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Da "Umanità Nova" n. 41 del 14 dicembre 2003

Campagna antianarchica
Arresti, perquisizioni e calunnie


Mercoledì 3 dicembre scorso c'è stato l'ennesimo atto della montatura repressiva in corso legata all'allontanamento di un carabiniere in borghese dal corteo romano del 4 ottobre scorso. A Napoli è stato arrestato il compagno Marco Ferruzzi "Tombolino". Nel corso della stessa operazione sono state perquisite le occupazioni della Cascina (ex HIC) e di Torre Maura Occupata a Roma e le abitazioni di alcuni compagni a Roma, a Soriano del Cimino (VT) ed a Napoli.

Al compagno arrestato ed ai compagni perquisiti va tutta la nostra solidarietà.

Nel denunciare gli ormai consueti soprusi con cui questi signori si presentano a casa dei compagni senza mandati di perquisizione, con la scusa della "ricerca di armi ed esplosivi", per poi sequestrare materiale cartaceo (un'arma pericolosissima), ci preme sottolineare il clima, sempre più pesante, che si respira.

Nella rappresentazione mediatica gli anarchici (sempre più spesso senza l'alibi lessical-politico del suffisso "insurrezionalista") sono diventati gli artefici di tutto il male della terra: l'avvelenamento di acque minerali, la collaborazione con gli islamici, l'indipendenza della Sardegna, l'egemonia sulle BR e quant'altro passi per la testa del comunicatore di turno (giornalista, ministro o magistrato che sia).

In particolare l'accusa di essere gli avvelenatori delle acque minerali serve a far credere alle persone che gli anarchici possano tranquillamente attentare a ignari poppanti o a innocue casalinghe. Il messaggio subliminale è che, se anche stavolta non sono stati loro, è meglio arrestarli prima che lo facciano in futuro.

Tutto questo ciarlare, oltre a tenere dentro da due mesi un compagno (Massimo) con accuse che, per chiunque altro, avrebbero comportato al più qualche ora di fermo in questura, serve a preparare il terreno per una gigantesca operazione repressiva contro il movimento anarchico tutto.

Anche per questo diventa ancora più importante la mobilitazione per la libertà di Marco e Massimo.

Fricche








 

 



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