sono state acquistate
sul Chicago Exchange, a fronte di sole 748 opzioni call. Di nuovo, non c'erano
notizie che a quel momento giustificassero questo sbilancio. Di nuovo,
supponendo che 4.000 di queste opzioni rappresentassero gli "insiders", esse
avrebbero fruttato un guadagno di circa 4 milioni di $. (I volumi di opzioni
acquistate erano superiore di sei volte alla media);
nessuna operazione paragonabile è stata effettuata su altre linee aeree
sul Chicago Exchange nei giorni immediatamente antecedenti il Martedì
Nero;
sulla Morgan Stanley Dean Witter & Co., che occupava 22 piani del WTC,
furono acquistate 2.157 opzioni put scadenza ottobre con prezzo d'esercizio 45
$ nei tre giorni lavorativi prima del Martedì Nero; questo a fronte di
una media di 27 contratti al giorno prima del 6 settembre. Il prezzo per azione
della Morgan Stanley scese da 48,90 $ a 42,50 $ nel periodo successivo agli
attacchi. Supponendo che 2.000 di questi contratti d'opzione siano stati
comprati sulla base dell'informazione dell'imminenza di questi attacchi, i loro
acquirenti potrebbero avere realizzato profitti per almeno 1,2 milioni di $;
sulla Merrill Lynch & Co., il cui quartier generale era vicino alle Torri
Gemelle, sono state acquistate 12.215 opzioni put scadenza ottobre strike 45 $
nei quattro giorni lavorativi precedenti l'attacco; la media dei volumi
precedente l'attacco era stata di 252 contratti al giorno (un aumento del
1200%!). Quando il mercato ha riaperto, l'azione Merrill è scesa da
46,88 $ a 41,50 $; supponendo che 11.000 opzioni siano state comprate dagli
"insiders", il loro profitto dovrebbe essersi aggirato sui 5,5 milioni di $;
le autorità di mercato europee stanno esaminando le operazioni concluse
sulla tedesca Munich Re, la francese Axa, la svizzera Swiss Re, tutte compagnie
di riassicurazione esposte verso il disastro del Martedì Nero (da notare
che Axa possiede anche oltre il 25% dell'American Airlines, rendendo gli
attacchi una doppia sciagura);
il 29 settembre 2001 - in un articolo fondamentale che è stato ignorato
dai media più diffusi - il San Francisco Chronicle ha rivelato che "gli
investitori non hanno ancora ritirato oltre 2,5 milioni di $ di profitti
ottenuti dalla speculazione al ribasso sulle United Airlines prima degli
attacchi terroristici del 11 settembre, secondo una fonte vicina alle
autorità di mercato. Il mancato ritiro del denaro fa sorgere il fondato
sospetto che gli investitori - le cui identità e nazionalità non
sono state rivelate - avessero avuto conoscenza preventiva degli attacchi;
essi non osano farsi vivi adesso. La sospensione delle contrattazioni per i
quattro giorni successivi agli attacchi ha reso impossibile ritirare il denaro
rapidamente ed incassare il premio, prima che gli inquirenti cominciassero ad
indagare;
le serie di opzioni scadenza ottobre sulla United Airlines Corporation sono
state acquistate in volumi insolitamente alti nei tre giorni precedenti gli
attacchi, per una spesa totale di 2.070 $; gli investitori hanno comprato i
contratti d'opzione, ognuno dei quali rappresenta 100 azioni, al prezzo di 90
cent ciascuno (questo rappresenta un totale di 230.000 azioni);
quelle opzioni sono ora in vendita a oltre 12 $ l'una. Ci sono ancora 2.313
cosiddette opzioni put sul mercato (valutate circa 2,77 milioni di $ e
rappresentanti 231.000 azioni), secondo la Options Clearinghouse Corp.";
"la fonte vicina alla United Trades ha identificato la Deutsche Bank Alex
Brown, il braccio americano sull'investment banking del gigante tedesco
Deutsche Bank, come la banca d'affari utilizzata per comprare almeno parte di
queste opzioni";
questo è il genere di operazioni gestite da Krongard fino al 1998. Come
riferito da altri articoli, la Deutsche Bank è stata anche il centro
dell'attività speculativa condotta sulla Munich Re proprio prima degli
attacchi...
C'è da stupirsi di quanto sia dannatamente evidente come la CIA sapesse
in anticipo degli attacchi e non li abbia fermati. Qualunque cosa il nostro
governo stia facendo, qualunque cosa la CIA stia facendo, è chiaro che
NON è nell'interesse del popolo americano, specialmente di quello
deceduto l'11 settembre.
Michael C. Ruppert
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