Da "Umanità Nova"
n. 21 del 8 giugno 2003
Soldati di pace
I paradossi della propaganda
Questo è il titolo paradossale del film per la Rai andato in onda
in occasione del 2 giugno, festa della Repubblica, del tutto funzionale
a far apparire come "umanitario" l'interventismo militare italiano e a
far dimenticare le torture e gli stupri commessi dai soldati italiani
in Somalia durante l'operazione Restore Hope.
Soldati di pace: un vero controsenso, di regime, dietro cui vi è
la decisione del governo italiano e della non-opposizione di centrosinistra
di inviare in Iraq un nutrito contingente di migliaia militari italiani.
Per comprendere il loro effettivo ruolo e la loro funzione può
essere indicativa l'esercitazione operativa denominata "Ghepardo Rosso"
svoltasi alla fine di maggio presso il campo addestrativo di Boceda, ad
Aulla nell'alta Toscana (informazioni tratte dal quotidiano "Il Tirreno"
del 29 maggio). Ad essa hanno partecipato i carabinieri della II Brigata
mobile comprendente il battaglione Laives/Gorizia, il GIS e il reggimento
carabinieri-paracadutisti "Tuscania" di stanza a Livorno.
L'esercitazione doveva servire a simulare una situazione pressoché
analoga a quella irachena e a quella afgana, con le forze impegnate a
ripristinare l'ordine pubblico, a far fronte ad una situazione di forte
conflittualità e a svolgere con una missione di cattura di un criminale
di guerra.
In tale contesto l'obiettivo era quello di mettere alla prova l'integrazione
tra reparti strettamente d'impiego bellico quali il "Tuscania" e il GIS
con quelli specializzati nel controllo dell'ordine pubblico e nella repressione
di piazza come i reggimenti Laives e Gorizia.
Emblematica la "rappresentazione" allestita in cui, dopo un blitz per
catturare il cattivone di turno, la Brigata Mobile si è trovata
a fronteggiare e disperdere una folla di facinorosi (realisticamente composta
da agenti in borghese), dapprima armati solo di sassi e bastoni e poi
di kalashnikov e altre armi; così prima sono entrati in azione
i reparti "antisommossa" con lacrimogeni, manganelli-tonfa e pistole (secondo
il copione genovese) e poi quelli armati di mitragliatrici Mg.42 e Browining.
Nella realtà, superfluo osservare, la faccenda si sarebbe risolta
in una strage, analoga a quelle di cui sono già rese responsabili
le truppe Usa contro i dimostranti di Baghdad, Mosul e Falluja.
Uncle Fester
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