![]() Da "Umanità Nova" n. 39 del 30 novembre 2003 Serena-mente fascista Che Antonio Serena (già Msi, ieri Lega Nord, domani chissà Forza Nuova) sia un fascista è cosa altrettanto nota, famoso soprattutto per aver solidarizzato coi Serenissimi e per essere l'autore di un libro macabro e fazioso come "I giorni di Caino" sui cosiddetti crimini partigiani e comunisti, che di storico ha poco o niente. Che all'interno di Alleanza Nazionale vi sia in atto uno scontro sulla linea politica del segretario Fini non è certo un mistero, acuitosi dopo la sua proposta del voto agli immigrati; per cui non desta meraviglia che la trovata "divulgativa" di Serena sulla carriera del nazista Priebke sia provocatoriamente avvenuta alla vigilia della visita di Fini in Israele, così come non ci stupisce che Serena sia stato immediatamente espulso dal partito. Senz'altro meno noto è il fatto che Giampaolo Pansa nello scrivere il suo discusso "Il sangue dei vinti" abbia attinto a pieni mani dal libraccio di Serena, al punto che appare come la sua acritica riproposizione sotto forma di racconto letterario. In questo modo il democratico Pansa, senza neanche fare fatica, assieme alla Mondadori ha realizzato una lucrosa operazione commerciale; mentre Serena ha indirettamente potuto far arrivare ad un largo pubblico le sue aberranti ricostruzioni tese a beatificare i repubblichini di Salò e a criminalizzare la resistenza partigiana, secondo la moda dominante. emmerre
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