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Da "Umanità Nova" n. 5 del 15 febbraio 2004

A volte ritornano
Ulivisti ai blocchi di partenza... elettorali


Ed eccoli pronti a tornare in pista, gli ineffabili cantori della concertazione, del capitalismo dal volto umano, nonché delle guerre umanitarie; quelli del "non sono mai stato comunista" (Veltroni) e de "la politica lasciatela fare a chi la sa fare" (D'Alema); quelli del buonismo e dei girotondi, dei social forum e de "riprendiamoci la città (Bologna)" (Cofferati); tecnocrati democristiani (Prodi) e yuppie ciuffoluti motorizzati Fiat/Ferrari (Luca Cordero di Montezemolo), a braccetto con padroni velisti telefonici gommati di oggi (Tronchetti Provera) e padroni velisti telefonici finanzieri informatici di ieri (De Benedetti); quelli che bankitalia l'hanno governata (Ciampi) e quelli che bankitalia la governano (Fazio): perché il capitale è una cosa seria e il berlusca pensa solo agli affari suoi (penali ed economici), mica al "benessere della nazione"; aggiungiamo Bertinotti che depone rose sulla tomba di Rosa Luxemburg a Berlino innevata e i novelli Stursky&Hutch, alias Travaglio e Di Pietro. Insomma, siamo in campagna elettorale, "si scopron le tombe" e assistiamo all'ennesima "notte dei morti viventi". Rieccola, "l'alternativa" alla destra becera clerico-fascista-leghista al governo: roba che Mastella ti sembra una persona seria…

Per quel che qui più ci interessa, merita una menzione particolare la fregola che ha colto l'Ulivo alla "notizia" della "discesa in campo" di Luca CdM (mannaggiastoccoggnomequantellungo: quindi glielo abbrevio) nella "corsa" alla poltrona di presidente di confindustria. Basta con quel D'Amato, grezzo e bifolco padroncino; scocca l'ora della riscossa dei padroni veri, dei signorfiat (paceallanimasua), quelli che sanno come "muoversi" in un mondo "globale"; quelli che non c'è bisogno di tirarsi addosso le piazze con ‘sta menata dell'art. 18 e delle pensioni per far soldi, quelli veri, e tener disciplinata e in riga la plebe dei produttori di ricchezza (nostra) e consumatori di prodotti (sempre nostri, of course: euro e stipendi permettendo); quelli che la concertazione se la possono permettere, perché il "lavoro sporco" l'hanno fatto i pasdaran berluscones e la legge 30/2003 sul mercato del lavoro vorremo mica abrogarla, basta emendarla delle schifezze più schifose tanto così facciam contente le anime belle cigielline in quota DS o Rifonda: che qualcosa portino a casa, ‘sti sindacalisti e il Fausto futuro ministro del lavoro (ahi!). Se la legge Treu "ha tracciato il solco" della precarizzazione del lavoro (do you remeber lavoro interinale?), è "spada" della legge 30 "che lo difende": e a noi sta bene così.

Anche la guerra in Iraq: che vogliamo fare? "Tutti a casa", come l'8 settembre 1943? Ma scherziamo, siam gente seria, gli affari sono affari. Se anche Bush e Blair son stati fregati dai loro servizi "segreti" che li han convinti a far guerra a Saddam, vorrete mica che noi si molli l'Iraq ora che il bello della "ricostruzione" comincia? Guardate che su questo abbiamo il copyright: nell'ex Jugoslavia abbiam sfasciato con i bombardamenti (quella bestia di Milosevic…) ed ora facciamo affari d'oro (chiedere al ministero degli esteri e alle industrie nostrane lì catapultate).

Andiamo, ragazzi, ci vuole "responsabilità" per governare un paese: e noi siam pronti a farlo, "la primavera è alle porte" e "già sorge il sol dell'avvenire". Via il biscione con il lifting, ecco il vuoto pneumatico di Rutelli che avanza. Del resto, ragazzi, siete liberi di votare: e dite poco?

Jakob Sprenger















 

 



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