![]() Da "Umanità Nova" n. 12 del 30 marzo 2003 Milano 22 marzo: cronaca di un sabato I familiari, i suoi compagni, i militanti di gruppi e partiti, le bandiere rosse e quelle nere, gli antifascisti di tante città (da Carrara a Livorno, da Taranto a Brescia, ecc.) si confondono sotto un piccolo palco ove si alternano i parenti, gli amici e i compagni in un ricordo che rende ancora più tragica (se è possibile) la sua scomparsa. Ci sono anche il padre di Carlo Giuliani ucciso a Genova, la madre di Fausto Tinelli assassinato con Iaio 25 anni fa: altri giovani caduti per il loro impegno, la loro lotta per un mondo più libero e più giusto. Un lungo corteo raggiunge poi il cimitero al canto di "Bella ciao" coi i compagni che si alternano per portare la cassa a spalla in un funerale laico e antifascista.
Ore 14: da p.zza XXIV Maggio, nel cuore del Ticinese, storico quartiere popolare milanese, parte il corteo indetto dalle "Compagne e i compagni del Movimento" per ricordare il compagno assassinato nella lotta contro il fascismo e il razzismo e per protestare contro le violenze scatenate dalle forze del disordine nel Pronto Soccorso dell'Ospedale. Partecipano i centri sociali milanesi, il sindacalismo di base (CUB, COBAS, ecc), l'USI-Sanità, gli anarchici, i collettivi antifascisti e molti altri raggruppamenti. Oltre 25.000 sono i partecipanti. La tensione è alta, il timore di provocazioni è forte, ma contrariamente al solito le forze del disordine si tengono ben lontane. Il corteo si dirigerà poi verso piazza Duomo e all'altezza di Largo Cairoli si congiungerà di fatto con la coda del corteo per la pace. Raggiunta piazza Cavour, nella prossimità del consolato USA, meta delle manifestazioni di giorni precedenti, il corteo si soffermerà per un comizio per poi riprendere in direzione di piazza Duomo. Lungo il tragitto un gruppo caratterizzato da passamontagna rompe alcuni vetri (di una finestra con bandiera USA, di un'immobiliare, di una gioielleria, del portone dell'ufficio del turismo israeliano, dei bancomat di alcune banche, di un Mc Donalds) e innescherà qualche reazione da parte di componenti del corteo.
Ore 15: da Largo Cairoli parte il corteo contro la guerra. La piazza è talmente piena che gli organizzatori (Coordinamento Fermiamo la Guerra , Patto per la Pace, Milano contro la guerra) anticipano di mezz'ora la partenza. Un corteo composito sia socialmente che politicamente, cui il sindacato da l'apporto del proprio supporto logistico: 150.000 partecipanti, secondo gli organizzatori, che si ritroveranno in piazza Duomo per gli interventi finali tra i quali quelli della madre di Davide Cesare.
Ore 19: nei pressi dello stadio Meazza a San Siro, un nutrito gruppo di tifosi milanisti viene a contatto con i tifosi juventini che arrivano scortati dalla Polizia. Seguirà mezz'ora di scontri con sassaiole e lacrimogeni. Stesso copione alla fine della partita.
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