Da "Umanità Nova"
n. 20 del 1 giugno 2003
Contro il G8
Un villaggio anticapitalista e antiguerra
Nel quadro della mobilitazione contro il G8 la CLAAAC (Convergenza delle
lotte antiautoritarie e anticapitaliste) sostiene il progetto di un villaggio
alternativo: il VAAAG, villaggio alternativo, anticapitalista e antiguerra.
L'idea del villaggio nasce dalla constatazione del fallimento di come
i movimenti libertari erano rappresentati in occasione dei controvertici
tenutisi fino ad ora. Accontentarsi di partecipare alla manifestazione
unitaria o di scontrarsi con la polizia, come avvenuto durante il vertice
di Bruxelles, ha portato un serie di persone a riflettere su un nuovo
modo di apparire. È cosi nata l'idea del villaggio.
Questo villaggio è concepito come un polo di convergenze delle
lotte che emergono dal movimento sociale e particolarmente nella sfera
libertaria e nei gruppi che le sono vicini. Ma, è anche un polo
di resistenza marcata, uno spazio di rottura che rivendica una vera identità
anticapitalista.
L'idea forte del villaggio risiede anche nel mettere in pratica le diverse
idee che animano gli individui che lavorano alla creazione del villaggio.
Il villaggio è posto sotto una bandiera autogestionaria e questo
implica che i diversi partecipanti si impegnano a rispettare una carta
di vita del villaggio e una ripartizione dei compiti nei diversi quartieri.
Al tempo stesso il villaggio vuol essere una vera forza di contrapposizione
al sistema mercantile e vuol mettere in pratica una forma, l'anticapitalismo,
per mostrare che esiste realmente una alternativa.
Oltre agli atti della vita quotidiana e al fatto di essere un polo di
resistenza con una identità marcata, il villaggio sarà anche
il ricettacolo delle idee libertarie sotto forma di dibattiti, proiezioni
e interventi. Il villaggio sarà anche un luogo dedicato alla controcultura:
ci saranno concerti e altre manifestazioni culturali animate da diversi
ambienti associativi.
Infine, il villaggio comprenderà un punto media sostenuto da
Radio Canut e da diversi media alternativi con uno spazio di critica dell'informazione
ufficiale e uno informatico e su internet.
Si tratta di un progetto certamente ambizioso al quale stanno lavorando
diversi collettivi di lavoro con l'obiettivo di creare uno spazio che
sappia riflettere al meglio l'alternativa libertaria.
(Le notizie sono tratte dal numero 2, maggio, del giornale del CLAAAC.
Libera traduzione di Denis)
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