![]() Da "Umanità Nova" n. 39 del 30 novembre 2003 Di fronte, alla pari, libere e liberi NON CI SARANNO dirigenti, perché l'anarchismo rifiuta burocrazie e burocrati stipendiati, ma ci saranno lavoratori, giovani, studenti e pensionati, che fanno politica esclusivamente per la passione delle idee, notoriamente in rimessa. NON CI SARANNO presidenze congressuali, piani rialzati, delegati incravattati, ma saremo l'uno di fronte all'altro, in modo orizzontale, disposti in senso circolare per realizzare una vera assemblea. NON CI SARANNO specializzazioni, perché tutti gli incarichi della FAI reggiana sono a rotazione secca e definitiva (da un congresso all'altro), per praticare l'integrazione tra il lavoro manuale e quello mentale. NON CI SARÀ una relazione introduttiva scritta dall'alto, come avviene in partiti e partitini, ma tante relazioni scritte dal basso, cioè da tutti i gruppi della FAI reggiana. Sarà un congresso, come tutti i nostri congressi, costruito a partire dalla periferia, con un percorso federalista, completamente autogestito e autofinanziato dai militanti e dai simpatizzanti. CI SARÀ un momento di aggregazione collettiva e conviviale per trascorrere una giornata dove l'utopia sarà realizzata. CI SARÀ una partecipazione diretta, in prima persona, delle compagne e dei compagni che si confronteranno - senza rete - su proposte e progetti dell'anarchismo reggiano. CI SARÀ una discussione schietta e fraterna su valori, metodi e culture per diffondere nella nostra provincia una prassi libertaria e antiautoritaria. CI SARANNO le proposte degli anarchici federati per il futuro
più prossimo, proposte per un mondo nuovo fondato sulla
solidarietà, sull'uguaglianza e sulla libertà.
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