![]() Da "Umanità Nova" n. 34 del 20 ottobre 2002 aforismi contro la guerraAFORISMI CONTRO LA GUERRA a cura di Sandra K.
I bambini giocano a fare i soldati. Ma perché i soldati giocano a fare i
bambini?
...La violenza legale, ufficiale, disciplinata all'arbitrio di
un'autorità, l'assassinio collettivo irragionevole che compiono le file
di soldatini automaticamente all'echeggiare di un breve comando, questa
violenza che i lupi e le iene non hanno, ci fa schifo e ribrezzo.
Quando lo Stato si prepara ad assassinare, si fa chiamare patria.
Guerra alla guerra con la guerra.
In regime capitalista, e soprattutto nella sua fase imperialista, le guerre
sono inevitabili.
Io sono nel mio nemico e il mio nemico è in me.
La guerra puzza di cadavere, ma questo non implica che la pace odori di
gelsomino. I periodi tra guerra e guerra esalano un lezzo più sottile e
profondo, che a un naso sensibile e addestrato non sfugge.
Soltanto attraverso la diserzione esiste qualche speranza di abbattere i
fondamenti di quell'etica di Stato così sospetta ai nostri occhi.
La rivolta non sarà dunque la rottura d'un sistema pacifico di
leggi per una causa qualunque, ma sarà il rovescio d'una
guerra che il governo non cessa di condurre.
L'esercito è la manifestazione più chiara, più tangibile e
più solidamente collegata alle origini che lo Stato possa avere.
Chi prepara la guerra è sempre uno dei propagandisti più accesi
della pace.
Se volete restare uomini, non siate soldati; se non sapete digerire le
umiliazioni non indossate l'uniforme.
La cosa più tremenda ch'io conosca è la sottomissione,
la sudditanza oppure il desiderio di sottomettersi incondizionatamente, questo
fare come gli altri, correre con gli altri, cantare con gli altri, marciare con
gli altri e piombare per di più in un penoso stato di euforia.
Attraverso il terrore, nella lacerazione della questione sociale, si mostra
l'aspetto totalizzante del Capitale.
Chi dice <<Stato>> dice necessariamente "Guerra".
C'era solo una maniera di far fronte alla crisi ed al malcontento: la
cortina fumogena a cui son soliti ricorrere gli Stati totalitari quando la
situazione interna diventa minacciosa o, in altre parole, la guerra.
La bandiera nazionale copre ogni ingiustizia, inumanità, menzogna,
oltraggio, delitto.
Occorre buttare di sella l'Eroe gueresco, rompendoi cartelloni della
storiografia convenzionale.
Mostratemi un posto dove l'uomo si assassina in massa,
apertamente, vi mostrerò un governo alla testa della carneficina.
Il terrore di Stato è un crimine accecante che pretende di distruggere
altri crimini.
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