Da "Umanità Nova" n.42 del 2 dicembre 2001
Premiati La Barbera e Andreassi
Promossi i massacratori della Diaz
Non avevamo dubbi in proposito: sarebbe presto venuto il tempo che i vertici
delle forze dell'ordine, messe sotto accusa per le violenze avvenute a Genova
nei giorni del G8, sarebbero stati non solo riabilitati ma persino premiati dal
governo che così ha rivendicato politicamente quelle violenze.
Il ministro dell'Interno Scajola, nell'ambito di un corposo piano di
ridistribuzione di cariche e funzionari, ha infatti deciso di destinare il capo
dell'Ucigos Arnaldo La Barbera al Cesis, il coordinamento dei servizi, nella
veste di vice direttore; il responsabile della sicurezza del G8 Ansoino
Andreassi diventa invece il numero due del Sisde diretto dal generale dei
carabinieri Mario Mori; mentre rimane al suo posto il discusso capo della
polizia e del dipartimento di PS Gianni De Gennaro, affiancato da Antonio
Manganelli, ex-questore di Palermo e Napoli e già capo della
Criminalpol.
In fondo, come dichiarato dallo stesso, La Barbera, avevano solo eseguito degli
ordini.
Si chiude così ogni contraddizione in seno alla maggioranza di governo
sulla gestione dell'ordine pubblico a Genova, con notevole soddisfazione dei
fautori della linea più dura rappresentata da Alleanza Nazionale; tutto
questo mentre la Camera approva il liberticida pacchetto legislativo
anti-terrorismo ed il governo italiano, in occasione dell'incontro tra
Berlusconi e Aznar, ha silenziosamente concordato con quello spagnolo uno
scambio delle rispettive banche dati sul movimento No Global.
L'alto numero di prefetti (76) spostati ha fatto sentire il ministro
dell'Interno come un novello Scelba; quest'ultimo però nel '46
ristrutturò le forze di polizia epurandole dei funzionari di sentimenti
democratici e degli agenti con opinioni antifasciste, per cui il paragone ci
sembra del tutto improprio.
Semmai Scajola ricorda invece Scelba quando, senza ombra di pudore, sostenne
che "I caroselli della Celere sono uno spettacolo acrobatico che dovrà
essere di monito ai violenti e ai facinorosi".
Ironside
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