![]() Da "Umanità Nova" n.41 del 25 novembre 2001 Al-Jazera nel mirino degli americaniNella mattinata del 12 novembre, poche ore prima dell'ingresso in città dell'Alleanza del Nord, i bombardieri americani hanno distrutto i locali che ospitavano la televisione "Al-Jazira", l'unica emittente straniera ammessa dai Taliban a Kabul. Per fortuna il missile che ha colpito l'edificio non è esploso e gli 11 addetti se la sono cavata con qualche ferita e molto spavento. Comunque gli americani hanno raggiunto il loro scopo: Al-Jazira non trasmetterà più da Kabul poiché tutte le apparecchiature sono andate distrutte. I responsabili del canale arabo hanno affermato che non si è trattato di un errore poiché l'aviazione americana conosceva perfettamente l'ubicazione dei uffici della TV. Il 13 novembre gli americani si sono giustificati dicendo che l'obiettivo non era Al-Jazira ma un ufficio di Al-Qaida ospitato nello stesso edificio. Ma si tratta di scusanti che hanno poco valore visto che dall'inizio della guerra il governo americano ha continuato a premere sulla televisione araba perché sospendesse le trasmissioni da Kabul, cessando così di documentare gli effetti dei bombardamenti.
Che il governo americano abbia un concetto tutto particolare della
libertà di stampa è stato dimostrato anche il 14 novembre quando
il corrispondente di Al-Jazira a Washington è stato arrestato
all'aeroporto di Waco, nel Texas, dove si era recato per seguire l'incontro
Bush-Putin. Dopo alcune ore il giornalista è stato rilasciato. L'FBI si
è giustificata sostenendo che si era trattato di un errore di
identificazione ... ma il messaggio delle autorità americane ai padroni
di Al-Jazira è chiaro. E poi criticano la mafia...
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