![]() Da "Umanità Nova" n. 14 del 13 aprile 2003 USA: dura repressione contro i pacifisti Con l'annuncio dell'entrata in guerra, è stata istantanea la mobilitazione del movimento. Manifestazioni senza incidenti si sono avute a Washington, Detroit, Boston, Chicago, Salt Lake City e Austin, Texas. Non così a San Francisco: dopo 16 ore di confronti di ogni genere fra polizia e manifestanti, cominciate fin dalle prime ore del mattino e protrattesi nella notte, almeno 1.600 persone sono state arrestate e trattenute nei vari posti di polizia. Una ventina sono accusate di violenze. In Berkeley gli arresti sono stati 120, mentre tentavano l'occupazione degli edifici amministrativi dell'università. In 2.000 a San Diego, hanno bloccato la principale base di partenza delle truppe, ma non si segnalano fermi. A Boston, Atlanta e Chicago vi sono stati blocchi stradali ed a Philadelphia i fermi sono stati un centinaio. A Times Square, New York, la gente si è sdraiata nelle strade ed anche qui vi sono stati 21 arresti. A Los Angeles sono 12 i fermati nei pressi del Federal Building a Westwood. La mobilitazione è continuata nelle settimane successive e sempre più intensa è stata la repressione. A due settimane dall'inizio del conflitto negli USA i manifestanti arrestati sono migliaia (2.000 nella sola S. Francisco), mentre la polizia non va tanto per il sottile impiegando le armi caricate a proiettili di gomma contro gli oppositori come accaduto ad Oakland in California il 7 aprile. La manifestazione, organizzata dal gruppo "Azione diretta contro la guerra", aveva come obiettivo la protesta davanti alla società "American Presidents Lines" per denunciare il contratto che questa società aveva firmato con il governo americano per trasportare della merce bellica destinata all'esercito americano in Iraq. Alla fine il bilancio è stato di 9 feriti e 30 arrestati. L'ultima notizia dagli USA è la presentazione in Oregon di un progetto di legge mirante ad equiparare pacifisti e terroristi: se passerà manifestare contro la guerra potrà costare sino a 25 anni di carcere. a cura di A. Enne e amria
|
||
|
||
![]() |
||
Redazione fat@inrete.it Web uenne@ecn.org Amministrazione t.antonelli@tin.it |