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Da "Umanità Nova" n. 9 del 9 marzo 2003

Manifesto antimilitarista
5 aprile: manifestazione ad Aviano



Il 9 marzo si è svolto a Pordenone il terzo incontro dell'"Assemblea antimilitarista ed antiautoritaria". Pubblichiamo di seguito il testo del manifesto di intenti espresso dall'Assemblea e il testo del manifesto di convocazione di una manifestazione nazionale ad Aviano, ove è ubicata una base USAF.

MANIFESTO D'INTENTI

L'"Assemblea antimilitarista ed antiautoritaria" è una rete di gruppi, associazioni, singoli che individua nella critica radicale ad ogni forma di autoritarismo e gerarchia la necessità di sviluppare un coerente percorso antimilitarista, capace di inceppare la più mostruosa e follemente gerarchica delle istituzioni statuali. Gli eserciti sono lo strumento della dominazione statuale attraverso il monopolio della forza che, se esercitata in nome dello Stato, produce aberrazioni quali la guerra "giusta" e quella "umanitaria".

Opporsi alle guerre, a tutte le guerre, significa per noi opporsi all'esercito, a tutti gli eserciti.

La guerra permanente e preventiva non è un fatto nuovo e gli antiautoritari sono sempre, permanentemente impegnati a prevenire la guerra opponendosi al militarismo, alla gerarchia, alla sopraffazione, allo Stato.

Noi vogliamo una società smilitarizzata, ossia senza frontiere, carceri, tribunali, polizie, sollevata da ogni forma di dominio e di discriminazione.

La guerra, ricordiamolo, non è mai solo guerra "esterna", rivolta verso un "nemico" che abita altrove, ma è anche, non secondariamente, guerra "interna" e l" il "nemico" sono tutti coloro che si oppongono ad un ordine ingiusto, tutti coloro che rifiutano la gerarchia e lo sfruttamento, tutti coloro che si oppongono al razzismo, alla società di classe, alla crescita dell'ineguaglianza, alla negazione di ogni forma di libertà.

Qui da noi la guerra è iniziata ormai da tempo. Ne sanno qualcosa i malati, gli studenti, i pendolari, i lavoratori cui sono stati tagliati servizi per finanziare l'esercito, la missione di "peacekeeping" in Afganistan oggi, i bombardamenti della Serbia l'altro ieri. Ne sappiamo qualcosa tutti, ogni giorno subiamo l'erosione progressiva dei già esigui spazi di libertà.

Risorse preziose vengono bruciate sull'altare del militarismo per costruire portaerei, per acquistare armi, per assoldare assassini in divisa. Oggi lo fa il governo di destra, ieri lo faceva quello di sinistra. Lo sappiamo: non ci sono poteri buoni.

In questi anni abbiamo assistito ad una crescita della spesa militare a danno di quella sociale, ad una ripresa della più becera retorica bellicista, ad un'ossessiva campagna di reclutamento nelle strutture militari, favorita da una legislazione che apre canali di ingresso privilegiato agli ex militari nella pubblica amministrazione. Opporsi al militarismo è quindi essenziale per fermare l'escalation bellica ma anche per dar forza alla lotta contro l'autoritarismo statuale.

Opporsi alla guerra significa quindi opporsi al massacro degli iracheni e, insieme, lottare per una vita migliore nel nostro paese. Guerra esterna e guerra interna hanno lo stesso fronte. "Alla fine della guerra tra i vinti faceva la fame la povera gente, tra i vincitori faceva la fame la povera gente ugualmente" (B. Brecht).

Di fronte alla spaventosa escalation bellica alla quale stiamo assistendo negli ultimi anni individuiamo, quali momenti di lotta al militarismo ed alla guerra i seguenti ambiti.

1 - L'opposizione alla presenza sul territorio di tutte le basi e le installazioni militari

2 - L'impegno contro l'invio di contingenti armati all'estero (come, ad esempio, gli Alpini in Afganistan)

3 - I trasporti d'armi nel nostro paese sono quotidiani e si stanno intensificando. Sosteniamo i blocchi e l'obiezione di coscienza dei lavoratori delle ferrovie e portuali.

