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Da "Umanità Nova" n. 40 del 7 dicembre 2003

Vecchia storia
Umanità Nova, gli anarchici e gli affari riservati


"Il 16 aprile 1946, dalle colonne del periodico anarchico 'Umanità Nova' partì una vibrata protesta per la sopravvivenza del Casellario Politico Centrale nonostante la caduta del fascismo e la riconquista delle libertà democratiche. In effetti, subito dopo la liberazione ed a seguito del D.L.L. 26 aprile 1945 che prevedeva sanzioni a carico di ex fascisti pericolosi, si decise di non dimettere il CPC ma di adeguarlo alle nuove esigenze. A questo scopo, la Direzione Generale della P.S. emanò una circolare, disponendo che fossero segnalati al Casellario 'tutti coloro i quali, per la loro attività politica, tendono a violare le disposizioni legislative emanate dallo stato democratico contro il neo-fascismo; gli anarchici attivi, i quali, per definizione, sono contrari ad ogni legge ed organizzazione di Stato ed i violenti politici, cioè gli individui che, per attuare le loro idee politiche, non sentono alcun freno morale e legale e si inducono a commettere azioni antisociali, come attentati individuali o terroristici, o a provocare, con deliberato proposito, gravi disordini'".

Questa citazione è direttamente tratta dal sito del Ministero dell'Interno www.interno.it/attività/sicurezza/dip_ps) in cui viene ricostruita storicamente e giustificata la sostanziale continuità dell'apparato informativo e repressivo dello stato italiano, dopo la caduta del fascismo.

Una continuità che è giunta sino ad oggi, come testimoniano le recenti dichiarazioni del ministro dell'Interno Pisanu sul maggiore pericolo - rispetto anche alle Br - rappresentato in particolare dagli anarco-insurrezionalisti, ma alludendo più in generale agli anarchici, in quanto "più diffusi sul territorio nazionale, hanno una militanza decisamente più numerosa, godono di vaste zone di supporto e complicità, vantano forti legami internazionali in Spagna, Grecia, Svizzera, Francia e Germania, dispongono di un variegato armamentario politico ideologico che consente loro di rispondere a domande molteplici di protesta estrema e di violenza".

Storia davvero vecchia.

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