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Da "Umanità Nova" n. 24 del 29 giugno 2003

Berlusconi in "aula"



Non sappiamo come da altre parti lo si possa chiamare. Ci riferiamo al mezzo/strumento grazie al quale è possibile nascondere, e all'uopo prelevare, le tracce dei temi ritenuti probabili all'esame di maturità, e certosinamente ricopiate su striscioline di carta doverosamente e meticolosamente imboscate dagli studenti. Sta di fatto che da noi, al Sud (per essere più precisi: Napoli e dintorni) si chiama "cartucciera", perché - come quella dei cacciatori - invece dei bossoli contiene per l'appunto i temi belle pronti.

Dunque: mercoledì 18 giugno, primo giorno degli esami di Stato (ex-Maturità), compito di italiano. In una delle tante aule della scuola pubblica vengono somministrate (burocraticamente è questo il verbo utilizzato) le tracce della prima prova. Per cui, una volta libere le prede... mano alla "cartucciera". A onor del vero, le tracce proposte dal Ministero dell'Istruzione e della Ricerca, sono da subito apparse cos" abbordabili e facilmente acchiappabili che - per i più - il ricorso all'artiglieria pesante è stato perfino evitato. Tanta fatica per nulla! Per di più costata sudore, in quanto per nascondere la "cartucciera" è necessario esser ben coperti... e con il caldo di questi giorni... Non resta altro che disfarsene... andando in bagno. E in bagno il solerte insegnante provvede alla confisca... Fine del racconto.

Sennonché - a rendere più ridanciana una prova d'esame, dai più considerata una farsa - vi provvedono i media, che rilanciati sui mezzi d'informazione gli argomenti proposti per le tracce d'italiano, si soffermano ad osservare la presenza di due frasi dell'attuale Primo Ministro, Silvio Berlusconi, a commento dell'importanza dell'acqua per la vita, e del carattere repressivo ed oppressivo dei regimi comunisti. Apriti cielo! La sinistra parlamentare insorge all'unisono: non era mai accaduto che si citasse il pensiero di un uomo politico ancora in vita, e per di più a capo dell'attuale Governo. Questa sì che è dittatura, totalitarismo, regime che ricorda Ciausescu!

Sarà pure come dicono lor signori, ed è financo vero che nell'entourage del Cavaliere la piaggeria è considerata una virtù. Tuttavia quell'insegnante che - più sopra - avevamo lasciato nel bagno di una scuola pubblica intento a sequestrare le prove provate del fatto che le tracce dei temi proposti sono per tempo conosciuti, potrà altresì confermare che nessun argomento trattato da Silvio Berlusconi è stato oggetto di "copiatura". Anzi che il Cavaliere con la sua prosopopea fosse presente in aula (di una scuola o di un tribunale, c'est la même chose) soltanto i media se ne sono accorti. Per i veri attori della farsa (gli esami di Stato) la frase del Primo Ministro valeva quella di qualunque altro: un fastidio da espletare il più presto possibile.

Del resto Ennio Flaiano l'ebbe a dire: se si vuole che gli studenti crescano con sani principi democratici, bisogna che studino il fascismo a scuola. Perché solo quando il fascismo diventa materia di studio (e d'esame) solo allora l'italica gioventù saprà forgiarsi antifascista. E allora ben vengano le perle di saggezza di Silvio Berlusconi... fosse che fosse la volta buona...

Benjamin Atman

 

 


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