Da "Umanità Nova"
n. 8 del 2 marzo 2003
Inceppare la macchina bellica
Comunicato della Commissione Antimilitarista della FAI
Come previsto dalle convenzioni internazionali (che dicono tutto e il
contrario di tutto) che coinvolgono i paesi "alleati" e in linea di continuità
con la politica del governo D'Alema (vedi guerra in Kosovo) il governo
attuale nella figura del ministro Martino ha concesso l'uso delle infrastrutture
statali per il trasporto di mezzi, uomini e rifornimenti.
Gli USA hanno cominciato già con venerdì 21 febbraio a
spostare armamenti fra le innumerevoli basi e distaccamenti nei nostri
territori. Contemporaneamente sono iniziati i blocchi dei "treni della
morte" che da Vicenza (Camp Ederle) transiteranno fino a Pisa (Camp Derby).
È ovvio che la "movimentazione" di mezzi e uomini s'estenderà
alle tante Basi USA e NATO sparse sul territorio, nei tratti ferroviari
ma non solo (vedi mare e cielo). Le azioni dirette che antimilitaristi,
pacifisti radicali e oppositori a tutte le guerre hanno attuato e attueranno
per inceppare la macchina bellica contro la popolazione Irachena non sono
che logica conseguenza di un'opposizione che s'allarga e si radicalizza,
di un'opposizione che non può fermarsi a istanze etiche e simboliche
ma che deve concretamente ostacolare l'ennesimo massacro che si vuole
imporre in nome della "libertà" e della "giustizia".
Come Commissione antimilitarista della FAI sosteniamo e sosterremo attivamente
il dispiegarsi di queste azioni dirette in ogni angolo e in ogni dove
contro il militarismo, le guerre e gli eserciti.
Commissione Antimilitarista FAI
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