Da "Umanità Nova"
n. 16 del 4 maggio 2003
Propaganda e mistificazione
L'ONU li disarma, gli USA li aggrediscono
Nel 1938 Hitler invase la Cecoslovacchia dopo averne ottenuto il disarmo
attraverso una mediazione diplomatica.
Oggi Bush ha invaso l'Iraq dopo che gli ispettori ONU avevano fatto
piazza pulita dell'apparato missilistico iracheno.
Quindi l'identificazione tra Bush e Hitler non è una forzatura
propagandistica ma un dato di fatto.
Con che faccia Fassino e D'alema pensano nuovamente ad un ruolo dell'ONU?
Perché possa metter su lo stesso gioco con Siria e Iran per consentire
a Bush di aggredirli?
In realtà, ormai l'ONU è sputtanata quindi c'è
da aspettarsi da Bush qualche altro sporco trucco, qualche nuovo cavallo
di Troia.
(Ma come? Non è cambiato niente dai tempi di Omero?).
SECONDA PUNTATA
Le minacce di Bush alla Siria non preludono ad un immediato attacco.
Il copione prevede che qualche paese o qualche organizzazione internazionale
interponga i suoi buoni uffici per rabbonire gli USA, chiedendo ovviamente
a Damasco un calo di brache a livello militare.
Soltanto una volta che i rischi di trovare resistenza siano stati eliminati,
allora gli Stati uniti andranno all'attacco.
Questo è il punto ignorato di solito dal pacifismo generico:
è l'inerme ad essere aggredito, perciò non si tratta di
richiamare a generiche solidarietà o collaborazioni per risolvere
i problemi, ma di riconoscere che la prepotenza/malafede è un problema
a se stante, che va trattato in quanto tale.
Occorre tener presente che con questa cosiddetta guerra in Iraq, gli
USA hanno ottenuto un profitto politico attraverso una pura operazione
propagandistica, lasciando credere all'opinione pubblica che ci si avviasse
a un nuovo Vietnam. Oggi gli Stati Uniti possono presentarsi come trionfatori
non in base a dati reali, ma semplicemente perché hanno artificiosamente
creato l'attesa di una situazione difficile per loro. Chi prevedeva il
peggio per gli USA (spinto dalla stessa propaganda USA), si trova sconfitto
psicologicamente e politicamente.
Come si vede, sono la propaganda e la mistificazione le armi vincenti
di Bush, perciò sarebbe ora di cominciare a mettere questo problema
al centro dell'attenzione.
Comidad - Napoli
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