Da "Umanità Nova" n. 3 del 27 gennaio 2002
Senza Frontiere
Brevi dal mondo
Sudan - rivolta nel carcere
È di sette morti (5 detenuti e 2 agenti) e ottanta feriti il bilancio
dei gravi scontri avvenuti il 7 gennaio nel carcere Kobar di Khartoum Nord
(Sudan). Kobar è la più grande prigione del Paese africano, in
passato utilizzata soprattutto per detenuti politici o con lunghe pene da
scontare. Ora è affollata principalmente da persone condannate o solo
accusate di reati finanziari, le quali avevano iniziato sabato scorso uno
sciopero della fame per chiedere l'immediato rilascio, raccogliendo la
solidarietà anche degli altri reclusi. L'intervento degli agenti
antisommossa ha fatto salire la tensione, provocando i gli incidenti.
Gran Bretagna - vendita di armi all'India
Il governo britannico ha montato un'intensa campagna per incrementare le
vendite di armi all'India, tra cui 60 jet da combattimento Haws del valore
complessivo di un miliardo di sterline". Lo scrive l'edizione online del
quotidiano The Guardian del 12/1 affermando che i produttori dell'aviogetto
britannico (la BAE Systems) sono "sicuri di portare a termine l'affare col
governo indiano a Defexpo 2002, la fiera dei sistemi d'arma che si terrà
il mese prossimo a New Delhi". "Il ministro della difesa britannico Geoff Hoon
sta facendo pressioni sull'India perché giunga presto ad una decisione
sull'affare", scrive il quotidiano londinese. "Tra i promotori dell'iniziativa
vi è John Prescott (vice primo-ministro) il quale nella sua prossima
visita in India sosterrà la questione, come già fece lo scorso
anno a New Delhi". Anche al premier Tony Blair è stato richiesto di
esercitare la sua influenza per la conclusione dell'affare. Dopo aver valutato
la richiesta, Downing Street ha deciso di non opporsi in linea di principio
alla vendita, puntualizzando però che sarebbe sconveniente per Blair
prendervi parte direttamente.
Turchia - morta un'altra detenuta
Il 9 gennaio è morta Lale Colak, aveva solo 26 anni e da mesi era in
sciopero della fame per solidarietà con la lotta dei prigionieri
politici rivoluzionari. Con essa è salito ad 86 il numero dei detenuti
politici morti a causa dello sciopero della fame (iniziato nell'ottobre del
2000) o trucidati dalle Forze speciali.
USA - Proteste per la visita di George Bush a Portland
Circa 1000 manifestanti hanno accolto W. Bush a Portland, per rendergli chiaro
che, nonostante i problemi finanziari dello Stato, lui NON era il benvenuto.
W. Bush si è recato a Portland per parlare del suo nuovo pacchetto di
stimolo all'economia. Ha scelto l'Oregon perché lì c'è il
più alto tasso di disoccupazione del paese ed è stato il primo
Stato a dichiarare la recessione dopo gli eventi dell'11 settembre.
Molti cittadini progressisti di tutte le età e retroterra sono scesi in
piazza contro il presidente gridando "torna in Texas" oppure "Bush è un
terrorista". Ha partecipato anche un gruppo di musicisti di Seattle e chi ha
visto la manifestazione ha potuto capire che non tutti gli americani sono con
Bush e la sua politica interna ed internazionale, nonostante la propaganda di
media legati alle corporation. La polizia in tenuta antisommossa e a cavallo ha
circondato la folla, pronta ad intervenire con i gas lacrimogeni, finché
la manifestazione si è sciolta. Ci sono stati tre arresti e la protesta
è stata un successo.
Da notare l'uso di un elicottero da guerra, che in modo visibile volava sulle
teste dei manifestanti. Una testimonianza riporta che questa è la prima
volta che succede ed ha denunciato il probabile uso di laser per la ricerca di
bersagli a terra che dall'elicottero ha colpito un fotografo che stava cercando
di riprenderlo.
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