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Da "Umanità Nova" n. 14 del 13 aprile 2003

Inform@zione



L'Aquila dieci giorni d'agitazione
Il caldo clima d'agitazione contro la guerra sotto la bandiera dell'antimilitarismo, ha avuto anche nel capoluogo fascista abruzzese evidenti risonanze. Due le iniziative d'azione diretta a scopo dimostrativo e di controinformazione degne di nota; giovedì 20 marzo, ore 17,30 circa, lo spezzone autonomo, in coda al corteo pacifista cittadino, si stacca, dirigendosi verso il municipio. Il palazzo è stato occupato da una ventina di compagni per più di ora, ai quali, durante l'occupazione, è stata tolta l'energia elettrica. Le forze dell'ordine (come sempre troppo numerose rispetto al numero dei dimostranti!!!), bloccando fisicamente la porta d'ingresso hanno impedito agli altri accorsi di entrare. L'occupazione è cessata dopo le 19. Venerdì 28 marzo, ore 17, volantinaggio e occupazione simbolica di un distributore di benzina "Esso" sito lungo una trafficata strada statale, allo scopo di informare i passanti automobilisti dei criminali traffici economici tra la compagnia distributrice e U.S. army. Così semplicemente ha descritto la giornata una compagna: "Ci siamo intossicati e abbiamo preso un po' di 'vaffanculo!', ma anche molti applausi. Qualcuno si è convinto a non fare benzina".
Il giorno prima, giovedì 27 marzo, ore 18, per iniziativa del Collettivo Autonomo Studentesco e del Centro Studi Libertari AQ, presidio e corteo antimilitarista per le strade del centro storico della città, scortato, come sempre, da un numero spropositato di sbirri, allo scopo di rinforzare la propaganda libertaria antimilitarista ad ampio raggio, non circoscritta alle sole tragedie della sporca guerra in corso. Parecchi, spontaneamente intervenuti, erano minorenni: si spera in questi un rifiuto totale della leva, essendo, in un prossimo futuro, riservata ai soli volontari.
Sabato 29 marzo, ore 18, il Centro Studi Libertari ha invitato il compagno di Napoli Enrico Voccia, direttore responsabile di "Porta di Massa-laboratorio autogestito di filosofia", che, davanti ad una trentina d'interessati, ha tenuto una conferenza sul tema "Ragioni dell'anarchismo". L'incontro è durato più di due ore, con caldi interventi da parte dei presenti.
Sabato 5 aprile tra le mura del CSL AQ è stata la volta di Fabio Palombo, responsabile del CSL Camillo Di Sciullo di Chieti, per un incontro su "Camillo Di Sciullo, anarchico e tipografo di Chieti".
Centro Studi Libertari AQ (Edoardo)
contatti: zombie3000@hotmail.com

Firenze sciopero e corteo
Nonostante non si notasse alcun cenno di cedimento nel movimento, lo sciopero proclamato dal sindacalismo di base per mercoledì 2 aprile è stato accolto con qualche apprensione da molti compagni.
Mesi di iper attività per affiancare alla quotidiana militanza "normale" una reale e fattiva opposizione a questa ulteriore criminale guerra, facevano temere che, a causa della stanchezza, l'adesione allo sciopero ed in particolare la partecipazione alla manifestazione si rivelassero un autentico flop.
Niente di più errato. Già dal concentramento in piazza s. Marco si poteva notare che non eravamo in pochi.
In coda, lo spezzone degli anarchici, raccolti dietro gli striscioni e le bandiere del Col.Lib.Fi., del M.A.F. e dell'U.S.I., non era particolarmente folto, anche perché molti compagni hanno sfilato con le loro realtà lavorative ( scuola, ferrovie, sanità, ecc.).
Il corteo che si è snodato per le vie del centro contava circa tremila compagni (poco meno della metà studenti medi).
Una isolata bandiera rosso-nera è comparsa, dopo tanti anni, anche nello spezzone degli studenti medi. Se son rose...
Dopo essere sfilati nei pressi dell'Ambasciata Americana, ci siamo sciolti senza incidenti.
Col.Lib.Fi.

Nerviano: Le bombe della democrazia
Nerviano "volantinaggio itinerante" per le vie del paese. 'iniziativa, di due individualità anarchiche, si è svolta nel "paesello" dell'hinterland milanese nel pomeriggio di sabato 29 marzo. È stato distribuito un volantino intitolato "Le bombe della democrazia", diverse le vie percorse utilizzando le biciclette, la diffusione itinerante prevedeva alcune soste nei luoghi più frequentati. Nella piazza principale la nostra presenza si è protratta per oltre mezz'ora fino all'intervento della vigilanza locale che contestava l'assenza di autorizzazione. Grande la curiosità e la sorpresa suscitata tra chi ci ha incrociato, anche per la presenza di due vistosi pannelli sugli "errori - orrori" della prima settimana di guerra che erano montati sulle biciclette. Durante gli spostamenti sventolava la bandiera rossa e nera.
Per stabilire un contatto con altri compagni, lettori di UN, simpatizzanti che risiedono nella Valle Olona (zona geografica compresa tra Varese e Milano) è possibile utilizzare l'e-mail: libertari@virgilio.it
Andrea e Marco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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