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Da "Umanità Nova" n. 9 del 9 marzo 2003

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L'Aquila: presidio antimilitarista
Per iniziativa del Centro Studi Libertari il 22 febbraio si è tenuto a Piazza Palazzo in perfetta situazione di "illegalità" un presidio libertario antimilitarista allo scopo di diffondere il più possibile, in una città storicamente fascista, il concetto di inutilità ed indispensabile distruzione delle forze armate, identificate materialmente come primo pilastro da abbattere per colpire il criminale potere statale. È stata praticamente la prima importante iniziativa indetta dal piccolo collettivo anarchico, nato attorno al Centro Studi Libertari AQ e al Collettivo Autonomo Studentesco. La risposta della gente è stata inaspettata: durante il presidio centinaia di ragazze/i si sono improvvisati distributori di volantini, opuscoli, libri e vino, riempiendo in pochi minuti la piazza di simpatizzanti ed antimilitaristi pacifisti. Una bandiera rosso e nera ha sventolato sul portone del municipio, covo della merda più fascista d'Abruzzo!! La polizia, tramite videocamere, come al solito ha identificato tutti gli intervenuti. Attendiamo con cieca speranza una risposta da tutti coloro che hanno partecipato, per evitare che il clima di protesta da noi acceso non soffochi presto.
Edoardo Puglielli (Centro Studi Libertari AQ).
contatti: zombie3000@hotmail.com

Fornovo Taro: ancora blocchi dei treni
Mercoledì 26 diverse realtà politiche, da rifondazione ai pacifisti a diverse anime della sinistra extraparlamentare anarchici compresi, si sono date appuntamento a Fornovo per cercare di fermare i treni militari diretti alla base U.S.A di Camp Darby. Già verso le 14,30 una quarantina di compagni/e era vicino alla ferrovia. man mano che il tempo passava si univano altre persone, molte di queste erano semplici abitanti del paese non appartenenti a nessun gruppo. Verso sera si è deciso di andare sulla ferrovia scavalcando un muretto e accendendo un falò fuori dai binari. Ci saranno state un centinaio di persone: si è deciso di lasciar passare tutti i treni passeggeri per poi andare sulle rotaie in vista del probabile passaggio del treno con le armi. Da sottolineare la solidarietà dei macchinisti che ci hanno tutti salutati con il pugno chiuso e dei passeggeri dei treni. alla fine sono stati fatti dei blocchi e si è sciolto il presidio.
k.

Bologna: fermare la guerra si può
Cresce, si estende e si radicalizza il movimento contro la guerra. Anche questa settimana diverse le manifestazioni e le azioni dirette contro i treni che si sono svolte a Bologna e nei comuni della provincia.
In particolare é stata presidiata la linea Bologna-Firenze con blocchi organizzati che si sono svolti nelle nottate di lunedì, martedì e mercoledì presso le stazioni di S. Rufillo e Pianoro.
Lunedì pomeriggio manifestazione in piazza Maggiore; mercoledì manifestazione dalla stazione di S. Rufillo fino alla piazza del mercato rionale. Sabato presidio di fronte al MC Donald di via Indipendenza.
Le diverse iniziative hanno visto partecipazioni plurali ed hanno avute caratterizzazioni, in parte, diverse: più pacifista la manifestazione di lunedì, più antibellicista quella di sabato, con una chiara connotazione di azione diretta popolare quella di mercoledì. Contemporaneamente, nei luoghi di lavoro, sono state organizzate assemblee dei lavoratori per la preparazione dello sciopero generale contro la guerra. Innumerevoli i pronunciamenti a favore dello sciopero; un'adesione che sconfina ormai dall'area che ha sostenuto questa parola d'ordine da mesi, arrivando a coinvolgere delegati e organizzazioni della CGIL.
La presenza anarchica ha sempre caratterizzato l'antimilitarismo in ognuna di queste manifestazioni.
Al momento in cui scriviamo (domenica 3 marzo) si accavallano voci di iniziative per la prossima settimana, forse a partire da questa notte visto che un convoglio militare proveniente dalle basi Nato della Sardegna dovrebbe transitare in direzione di Aviano con 20 carri merci. Contemporaneamente si sviluppa la mobilitazione per la partecipazione bolognese alla manifestazione dell'8 marzo a Camp Darby.
Il coordinamento cittadino contro la guerra, che raggruppa i collettivi ed i gruppi antagonisti e anarchici che hanno partecipato alla manifestazione del 22 febbraio a Ferrara, stanno organizzando pullman per l'8.
Alla prossima settimana per gli aggiornamenti.
Redb