4 - denunciamo e boicottiamo le industrie belliche e invitiamo all'obiezione i lavoratori di queste industrie.

5 - Contro la propaganda militarista nelle scuole, nei posti di lavoro, sul territorio. In particolare individuiamo i Rap Camp (Reclutamento e Attività Promozionale) come luogo della più becera propaganda militarista

6 - Contro tutte le missioni "Arcobaleno" ("prosecuzione della guerra con altri mezzi") che tentano di coprire con una patina umanitaria i lucrosi affari delle "ricostruzione" di quegli stessi paesi che si è provveduto a bombardare e distruggere.

Alla guerra preventiva nelle piazze del mondo si sta opponendo la mobilitazione pacifista ed antimilitarista preventiva. Milioni di uomini e donne che non vogliono un futuro di morte, distruzione, cancellazione di libertà.

Riempire le piazze è importante ma non basta. Fermare la guerra, inceppare la macchina mostruosa del militarismo richiede un impegno quotidiano, un'insubordinazione collettiva che metta sabbia negli ingranaggi bellici. Il primo passo concreto è lo sciopero generale contro la guerra. Il sindacalismo di base lo ha indetto immediatamente dopo l'inizio del conflitto.

Ogni azione, anche piccola, da un drappo alla finestra al blocco di convoglio di morte, serve ad inceppare, rallentare il meccanismo di guerra.

Spetta a ciascuno di noi impegnarsi sin da ora perché riesca lo sciopero, il boicottaggio, la diffusione di idee di libertà perché chi vuole la guerra sappia che noi non ci arruoliamo, che siamo tutti disertori.

Sabbia e non olio nel motore del militarismo.

Prossimi appuntamenti:

- L'Assemblea Antimilitarista e Antiautoritaria propone di partecipare con i propri contenuti chiaramente antimilitaristi e libertari, con uno spezzone autorganizzato con i settori che si riconoscono o sono vicini alle posizioni antiautoritarie, alle manifestazioni di Camp Darby a Pisa del 8 marzo, a quelle contro le basi previste per il 22 e 23 marzo e il 13 marzo a Modena davanti all'accademia militare in occasione del giuramento dei cadetti alla presenza di Carlo Azeglio Ciampi.

- Sosteniamo e promuoviamo iniziative d'allargamento e consolidamento allo sciopero generale immediato contro la guerra.

- S'individua nel 5 aprile ad Aviano una manifestazione nazionale per rafforzare il radicamento territoriale delle lotte, obiettivo fondante dell'Assemblea Antimilitarista e Antiautoritaria in linea di continuità con la scorsa manifestazione di La Spezia.

- Strumenti culturali e controinformativi adeguati per l'opposizione al militarismo saranno:

- un volantone antimilitarista
- un opuscolo antireclutamento per le scuole
- adesivi antimilitaristi

Assemblea antimilitarista ed antiautoritaria
disertalaguerra@libero.it

 


SABATO 05 APRILE - RITROVO ORE 14,00
in PIAZZA A ROVEREDO IN PIANO

MANIFESTAZIONE AD AVIANO

CONTRO TUTTE LE GUERRE, LE BASI MILITARI E GLI ESERCITI

La guerra in Iraq non è mai terminata, USA e fedeli alleati scatenano l[[pi]]attacco finale ad una popolazione già martoriata dai bombardamenti e dall'embargo.
Questa guerra sarà una guerra per il controllo delle risorse petrolifere, una guerra dei ricchi contro i diseredati di ogni parte della Terra, sarà soprattutto ed ancora una guerra contro gli sfruttati e contro la libertà di tutti e di tutte.

Essere contro a questa guerra significa:

- opporsi a tutte le guerre
- lottare quotidianamente contro il militarismo e tutte le gerarchie
- inceppare, boicottare e disertare luoghi e meccanismi dell'assassinio statuale e capitalista
- costruire relazioni libere ed egualitarie
- convertire le industrie e le strutture di morte
- promuovere l'autogestione del territorio e delle risorse

sciopero generale immediato contro la guerra
siamo tutti disertori

SABBIA E NON OLIO NEL MOTORE DEL MILITARISMO

Assemblea Antimilitarista e Antiautoritaria

 

 

 

 

 


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