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Da "Umanità Nova" n. 7 del 24 febbraio 2002

Politiche di guerra
USA: cresce la spesa militare

Due casi, resi noti la scorsa settimana, mostrano come la politica di guerra abbracciata dall'amministrazione USA sia finalizzata al sostegno dei grandi gruppi capitalistici e allo sperpero della ricchezza dei cittadini.

In un memorandum inviato dal sottosegretario della Difesa, responsabile per gli approvvigionamenti, ai vertici delle varie divisioni del Pentagono, si legge: "Il leasing offre una serie di benefici e fornisce una maggiore flessibilità... Il dipartimento intende eliminare l'obbligo legislativo di copertura finanziaria per l'intero ammontare del leasing, lasciando invece che il budget rifletta solo i costi dei pagamenti del leasing dell'anno in questione... "

La prima risposta a questo documento viene dall'interno dell'amministrazione Bush: Mitchell Daniels, direttore dell'ufficio gestione e bilancio, ha denunciato questa iniziativa come un artificio fiscale, ha ricordato che l'attuale normativa ha messo fine ad una pratica che si era affermata negli anni '80, quando il Pentagono ha firmato contratti di leasing più onerosi dei tradizionali contratti di acquisto.

Nonostante le opposizioni, il Congresso ha già autorizzato un primo contratto di leasing a fine dicembre. Il valore complessivo del contratto è di 26 miliardi di dollari, per il leasing di 100 Boeing 767 da trasformare in aerei-cisterna per la US Air Force e quattro 737 da utilizzare per il trasporto di personalità importanti.

Contrariamente a quanto avviene nei contratti di leasing, al termine del contratto il Pentagono non acquista i velivoli, ma tornano alla Boeing. In tal modo, il contratto di leasing ha un importo superiore di 800 milioni di dollari rispetto ad un normale contratto di acquisto, ma dieci anni dopo il primo stanziamento (se ci saranno ancora), il Pentagono dovrà investire nuovi miliardi di dollari per sostituire gli aerei tornati alla Boeing.

Nell'ambito delle consultazioni semestrali previste dall'accordo bilaterale tra Unione Europea e USA sul commercio di velivoli commerciali, i funzionari della Commissione Europea hanno denunciato il provvedimento come una forma mascherata di sussidio alla Boeing.

Il consorzio Iridium gestisce il servizio radiomobile satellitare della Motorola, una rete che copre tutta la Terra e dovrebbe permettere di comunicare in ogni paese. In pratica la rete è obsoleta e non è mai riuscita a decollare: i satelliti cominceranno a diventare inutilizzabili a partire dal 2008, la capacità di trasmissione è di 2,4 Kbits al secondo, ben lontana dalla banda larga terrestre, gli utenti sono attualmente solo 63 mila e riescono a mala pena a far funzionare un telefonino satellitare dall'interno di una macchina in movimento.

Per tutte queste ragioni la Motorola aveva deciso di mettere in vendita il consorzio Iridium; non trovando compratori, il consorzio è stato messo in liquidazione e programmato l'inabissamento dei satelliti negli oceani.

A questo punto si è fatto avanti un acquirente, che per 25 milioni di dollari ha rilevato tutto, la rete, il nome Iridium, e tutte le attività per la telefonia mobile (i debiti sono rimasti alla Motorola).

Dove ha trovato i soldi Colussy (è questo il nome dell'acquirente)? Semplice, è bastato rivolgersi al Pentagono che, di fronte al rischio che la rete cadesse nelle mani di società non USA, ha sottoscritto un abbonamento di due anni per 20 mila telefonini, al modico prezzo di 75 milioni di dollari: Colussy ha quindi un rendimento assicurato del capitale investito!

Una riflessione più approfondita su quanto riportato ci permette di capire come gli investimenti nella politica di guerra non finiranno per beneficiare le masse popolari degli Stati Uniti, che in questi anni hanno visto peggiorare le proprie condizioni di vita, solo le briciole andranno a piccoli gruppi di lavoratori specializzati, integrati nei settori principali delle corporation beneficiarie degli aiuti governativi.

Una delle più significative vittime della tragedia delle Torri Gemelle è la legge Graham Rudman, legge che vincolava l'amministrazione al rispetto del pareggio di bilancio: l'isteria patriottica e lo sconvolgimento del sistema di contrappesi e controlli previsto dalla Costituzione USA non poteva essere completo se l'amministrazione non si riappropriava della libertà di disporre a proprio piacimento della ricchezza nazionale.

Infine, possiamo ritenere il liberismo e il neoliberismo come maschere dell'appoggio costante, del sostegno che i governi danno all'accumulazione capitalistica, incapace di procedere spontaneamente senza l'intervento dello Stato nell'economia, a vantaggio dei grandi gruppi industriali e finanziari.

Tiziano Antonelli



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