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Da "Umanità Nova" n. 8 del 3 marzo 2002

senza frontiere
brevi dal mondo

Parigi - Ultime notizie sullo sciopero da Mc Donald's
Venerdì 15 febbraio, dopo 115 giorni di sciopero, il gestore del ristorante ha accettato la maggior parte delle richieste degli scioperanti:
- annullamento dei licenziamenti e riassunzione dei cinque licenziati, senza perdita di anzianità e mantenendo la qualifica che avevano al momento del licenziamento;
- pagamento dei giorni di sciopero al 33% più una indennità di fine sciopero di 2500 F, che porta il pagamento dei giorni di sciopero a circa 45%;
- pagamento integrale dei salari per tutta la durata dei lavori di ristrutturazione previsti nel ristorante (e di cui gli scioperanti avevano imposto il blocco);
- impegno del gestore a non esercitare rappresaglie contro gli scioperanti.
Inutile dire che l'accordo non accoglie al cento per cento le rivendicazioni degli scioperanti (è stato infatti approvato dopo una lunga discussione fra i salariati) ma risponde al nocciolo delle questioni che erano state messe sul tappeto. Mc Donald's ed il gestore del ristorante si sono resi conto che la lotta non soltanto non si sfaldava, ma si estendeva e godeva di una simpatia crescente sul piano internazionale. Il fatto che ci avvicinasse alle elezioni presidenziali in Francia è stato a giusto titolo interpretato come una nuova cassa di risonanza che avrebbe ulteriormente danneggiato l'immagine del padrone.
Il comitato di sostegno che era nato per favorire l'allargamento della lotta, esprime l'intenzione di continuare la sua attività e punta a sostenere altre lotte che si stanno manifestando nel mondo del precariato.
La redazionedi Parigi di Collegamenti-Wobbly

India - Unicef accusata della morte di bambini dopo somministrazione di vitamina A
La Commissione per i diritti umani dell'Assam (Stato indiano nordorientale dove nel novembre scorso 31 bambini sono morti improvvisamente dopo delle cure somministrate dall'Unicef) ha espresso forti critiche contro il governo locale e contro lo stesso Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia. La commissione ha affermato che le morti non possono essere accidentali, come invece sostenuto dall'Unicef, dal momento che ben 23 dei 31 bimbi morti avevano assunto vitamina A, utilizzata per scongiurare la cecità. I depliant distribuiti all'epoca alla popolazione non recavano alcun avvertimento sugli effetti collaterali provocati da questa vitamina.

Australia - disperata protesta di profughi in attesa di asilo
Almeno 58 profughi in attesa di asilo nel centro di detenzione di Woomera (Australia meridionale) si sono cuciti le labbra mentre altri hanno iniziato lo sciopero della fame, in una disperata forma di protesta contro la lentezza impiegata dal governo nell'esaminare le loro richieste. Durante la protesta è stata danneggiata anche parte delle strutture degli edifici. Si tratta dell'ultima di una serie di contestazioni scoppiate di recente nel centro di Woomera. Il mese scorso i profughi, provenienti per lo più da Medio Oriente e Asia centrale, avevano dato alle fiamme 15 edifici, distruggendone completamente almeno cinque. In seguito una cinquantina di persone aveva tentato di evadere dal centro di detenzione, abbattendo le recinzioni che circondano il campo con sbarre metalliche e pezzi di suppellettili. Di conseguenza, poco prima di Natale, il governo federale aveva sospeso il processo di verifica delle richieste di asilo, per poi riattivarlo a partire dai primi giorni di gennaio. L'episodio non fa che confermare la linea dura anti-immigrati seguita ormai da tempo dal governo australiano.

USA - in Alabama l'omosessualità è abominevole!
In una causa per l'affidamento dei figli, la Corte ha preferito il padre, perché la madre, in quanto lesbica, è inadatta al ruolo di genitore: nella sentenza l'omosessualità è definita "immorale e detestabile"
La Corte Suprema dell'Alabama ha affidato i tre figli di una coppia al padre, invece che alla madre dichiaratamente lesbica, perché - si legge nella sentenza - l'omosessualità è "intrinsecamente un male" e non dovrebbe essere tollerata.
I nove giudici della Corte hanno unanimemente votato in favore di un uomo di Birmingham, che ha chiesto l'affidamento dei tre figli di 15, 17 e 18 anni nei confronti della moglie, che l'aveva abbandonato per andare a vivere con una compagna. Il presidente della Corte, Roy Moore, ha scritto nella sentenza che la relazione omosessuale della donna la rendeva inadatta al ruolo di madre, e che l'omosessualità è "abominevole, immorale, detestabile, un crimine contro natura, e una violazione delle leggi naturali".
Moore ha citato le Sacre Scritture, documenti storici e precedenti giuridici a sostegno della decisione. Ogni commento è superfluo.
da Indymedia Italia

