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Da "Umanità Nova"
n. 4 dell'8 febbraio 2004
Squallore di Stato
La
recente polemica di Berlusconi nei confronti dei "comunisti" (leggasi:
sindacati di base della scuola e comitati dei genitori in difesa
dell'istruzione pubblica) accusati di strumentalizzare i bambini
facendoli sfilare nei cortei contro la riforma Moratti, meritano due
parole di commento.
Da sempre i bambini partecipano alle manifestazioni dei "grandi"; per
loro è semplicemente un'occasione ludica ma anche un momento di
socializzazione e conoscenza del mondo, senz'altro meno diseducativo
del loro triste parcheggio davanti ad un televisore.
Evidentemente, i consulenti del premier - in buona percentuale pentiti
dei loro trascorsi sessantotteschi - sono rimasti ai tempi di Servire
il popolo, il partitino maoista che usava intruppare i figli dei suoi
militanti in ordinatissimi ranghi alle manifestazioni del Primo maggio.
Ma quello che lascia allibiti è sentire una simile accusa da
parte di un governo ben contento di vedere i bambini sventolare
bandierine tricolori alle cerimonie istituzionali, che ha imposto il
lutto nelle scuole per onorare i militari italiani morti in guerra ed
ha profuso retorica sulle scolaresche in pellegrinaggio all'altare
della patria dopo Nassirya; lo stesso osceno governo che organizza i
Rap-camp per propagandare il mestiere del soldato tra i ragazzi ed
invita i genitori a portare i figli a visitare le caserme e a farli
giocare con le armi vere ogni 4 novembre.
KAS
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