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Da "Umanità Nova"
n. 18 del 18 maggio 2003
Berlusconeide
MESSAGGI TRASVERSALI
In una recente intervista rilasciata al "Corriere della Sera" dopo la
ingiusta condanna milanese, fra tante altre cose Previti ha detto, con
quel simpatico stile mafioso che tanto gli si confà, che a Berlusconi
lui gli vuole anche bene. È a far data da quel giorno che il "benamato"
ha ripreso ad alzare il tiro contro giudici e mortadelle comuniste Non
fosse mai che dalle casseforti di Cesarone sortissero le prove della immacolata
onorabilità del premier.
IDENTIFICATELO!!!
Nella concitazione seguita, nel palazzo di giustizia di Milano, alla feroce
e vigliacca aggressione al premier da parte di un porco comunista figlio
di un porco magistrato, si è udito, drammatico, un grido: identificatelo!
Quando i carabinieri di servizio, con alto senso del dovere, si sono buttati
come un sol uomo sul noto pregiudicato Berlusconi Silvio imponendogli
di mostrare i documenti, solo l'intervento di un navigato brigadiere fuori
servizio ha impedito che l'equivoco avesse gravi conseguenze.
E DOTTI, DOTTI DOVE STA?
Qualcuno ricorda Dotti, l'ex numero tre di Forza Italia, amico di Stefania
Ariosto e plurimiliardario avvocato di fiducia del cavaliere? Neppure
attraverso "Chi l'ha visto?" si sono potute ottenere notizie attendibili
sulla sua sorte. C'è chi dice di averlo incontrato in un bordello
di Macao, chi di essere risalito alla sua presenza nel manicomio criminale
di Montelupo Fiorentino, chi di averne potuto misurare la consistenza
statica e dinamica nella colonna di cemento armato di un condominio palermitano.
Chi sa, parli!
IL REGIME
Affermando quanto di pubblico dominio, Berlusconi ha ricordato di essere
vittima di un regime. Anzi, del regime! Due volte anzi, del porco regime
dei porci magistrati comunisti. Come negare infatti che a fronte dello
strapotere sociopoliticomediaticoeconomico di un pezzo di Rai tre, del
Manifesto, di Umanità Nova e di Tex Willer, nulla possono le cinque
maggiori reti televisive, tre o quattro quotidiani, un totale di settimanali
e case editrici, la presidenza del consiglio, la presidenza del Milan,
la presidenza del semestre europeo, qualche miliardo di euro, e chissà
cos'altro? Ohé, del resto, di cose è meglio averne.
COME TI CHIAMI? BUBI!
Non ridete, ma l'ha detto Lui. Rubando la parte a Emilio Fido, fino a
una decina di anni orsono il noto costruttore di Milano un due tre si
presentava scodinzolando negli uffici del Comune di Milano "con l'assegno
in bocca". Dato che non vogliamo credere che abbia voluto tirare un affondo
agli amici socialisti (socialisti, poi?) amministratori della rampante
Milano da bere, resta da pensare che Bubi (e il signore sì che
se ne intende!) voglia dire che allora come oggi non era reato corrompere
un pubblico funzionario al giorno. Anzi, che era prassi corrente. Grazie
mille, ma lo sapevamo già.
MoM
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