Irlanda - vietato abortire
Nel 2001 ben 6 500 donne irlandesi sono state costrette a recarsi in Inghilterra per poter effettuare un aborto. In Irlanda l'aborto infatti è proibito e le donne che se lo procurano clandestinamente sono punite anche con 12 anni di reclusione. In Irlanda l'aborto è ammesso solo in caso di grave rischio di suicidio da parte della madre.
Gli anarchici irlandesi sostengono invece il pieno diritto della donna di decidere cosa fare del proprio corpo.
Da a-infos, trad. di Rosaria

Brasile - violento attacco della polizia in al Movimento Lavoratori Senza Tetto
Il fatto è avvenuto nell'occupazione urbana in Aurà, luogo vicinissimo a Belem. È l'accampamento chiamato Carlo Marighela dell'MTST (movimento lavoratori senza tetto), organizzazione che lotta per conquistare il diritto alla casa, per ottenere un pezzetto di terra dove costruire la propria casa.
Il Carlo Marighela conta circa 1300 famiglie (almeno 5200 persone, con tantissimi bambini) e sorge su un terreno enorme. Terra quasi abbandonata in una località che è considerata l'estrema periferia di Belem, Ananindeua. Quasi abbandonata perché in realtà un proprietario (o presunto tale) esiste, ma non paga le tasse della proprietà da più di 24 anni. Il suolo è stato occupato meno di un anno fa ma ogni famiglia è già riuscita a costruirsi la sua casa, anche se in legno ed estremamente precaria.
La situazione in Belem, per quanto riguarda il diritto alla abitazione, è critica... è sempre stata critica e continua ad esserlo. Basti pensare che uno dei quartieri più popolati della città, il Terra Firme, è nato proprio come occupazione urbana 25 anni fa. Oggi non si contano gli assestamenti e accampamenti (accampamento è la prima fase dell'occupazione; assestamento è quando la terra è riconosciuta edificabile e cominciano i primi lavori di urbanizzazione, cioè costruzione di strade, fognature, ecc.) disseminati per la periferia della città.
La polizia, circa 150 agenti in assetto antisommossa (con cani e cavalli), ha cercato di buttare fuori da questo terreno gli occupanti senza cercare nessun dialogo preventivo, agendo in modo diretto e brutale. La reazione dei senza tetto, gente disperata la cui prospettiva sarebbe la strada, è stata decisa, con lancio di pietre, bastoni, ecc. I senza tetto hanno "sequestrato" un autobus e l'hanno collocato di traverso nella strada di accesso principale all'accampamento, per evitare l'arrivo di eventuali rinforzi militari. I feriti, anche gravi, sono circa 40 tra le fila dei senza tetto e 50 tra gli agenti militari. La polizia si è data alla ritirata.
Le persone attualmente prese ed ancora in prigione sono 6 (tra le quali una donna incinta). Le accuse sono pesanti ma arbitrarie, come succede quando si vuole un capro espiatorio: resistenza a pubblico ufficiale, istigazione alla violenza, formazione di quadriglia, furto, tentato omicidio...
La polizia ha già affermato che a breve riuscirà ad espellere questa gente da quella terra, che il prossimo intervento sarà più duro e massiccio, che uscirà da questo confronto a testa alta (la ritirata della polizia è stata infatti vissuta come una vera e propria sconfitta...). Ma precisano che tutto sarà fatto "secondo la legge"... ma in questo paese prima si fanno le cose e poi si cerca una legge per giustificarle. Le promesse per il futuro sono pessime. Il riferimento è in particolare, naturalmente, al massacro di Eldorado do Carajàs (17 Aprile 1996), dove 19 contadini dell'MST (Movimento Lavoratori Senza Terra) furono assassinati dalla Polizia Militare a sangue freddo o con colpi alla schiena: fino ad oggi tutti i vertici della polizia responsabili di questa "operazione" risultano maledettamente innocenti, si parla di legittima difesa.
L'unico aspetto positivo è che adesso tutto il Brasile, siccome la notizia è stata diffusa su scala nazionale dalla rete Globo, ha gli occhi puntati su questo pezzettino di terra. Già si sono mobilitati vari organismi per vigilare sulla situazione. Quindi, almeno per i prossimi tempi, l'azione della polizia possa essere "controllata".
Una cosa comunque è certa: se nel prossimo intervento moriranno delle persone... si tratterà di un massacro annunciato e previsto.
Liberamente tratto da una corrispondenza dal Brasile postata su Indymedia da Lorenzo il 21 febbraio



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