Da "Umanità Nova" n. 30 del 22 settembre 2002
Il naufragio di Porto Empedocle
Crimini di Stato
Il naufragio di fronte alla costa siciliana dell'ennesima carretta carica di
migranti è costato la vita a 14 uomini, donne e bambini, che si vanno ad
aggiungere agli oltre 400 che in questi ultimi anni sono affogati lungo le
coste siciliane. Una ventina di superstiti sono stati ricoverati in ospedale
mentre i rimanenti sono stati rinchiusi nel CPT-lager di Agrigento. Solo
l'intervento di esponenti del Forum Sociale Siciliano ha fatto sì che
quest'inumana detenzione durasse solo poche ore: grazie alla loro azione di
denuncia e controinformazione i naufraghi sono stati ospitati nell'ostello per
la gioventù di Siracusa.
Leggiamo in un comunicato del Forum: "... gli immigrati, che alcuni infami si
ostinano a chiamare `clandestini' e `irregolari', hanno la sola colpa di volere
cercare una vita accettabile in paesi spesso ostili e disumani.
Questi fatti si possono definire in un solo modo: delitti di
Stato di cui sono responsabili, dal punto di vista politico e morale, i
governi che, indipendentemente dagli schieramenti a cui facevano riferimento,
hanno messo in atto politiche di contenimento, di proibizionismo e di
repressione.
Questi sono i tragici effetti dell'applicazione delle leggi occidentali, da noi
la Bossi Fini, contro la cosiddetta immigrazione clandestina.
Noi vogliamo urlare che `nessun essere umano è illegale' e che
finché continueranno ad esistere leggi infami che limiteranno il diritto
di libera circolazione, consentendolo solo ai ricchi ed ai privilegiati del
pianeta, noi ci considereremo `tutti clandestini ed illegali'."
Kater
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