![]() Da "Umanità Nova" n. 8 del 3 marzo 2002 Bologna 2 marzo: chiudere i lager per immigrati!
Bologna sabato 2 marzo È confermata la manifestazione nazionale che si svolgerà a Bologna nel pomeriggio di sabato 2 marzo. Si é svolta un'assemblea cittadina mercoledì 20 febbraio che ha confermato i contenuti della proposta che era circolata in rete e fra i gruppi e le associazioni che si oppongono alle leggi classiste e razziste dei vari governi. Il social forum bolognese, i disobbedienti, il comitato antirazzista, il comitato antimperialista, l'associazione "3 febbraio", altre associazioni e gruppi fra cui gli anarchici hanno ribadito come obiettivo primario di questa mobilitazione sia impedire l'apertura del centro di detenzione per immigrati di via Mattei a Bologna e la chiusura di tutti i CPT in funzione. A livello regionale la manifestazione assume particolare significato anche in relazione ai progettati (ed in via di allestimento) CPT di Modena e Rimini. A livello nazionale la manifestazione si fa carico delle più generali lotte degli immigrati contro le leggi Martelli-Turco-Napolitano-Bossi-Fini. L'appuntamento é per sabato pomeriggio, indicativamente alle 15 in Piazza Maggiore. Mercoledì 27 febbraio si svolgerà un'altra assemblea cittadina nel corso della quale verranno definite le modalità di svolgimento della manifestazione. Va da sé l'importanza di una massiccia partecipazione a questa manifestazione da parte di tutte le compagne e tutti i compagni, soprattutto dalle regioni del centro-nord. Dopo l'ottima riuscita della manifestazione del 19 gennaio a Roma, questo é un ennesimo appuntamento della lotta contro le politiche discriminatorie nei confronti degli immigrati dal "terzo mondo" (che, ovviamente, non si applicano agli "extra comunitari" statunitensi, canadesi o svizzeri), contro l'arroganza dei poteri e del padronato, contro la xenofobia ed il razzismo della canea reazionaria. Ribadire la libertà di circolazione delle persone, lottare per la completa abolizione dei provvedimenti legislativi sull'immigrazione, primo fra tutti il "reato" di clandestinità, lottare affinché non si aggiungano carceri alle carceri, dimostrare come la mobilitazione di massa e l'azione diretta possano piegare la pervicacia dei governi é la sfida che questa manifestazione assume. Consapevoli del fatto che lo Stato ed il capitalismo siano impegnati per la sottomissione di tutti i lavoratori, i disoccupati, migranti o stanziali che siano, ribadiamo i nostri principi di sempre: Senza frontiere, nessuna galera! Redb
CONTRO I LAGER PER GLI IMMIGRATI, PER UN MONDO SENZA FRONTIERE!
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