Pisa: solidarietà con i lavoratori Fiat
"Con i lavoratori della Fiat: contro i licenziamenti, contro la precarietà, contro la guerra". È stato questo il tema di due giornate di solidarietà con gli operai Fiat in lotta svoltesi a Firenze venerdì 28 ed a Pisa sabato 1 marzo. L'iniziativa è scaturita da una proposta del Coordinamento anarchici e libertari di Pisa e Valdera.
Le iniziative si proponevano quali occasioni di informazione e confronto sulle lotte operaie sviluppate a livello locale, e di promozione per la creazione di casse di solidarietà e sostegno agli operai degli stabilimenti della Fiat in lotta.
La serata presso il CPA di Firenze è stata caratterizzata da una gustosa cena di sottoscrizione e successivamente da un animato dibattito pubblico con la partecipazione di due compagni della Federazione Anarchica Torinese impegnati in ambito sindacale sulla vertenza Fiat, che hanno raccontato le iniziative di lotta sindacale e sociale sviluppatesi a Torino negli ultimi mesi.
Sabato pomeriggio a Pisa presso il circolo Agorà al dibattito pubblico hanno partecipato numerose provenienti anche da altre province toscane che hanno dato vita ad un interessante momento di confronto, che, in modo particolare, ha sostenuto la necessità di mettere in campo forme di lotta più dannose per la Fiat rispetto a quelle attuali. La serata è continuata in allegria con la cena di sottoscrizione e lo spettacolo di un divertente comico livornese.
La promozione di casse di solidarietà con gli operai Fiat non è solo uno strumento di sostegno alle lotte, ma ancor più un'occasione di sensibilizzazione dell'opinione pubblica rispetto ad una vertenza ancora aperta, che vede il complice silenzio degli organi di informazione.
un torinese

Livorno: disertare il militarismo
I compagni della Federazione Anarchica Livornese hanno diffuso, in merito alle lotte antimilitariste ed antibelliciste degli ultimi giorni un comunicato che riportiamo di seguito.
"Gli avvenimenti di questi giorni, che ancora una volta vedono il territorio italiano utilizzato come retrovia per le guerre degli Stati Uniti, hanno trovato una ferma risposta nei blocchi e nelle manifestazioni contro il trasferimento di ingenti quantità di materiali bellici dalla base USA di Vicenza a quella di Camp Darby. La Federazione anarchica livornese ritiene che alla guerra preventiva ci si debba opporre con la mobilitazione preventiva per la costruzione di un vasto movimento di rifiuto della barbarie nelle piazze come sui luoghi di lavoro, nelle scuole, nei quartieri. La Federazione anarchica livornese ritiene essenziale che l'impegno contro la guerra si tramuti in una diserzione totale e conflittuale dai meccanismi e dai luoghi del militarismo e pertanto ritiene estremamente positive le prese di posizione dei ferrovieri, dei portuali e della CGIL contrari a movimentare il materiale bellico americano destinato al Golfo Persico. La Federazione anarchica livornese auspica che tale decisione si generalizzi al resto dei lavoratori e invita antimilitaristi e pacifisti coerenti a dare un concreto seguito alla grande manifestazione del 15 febbraio solidarizzando con i lavoratori in lotta.
per la Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Livornese Tiziano Antonelli"

 

 

 

 

 

 

 


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