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Da "Umanità Nova" n.40 del 18 novembre 2001

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Parma contro la guerra
Il coordinamento di lotta contro la guerra, di Parma, si è mobilitato a favore dello sciopero del nove novembre. 40 persone sono andate a Roma alla manifestazione nazionale e una ventina hanno fatto un presidio con volantinaggio a Parma, davanti alla Bormioli Rocco.
x info sul coordinamento: Katia 3470502008; ciobinss@libero.it;Massimiliano 3477642679

Caselle Torinese manifestazione antimilitarista
Quest'anno, in occasione delle parate militariste del 4 novembre anche a Caselle Torinese vi è stata una parata organizzata del Collettivo antimilitarista del Canavese. Alcune decine di compagni, in tuta mimetica ed elmetto hanno attraversato le strade del paese marciando dietro allo striscione "Siamo i portatori della civiltà occidentale". Ogni "milite" portava sulla schiena una molla per la ricarica e su di una portantina manichini insanguinati e scheletri mostravano chiaramente quale fosse l'idea di civiltà rappresentata dal militarismo. Il corteo/performance si è concluso nella piazza principale di Caselle dove tra mangiafuoco e distribuzione di stampa anarchica ed antimilitarista si è conclusa la giornata.
Euf.

Torino 4 novembre contro tutti gli eserciti
Il 4 novembre, in piazza Vittorio Veneto si è tenuto un presidio antimilitarista organizzato dalla Federazione Anarchica Torinese cui sono intervenuti anche altri compagni dal resto della regione. L'iniziativa, con banchetto, manichini delle vittime di guerra e lo striscione "Quando la patria chiama rispondi signorNò" si è articolata per l'intero pomeriggio con buona distribuzione di stampa e libri.
Euf.

Alessandria: corteo antimilitarista
Lo striscione "Guerra alla guerra" apriva il corteo organizzato da varie realtà anarchiche alessandrine per il 10 novembre. All'iniziativa, cui aveva aderito il Coordinamento anarchico ligure e piemontese, erano presenti anche gruppi di compagni da Torino, Caselle, Novara, Chiavari, Genova, Tortona, Vercelli.
In circa trecento hanno dato vita alla più partecipata tra le manifestazioni antiguerra svoltesi ad Alessandria dall'inizio del conflitto in Afganistan. Musica a manetta e numerose fermate con comizi volanti nel centro della città hanno contribuito a rendere più efficacemente comunicativa l'iniziativa che è culminata in una performance antimilitarista nella centralissima piazzetta della Lega. L'azione teatrale ha fatto irruzione nel mezzo dello shopping del sabato pomeriggio portando all'improvviso l'attenzione sulla cruda realtà della feroce guerra in corso in Afganistan, una guerra che vede, come ogni conflitto degli ultimi decenni, i civili tra le principali vittime. Il suono lacerante di una sirena ha dato il via al fragore dei bombardamenti: una buona parte dei manifestanti è caduta a terra e vi è rimasta per lunghi minuti che hanno catturato l'attenzione di numerosi passanti.
Sia attraverso gli striscioni che con volantini e speakeraggi si è rivolto un invito esplicito alla diserzione dalla guerra.
Euf.

Palermo e Agrigento manifestazioni antimilitariste
Si è svolta a Palermo domenica 4 novembre la manifestazione antimilitarista indetta dal Forum Sociale Siciliano in occasione della cerimonia celebrata in Piazza Vittorio Veneto per la festa delle forze armate.
Circa cinquanta persone si sono avvicinate al luogo della celebrazione distribuendo volantini di controinformazione ai passanti nei quali veniva specificato che quel giorno non c'era proprio nulla da festeggiare, dato che tutte le guerre, passate e presenti, sono solo massacri organizzati nell'interesse degli stati e dei potenti. I numerosi uomini delle forze dell'ordine che si trovavano lì presenti sono corsi subito ai ripari per scoraggiare qualsiasi azione dimostrativa da parte dei manifestanti e con atteggiamento arrogante hanno fisicamente allontanato chi tentava di avvicinarsi anche singolarmente al luogo della parata. Dopo un po' ci si è spostati nella centrale piazza Politeama per un presidio che si è protratto per tutta la mattinata.
Sabato 10 si è svolta ad Agrigento una manifestazione contro la guerra indetta dal comitato cittadino nella quale si è voluto dare anche una risposta al provocatorio attentato nella Valle dei Templi in seguito al quale è rimasta scheggiata parte della scalinata del tempio della Concordia. Nel sottolineare l'assoluta estraneità a certe pratiche di basso profilo che sono invece patrimonio culturale del malaffare che regna in questa città così come in tutta la Sicilia, i compagni hanno altresì denunciato il provocatorio intervento della Digos che la stessa sera dell'attentato ha raggiunto alcuni componenti del comitato all'uscita dei loro posti di lavoro per una solerte quanto ridicola identificazione.
Sabato 17 novembre, infine, al Laboratorio Sociale ZETA si terrà un dibattito sulla guerra in Afganistan cui seguirà un corteo antimilitarista indetto dal forum Studentesco.
T.A.Z. - laboratorio di comunicazione libertaria



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