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Da "Umanità Nova" n. 26 del 13 luglio 2003

Una risata li seppellirà
"Notiziole" dalla Bielorussia: chiuso il giornale satirico editato dagli anarchici



La Bielorussia è una delle repubbliche in cui si è divisa l'ex URSS; è un paese poverissimo: il rublo viene considerato una moneta forte e l'aspirazione di molti giovani è l'emigrazione a Mosca.

Il governo di Lukashenko esercita il potere in maniera autoritaria; l'opposizione esiste solo formalmente, non è per nulla incisiva e non ha nessuna voglia di mettere in discussione il padrone della Bielorussia.

Dal 1998 la federazione anarchica bielorussa edita il giornale "Navinki".

I compagni hanno scelto di non fare un giornale nello stile classico delle pubblicazioni anarchiche, ma di editare un giornale satirico.

Il giornale è satirico fin dal titolo: "Navini" (Notizie) è il nome del giornale dell'opposizione, "Navinki" (Notiziole) oltre ad esserne il vezzeggiativo è anche il nome di un manicomio alla periferia di Minsk.

Visto che il giornale è l'unico in Bielorussia che attacca sia il governo che l'opposizione, ha riscosso, fin da subito, un notevole successo. La sua natura di giornale satirico gli ha dato inoltre la possibilità di diventare punto di riferimento per moltissimi artisti della Bielorussia.

Tra gli artisti coinvolti, oltre a disegnatori e fumettisti, ci sono anche attori e musicisti che hanno realizzato, nel 2001, "Slucij s pazanom" (in italiano suonerebbe come "Storie coatte") il primo film veramente indipendente della Bielorussia, che ha riscosso un certo successo.

Da quel momento è aumentata sia la diffusione e la periodicità del giornale (giunto a vendere 10.000 copie la settimana in un paese di 10 milioni di abitanti) sia la repressione poliziesca. La redazione ha dovuto cambiare sede nove volte per timore di attentati (in Bielorussia mafia e potere coincidono anche fisicamente).

Con l'ultima svolta di Lukashenko, che sta trasformando il regime da autoritario in totalitario, i primi ad essere colpiti dalla repressione sono stati, ovviamente, i redattori di "Navinki".

Dopo la visita di Lukashenko al parlamento europeo il 20 maggio 2003, il compagno Pauluk Kanavakchyk, caporedattore del giornale, è stato inquisito per un articolo satirico di commento alla visita stessa. È da notare che l'articolo non era particolarmente cattivo: il premier ha voluto far capire di sentirsi forte dell'appoggio del parlamento europeo.

Il compagno è stato condannato a pagare 700 dollari di multa (un'enormità in Bielorussia) e, non avendoli, hanno pignorato casa dei suoi genitori.

Dal 22 maggio il giornale è stato chiuso d'autorità anche se continua a uscire clandestinamente.

Il 23 luglio prossimo ci sarà l'udienza per decidere la sorte del giornale e del compagno Pauluk.

Invitiamo tutti a mobilitarsi per far conoscere la situazione e per protestare davanti ai consolati e alle ambasciate della Bielorussia.

Fricche

Gli indirizzi dei principali giornali della Bielorussia cui far pervenire notizia delle iniziative di solidarietà (presidi, sit-in, volantinaggi, comunicati alla nostra stampa, etc) sono: baj@unibel.by, mail@belapan.com, bdg@bdg.unibel.by, bg@bg.org.by, root@br.minsk.by, nn@promedia.by, kampramat@tut.by

 

 

 


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