![]() Da "Umanità Nova" n. 15 del 20 aprile 2003 L'alta statura morale del presidente del consiglio Cav. Silvio Berlusconi Meno male che, passata la festa, gabbato lo santo. È bastato, infatti, che il primo marine entrasse in Baghdad, per vederlo riapparire più loquace, garrulo e ridente che mai. Ed esibendo, in un trionfo di cortigiana ruffianeria, il coraggio del vigliacco che finalmente può sputare su chi comunque si è battuto, accompagnato alla volgarità di chi confida nella volgarità di chi lo ascolta, eccolo sbeffeggiare quanti hanno alzato la voce contro la guerra e hanno avuto l'onestà di far capire come la pensavano: "Una sinistra che non ha dimostrato la stessa allegrezza di tutti, la mia allegrezza [...] e che si è esibita con troppi suoi esponenti in gargarismi di antimilitarismo". Ora, premesso che fare i gargarismi è operazione salubre e salutare vivamente raccomandata da tutti gli otorinolaringoiatri di questo mondo, non si capisce bene da dove venga questa improvvisa propensione alle funzioni corporali dell'altrimenti impeccabile cavalier Berlusconi. Forse che si sia ispirato ai frequenti rutti con i quali il Senatùr, al lunedì, allieta la mensa di Arcore e ai flatulenti borborigmi intestinali causati dai mal di pancia cui vanno sempre più soggetti i suoi alleati di governo? MoM
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