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Da "Umanità Nova" n. 12 del 30 marzo 2003

La base USAF di Aviano passando per Ustica, Cermis e l'attacco all'Iraq



Chi passa il confine dal Veneto per entrare in Friuli-Venezia-Giulia può incontrare la provincia pordenonese che dalla "venetissima" Sacile conduce via via fino alla pedemontana e porta in Pian Cavallo, rinomata località sciistica.

La pedemonte altro non è che un territorio particolarmente originale e fragile dal punto di vista ambientale, conosciuto come terreno dei Magredi.

La particolarità consiste nella loro composizione che permette una grande permeabilità dei suoli, formati da depositi fluvio/glaciali, zone aspre e sassose.

Allo stesso tempo il territorio dei Magredi è straordinariamente ricco in materia di biodiversità.

Ora immaginatevi che 466,21 ha di questa superficie sono dal 1955 territorio degli Stati Uniti d'America e adibiti a Base militare nucleare del 31mo Fighter Wing.

Immaginatevi 4.500 hl di carburante denominato GP8 [1] riversati su questo particolare terreno e che in giro di pochi mesi rendono le falde acquifere di un paese intero inutilizzabili [2].

Pensate ad una trentina di testate atomiche custodite nelle cavità della terra e ad un numero di militari statunitensi che s'aggira sui 9.000 in un paese che conta poco più di 8.000 abitanti... bene stiamo parlando della Base militare di Aviano.

La Base in realtà si estende su due paesi comprendendo anche Roveredo in Piano e seppur Statunitense presta totale supporto logistico e militare alla Nato.

Dando per scontato che i lettori sono ampiamente a conoscenza della presenza di questa struttura, che è poi una fra le tante che lo stato italiano "ospita", credo non siano poi cos" diffusi i dati sopra riportati ne tantomeno le reali conseguenze di questa invasione.

I motivi sono diversi ma sostanzialmente bisogna tener conto che fino a circa sette anni fa, prima che il Comitato Unitario contro Aviano 2000 cominciasse a controinformare, i dati (spesso intenzionalmente fittizii) erano riportati nella cronaca locale dei paesi ospitanti la Base, cronache di ordinaria amministrazione.

La superficie edificata all'interno della base è di circa 2112.380 mq ma con il concludersi del famigerato Progetto Aviano 2000 il totale è sicuramente più consistente, la superficie asfaltata area di volo è di 669.716 mq.

Il progetto prevedeva l'edificazione di numerosi villaggi americani che dovevano edificarsi a non più di mezz'ora di distanza dalla Base. Ad oggi dovrebbero essere già stati realizzati tutti. Ovviamente la loro collocazione urbanistica e il tipo di architettura non ha dovuto per nulla sottostare alle esigenze nostrane, anzi chiunque si accorgerebbe che l'American Life Style è stato perfettamente rispettato. D'altrocanto dopo avergli venduto terra, acqua e cielo, le amministrazioni locali non potevano costringerli a adattarsi alle esigenze di noi poveri autoctoni di provincia.

Tutte le procedure di realizzo di questi micro villaggi sono palesemente fuori controllo e in pieno divieto rispetto ai canoni che vincolano l'edificazione urbana. È evidente che tutto ciò è potuto accadere grazie al consenso governativo (parliamo del governo D'Alema) nella stipulazione delle procedure. Gran parte degli appalti sono finiti nelle mani di aziende FIAT o ad esse collegate in modo più o meno diretto ed anche i lavori interni alla Base hanno goduto della totale immunità rispetto alla 626 e alla sicurezza nei cantieri.

Tornando al 31st FW, esso comprenderebbe due Squadrons da caccia dotati di F-16, il 555th ed il 510th, in grado di condurre operazioni aeree di difesa e di attacco con vari sistemi d'arma, secondo le direttive NATO, Supreme Allied Commander Europe e nazionali.

Il 31st FW comprende anche il 603rd Air Control Squadron, in grado di fornire sorveglianza aerea, controllo e comunicazione, questo reparto rappresenta inoltre l'unica base operativa americana da caccia della NATO a sud delle Alpi.

