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Da "Umanità Nova" n. 12 del 7 aprile 2002

inform@zione

Trieste studenti in piazza
Sabato 16 marzo il Coordinamento Studentesco Triestino ha organizzato (insieme a Studenti in Movimento e al collettivo la Scintilla) un presidio "creAttivo" in una delle principali piazze della città per protestare contro il vertice dei ministri europei dell'istruzione, che si stava svolgendo negli stessi giorni a Salamanca e contro le politiche dell'Unione Europea in materia.
Con fatica è stato montato un impianto per diffondere musica (che purtroppo ha funzionato solo verso la fine della manifestazione), sono stati allestiti banchetti gastronomici, pannelli informativi sulla riforma scolastica e tavole che venivano "artisticamente" dipinte con le bombolette spray (era presente anche la Bottega del Mondo con materiale informativo sui propri prodotti).
Alcuni ragazzi hanno ballato la capoeira, altri hanno suonato bonghi e djambè... insomma è stata una bella festa, a cui hanno partecipato complessivamente alcune centinaia di ragazzi e che ha visto molti passanti fermarsi attoniti davanti a tutta quella gioiosa confusione.
Un compagno

Trieste l'altra Israele
Martedì 19 marzo in un teatro Miela gremito da quasi 400 persone si è tenuta un'interessante iniziativa sulla Palestina e contro l'occupazione Israeliana dei territori. Abbiamo infatti potuto ascoltare e discutere con il prof. Jeff Halper del "Comitato contro la demolizione delle case" da anni militante del movimento pacifista israeliano. Di fronte ad un platea attentissima Halper ha dapprima spiegato con l'ausilio di una carta geografica la situazione dei territori occupati e sul perché i Palestinesi hanno giustamente rifiutato gli accordi di Oslo che assegnavano loro solo una briciola dei territori a loro spettanti. Ha illustrato poi la politica degli insediamenti dei Coloni con i quali il governo di Tel Aviv sta spezzettando i territori palestinesi in tante piccole enclave separate tra di loro e circondate dagli insediamenti e dall'esercito, senza nessuna possibilità di collegamento e perciò senza nessuna possibilità di avviare un'economia che permetta di avere un livello di vita dignitoso.
Infine, con delle diaposive, ha raccontato l'attività della sua associazione che si batte da anni contro la demolizione delle case palestinesi (oltre 8.000 negli ultimi 20 anni). Il Comitato svolge varie attività: documenta le demolizioni con foto e testimonianze, attua forme di resistenza nonviolenta come il sedersi davanti alle ruspe, cosa che comporta molto spesso un arresto e fornisce aiuto alle famiglie palestinesi colpite. Ma l'attività principale consiste nel ricostruire le case abbattute assieme a varie associazioni palestinesi e alle famiglie. Proprio nelle diapositive si vedeva una casa abbattuta e ricostruita per ben tre volte e poi ancora demolita una quarta volta!
L'iniziativa è stata organizzata dal Comitato di Trieste di "Salaam, i ragazzi dell'Olivo" che da anni si occupa di solidarietà con il popolo palestinese. Alla serata hanno aderito varie realtà politiche e sociali fra cui il Gruppo Anarchico Germinal che, come tutti gli altri aderenti, ha contribuito sia in termini economici che organizzativi.
La cosa triste è che a causa della nostra adesione i DS, la Margherita, i Verdi e l'ass. "Ya basta" (ovvero i disobbedienti locali) non solo hanno ritirato la propria adesione ma hanno disertato quasi tutti la serata. "Se ci sono gli anarchici noi non partecipiamo!" questa la brillante motivazione politica di tutti e quattro a giustificazione del loro ritiro.
Penso che la splendida riuscita dell'iniziativa sia stata la risposta migliore a questi squallidi giochetti da politicanti che neanche di fronte al dramma della Palestina (e al fatto che gli organizzatori della serata siano un organismo "supra partes") riescono ad essere superati. Che schifo.
F.



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