Da "Umanità Nova"
n. 6 del 16 febbraio 2003
Anarchici a Porto Alegre
Ironia e repressione
Anche quest'anno a Porto Alegre gli anarchici brasiliani hanno
dato vita a momenti di incontro, dibattito, manifestazione e protesta
autonomi rispetto al programma ufficiale del Forum Sociale Mondiale. Scrive
in merito Juan Carlos Mechoso della FAU: "Porto Alegre si è riempito
di militanti di diverse organizzazioni sociali per una settimana. Militanti
di ONG, di gruppi studenteschi, di varie organizzazioni sociali, di partiti
politici. Un evento di massa senza dubbio. Una diversità sociale
e politica difficile da sintetizzare. Ma dobbiamo rilevare - e questo
è quello che più ci interessa - che non è stata poca
l'attività sociale che è circolata al di fuori della programmazione
ufficiale con preoccupazioni e tematiche che non erano in sintonia con
quella.
Militanti di differenti paesi e continenti sono venuti facendo di questo
evento una possibilità di incontrarsi e di scambiarsi esperienze,
sia nella cornice ufficiale sia in quella libera. Molti militanti che
hanno cercato di relazionarsi fra loro senza aver partecipato a nessun
momento stabilito dalla cornice ufficiale. La nostra attività si
è organizzata al di fuori dell'ufficialità del Forum ed
ha cercato il rapporto con organizzazioni sociali e persone che mantengono
una fondamentale linea di indipendenza nei confronti delle manovre spurie
di quest'avvenimento."
Alla "marcia delle organizzazioni sociali" che ha visto sfilare per
le vie di Porto Alegre 100.000 persone c'è stato uno spezzone "rosso
e nero" che, a latere del corteo, ha dato vita ad una propria assemblea
a più voci. Buona anche la presenza alla manifestazione conclusiva
contro l'ALCA del 28 gennaio.
Martedì 27 si è svolta una marcia di contestazione del
Forum sociale cui hanno dato vita giovani anarchici convenuti a Porto
Alegre da tutto il Brasile. Il corteo era organizzato come una marcia
funebre, per celebrare il funerale del Forum sociale mondiale.
La manifestazione, una sorta di perfomance di strada, si è caratterizzata,
oltre che per la contestazione al FSM per l'opposizione alla guerra, al
capitalismo ed alle politiche del neo presidente "no-global" Lula. In
testa un centinaio di giovani tutti vestiti di nero, con maschere e bandiere
nere procedeva al suono di tamburi preceduti da uno striscione che annunciava
"Benvenuti al funerale della Farsa Sociale Mondiale". Altri striscioni:
"Né guerra fra i poveri né pace fra le classi", poi una
citazione da Bakunin: "La libertà politica, fino a quando non esisterà
l'uguaglianza sociale e economica, sarà una menzogna". E per finire:
"Lula, una farsa neoliberale". Seguiva una bara coperta da un'enorme insegna
che rappresentava il capitale e una croce formata dall'incrocio fra i
nomi di Bush e di Lula, condotte da giovani con cappucci e tuniche nere.
Il corteo ha attraversato le zone del centro dove maggiore era l'afflusso
di popolazione, nell'ora di uscita dei lavoratori dai posti di lavoro,
sempre evitando violenze e confronti con la polizia. Al culmine della
marcia, i manifestanti si sono concentrati di fronte al Palazzo del Governo,
gridando slogan assediati da un enorme contingente di berretti neri della
Brigata Militare. Alla fine il feretro è stato portato, passando
sotto il palco delle manifestazioni del Forum, nello stabilimento del
Gasometro, in direzione dell'Accampamento della Gioventù, mentre
la Brigata Militare tallonava i compagni. All'entrata dell'accampamento
la manifestazione ha ricevuto l'appoggio dei partecipanti con grida contro
la repressione, fra l'incredulità e il mutismo dei rappresentanti
dei partiti.
Nel volantino distribuito si leggeva "Stiamo seppellendo il Forum Sociale
Mondiale! E sapete perché? Perché il Forum è una
grande trappola riformista preparata da ONG, partiti e loro alleati che
garantiscono ai movimenti una rivolta autorizzata. Consente alle carovane
venute da tutto il mondo una zona di parcheggio. È la Disney...
vale a dire la Forumlandia della "rivolta" e del patto sociale mondiale.
Lottiamo per le nostre vite contro tutte le miserie!"
La repressione in agguato durante il "funerale" si è scatenata
allorché, in segno di protesta per l'arresto di una giovane mapuche
"colpevole" di aver fatto il bagno nuda, vi è stato un bagno nudista
collettivo. Sotto la direzione del Tenente Colonnello Adalmo do Nascimento
comandante del 4 RPMont la Brigata Militare, decine di poliziotti con
auto, moto e cavalli, armati sino ai denti hanno fatto irruzione nell'accampamento.
Secondo quanto riferito dalla giornalista Juliana Andrade di Brasilia,
vi sono stati feriti sia tra i manifestanti che tra le persone che cercavano
di impedire l'arresto di alcuni giovani. Racconta Andrade: "Si è
vista gente ferita in ogni dove, perfino bambini". Tre giovani sono finiti
all'ospedale, diversi sono stati tratti in arresto.
Mortisia
(Liberamente ispirato a vari resoconti e comunicati circolati in rete)
|