Dal luglio del 1994, il Wing ha fornito il proprio apporto alla prima attività operativa mai svolta dalla NATO, ovvero l'operazione Deny Flight e, più tardi, l'Operazione Decisive Edge, assicurando la zona di non volo sopra la Bosnia-Erzegovina.

Il 31st FW supporta cinque altre unità decentrate: 31st Munitions Squadron, Camp Darby, Italia; 631st Munitions Support Squadron, base AMI di Ghedi; 731st MUNSS, Araxos, Grecia; 31st RED HORSE Flight, Camp Darby, Italia; and the 496th Air Base Squadron, Moron AB, Spagna.

Il rumore degli aviogetti è forse l'aspetto più macroscopico della presenza militare americana perché colpisce migliaia di cittadini che abitano anche a una certa distanza dalla base ed il volo di centinaia di aerei appesta l'aria con gli scarichi di migliaia di tonnellate di carburante. All'interno della base inoltre si svolgono, nella più totale assenza di controllo, lavorazioni con sostanze tossiche e nocive.

Un agricoltore si è visto negare il marchio di "azienda biologica" perché i propri terreni sono nel cono d'atterraggio degli aerei. La domanda sorge spontanea: chi lo risarcirà? E soprattutto: i suoi prodotti non biologici chi li mangerà?

Il traffico, sia ad Aviano che a Roveredo, ha raggiunto i livelli di una piccola metropoli così come devastante è l'effetto "affitti drogati" per gli autoctoni che si vedono costretti sborsare cifre paragonabili a locali in centro a Milano.

Questi sono alcuni degli aspetti più significativi della presenza a "stelle e strisce" e le conseguenze maggiori cominceranno ad evidenziarsi ora che il Progetto Aviano 2000 sta entrando in fase di attuazione definitiva.

Un altro aspetto inquietante sono le relazioni completamente segrete con lo stato italiano che in più occasioni hanno contribuito alla criminale storia dei governi che si sono succeduti.

Il giorno della strage di Ustica, su Aviano erano in attività ben cinque cacciabombardieri F111 Usaf dello squadrone di Lakenheath (quello poi utilizzato per l'incursione su Tripoli). Due atterrarono intorno alle 13, altri due decollarono verso la stessa ora e con "destinazione sconosciuta", il quinto atterrò alle 20 "dirottato" sulla base di Aviano un'ora prima della strage. Che ci facevano? [3]

Ed ancora è vivo il ricordo di quel 3 febbraio 1998, quando sulla Val di Fiemme, un aereo statunitense Ea-6B Prowler (predatore), guidato dal capitano Richard Asbhy, con il capitano Joseph Schweitzer ed altri due capitani dei gloriosi marine, tranciava di netto con la coda la fune portante e la fune traente della funivia che collega Cavalese all'Alpe del Cermis, facendola precipitare, con il suo carico di 21 persone, da un'altezza di oltre 100 metri.

Da molti processi in corso sulle varie stragi di stato emergono retroscena sempre smentiti e poi riaccreditati di supporto, copertura e coinvolgimento delle strutture statunitensi (come la stessa Base di Aviano) a gruppi fascisti, in particolare al periodo del "terrorismo spontaneista" [4].

In un'ottica antimilitarista le Basi militari, tutte, sono le fabbriche di morte più efficienti e scientifiche che operano quotidianamente sui nostri territori. La loro presenza è fondamentale per il mantenimento ed il rafforzamento dell'ordine costituito, la nostra più radicale opposizione ad esse è il più efficace mezzo di trasformazione dell'esistente... to be continued.

Stefano Raspa

Note

[1] Fuoriusciti da una delle cisterne interrate della base e la composizione ovviamente è di origine segreta

[2] Il paese in questione è Roveredo in Piano

[3] "Ustica: il silenzio imposto dall'alto" - Corriere della Sera - 20 aprile 1994 [4] Nuclei Armati Rivoluzionari, Costruiamo l'Azione, Terza posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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