unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n. 19 del 26 maggio 2002

Osamagate
Mr. Bush e l'11 settembre

La stampa americana ha dimostrato che Bush e i suoi massimi collaboratori erano stati avvertiti dalla CIA che gli uomini di Bin Laden stavano preparando un dirottamento. E non si trattava di allarmi generici visto che il documento consegnato il 6 agosto a Bush, collegato ad un "vecchio" documento consegnato a Clinton nel 1999, disegnava il progetto che poi si sarebbe realizzato l'11 settembre.

Insomma pare certo che la CIA sapesse quello che stava accadendo a dimostrazione della fondatezza delle perplessità mostrate da coloro che all'indomani degli attentati si domandavano se era possibile che il servizio segreto più potente del mondo avesse potuto rimanere all'oscuro di un piano articolato e complesso come quello che ha portato alla distruzione delle torri gemelle e di un'ala del Pentagono.

Se è ormai chiaro che il governo americano e i suoi servizi segreti conoscevano almeno l'esistenza della minaccia non è possibile stabilire - e probabilmente non lo sarà mai - se Washington si è limitata a lasciar fare nella convinzione che un atto terroristico avrebbe finito per "far comodo" agli interessi nazionali oppure se la Casa Bianca abbia addirittura architettato o ispirato i fatti dell'11 settembre usando i fanatici islamici per i propri fini.

Comunque sia, confermiamo la nostra convinzione: gli atti terroristici finiscono sempre per fare il gioco del potere e dei padroni e quindi chi meglio dello Stato è in grado di organizzarli e realizzarli o ispirarli? Analisi semplicistica? Al contrario, convinzione confermata da un'ampia casistica nazionale ed estera!

Ken Parker



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