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Da "Umanità Nova" n. 6 del 16 febbraio 2003

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Perquisizioni a Bergamo
All'alba del 7 febbraio la Digos bergamasca ha effettuato una serie di perquisizioni nelle abitazioni di 11 compagni.
In merito i compagni di Bergamo scrivono:
"Le perquisizioni sono scaturite in merito all'attentato avvenuto nella notte tra il 29 ed il 30 gennaio scorsi ad un ripetitore RAI sito sul colle della Maresana, nel comune di Ponteranica alle spalle della città.
L'imponente azione delle forze dell'ordine era mirata ufficialmente alla ricerca di agende contenente indirizzi e altro materiale generico. Sono stati sequestrati, un volantino distribuito pubblicamente sull'arresto dei compagni per la vicenda del luglio 2001 a Genova, una tanica ed una bottiglia contenente petrolio rettificato utilizzato da un compagno per la sua attività di teatrante di strada e fotocopiate alcune agende."
I compagni rimarcano altresì che le perquisizioni fanno seguito ad una campagna stampa di criminalizzazione dell'area anarchica nel suo complesso. Infatti, prosegue il comunicato "La scelta dei compagni perquisiti non appare casuale. L'essere anarchico o libertario o aver recentemente frequentato compagni della nostra area, sembra sia il comune denominatore. Alcuni compagni fanno riferimento al Circolo Freccianera, altri non più, ma lo hanno assiduamente frequentato in passato, e qualcuno ha avuto la "colpa" di partecipare ad iniziative politiche, come manifestazione antimilitarista di La Spezia, il presidio per Camenisch a Milano, la manifestazione antifascista a Crema.
Il tentativo che comunque appare maggiormente evidente e preoccupante è quello di cercare di creare ad ogni costo un clima in città che riporti ad un'emergenza terrorismo "ecoterrorismo" per rimanere al passo con i tempi, che possa in qualche modo giustificare futuri e più incisivi interventi ai danni dell'area anarchico libertaria.(...)
Esprimere solidarietà ai compagni rinchiusi e torturati nelle carceri, lottare per la libertà di pensiero, contro la guerra, la distruzione del pianeta e delle nostre vite non dev'essere interpretato come un atto criminale o terroristico.
Lottare per la libertà un atto doveroso."
Da un comunicato emesso dal Circolo Freccia Nera, dal Collettivo Liberazione Animale e dalla FAI Bergamo

Bitonto: provocazioni naziste
Squadristi sono entrati in azione a Bitonto, dove il furgone di un compagno dell'USI, Gino Ancona, è stato gravemente danneggiato. La croce celtica e la scritta "ebreo" sul furgone lasciano pochi dubbi sulla matrice nazista del gesto.
I compagni dell'USI segnalano che quest'episodio si inserisce in un clima di intimidazione che da vari mesi si è concretato nell'interessamento da parte dei carabinieri nei loro confronti: numerosi esponenti dell'USI, tra cui lo stesso Gino, sono stati chiamati in caserma per "fornire spiegazioni" sull'attività e la consistenza del loro sindacato.
Euf. Fonte: un comunicato dell'USI

Genova domiciliari per Cugnaschi
Il tribunale del riesame di Genova, riunitosi il 10 febbraio, ha accolto l'istanza degli avvocati dell'anarchica Marina Cugnaschi che mirava all'attenuazione delle misure di custodia cautelare nei suoi confronti. Cugnaschi, che era stata incarcerata nell'ambito dell'inchiesta genovese sul G8, passa pertanto dal carcere agli arresti domiciliari. Restano tutt'oggi in carcere Vincenzo Vecchi, Carlo Cuccomarino, Alberto Funaro e Francesco Puglisi.
Amria

 

 

 

 

 


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