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Da "Umanità Nova" n. 6 del 22 febbraio 2004

inform@zione


Firenze: solidarietà con i lavoratori Mc Donald di Strasburg-St.Denis in lotta da 11 mesi
Per solidarizzare con l'esemplare lotta condotta dai compagni francesi, un gruppo di compagni di Firenze ha deciso un'azione di volantinaggio davanti al Mc Dodald di fronte alla centrale stazione di S. Maria Novella.
In un tranquillissimo, splendido, soleggiato lunedì pomeriggio la monumentale piazza faceva da degno sfondo a tre o quattro graziose compagne che assieme ad altrettanti giovanissimi studenti medi hanno srotolato il loro striscione che recitava un per niente minaccioso: "Mc Do = exploitation". A sottolineare il civismo di tutta l'azione in calce al volantino una scritta chiedeva: "per favore non gettare sulla pubblica via.".
Può essere immaginato niente di più tranquillo? Bene, i/le servi/e sciocchi/e di Mc Donald non appena hanno visto srotolare lo striscione hanno cominciato ad agitarsi entrando ed uscendo, parlottando tra loro ed indicandoci da dietro le vetrine.
È stato richiesto l'intervento della forza pubblica chissà con quali drammatici toni od esercitando chissà quale potere dato che con una solerzia degna di ben altre eroiche imprese in un lasso di tempo di non più di quindici (15!!!) minuti sono arrivati due carabinieri a cavallo (di moto) i quali, con il fare arrogante che ben contraddistingue la loro ignoranza, hanno imposto la rimozione dello striscione prendendo anche le generalità di una compagna.
Niente però hanno potuto fare per recuperare il centinaio e passa di volantini che sono andati letteralmente a ruba.
Gli intrepidi centauri in divisa ci hanno voluto inoltre deliziare mostrando la loro "braveria": se ne sono andati sgassando le moto, salendo e scendendo dall'affollato marciapiede il tutto solo per non spingerle all'indietro per non più di 40 cm.!
A questo punto una giornalista di un foglio locale che passava da lì per caso chiedeva ai compagni cosa fosse accaduto. Aderendo volentieri alla richiesta di vedere lo striscione, questo veniva srotolato di nuovo. Apriti cielo! È stato come tirare un sasso in un alveare: all'interno di Mc Donald sembravano tutti impazziti; sorveglianti, direttrici, ed altri vari lacchè si sono messi a correre qua e là ed è stato veramente divertente vederli con i nasi appiccicati ai vetri mentre cercavano di intuire quale altra temeraria azione guerrillera avessimo in mente di compiere.
Lieti di aver provocato il disturbo, confermiamo ai compagni francesi la nostra solidarietà, certi della loro vittoria finale.
Per il Collettivo Libertario Fiorentino, GPV

Trapani chiesti due anni per l'ex prefetto Cerenzia
È stata chiesta dal pubblico ministero una condanna a due anni di reclusione per l'ex prefetto di Trapani Leonardo Cerenzia in merito al tragico rogo in cui morirono sei immigrati reclusi nel CPT "Vulpitta" di Trapani il 28 dicembre 1999. I reati contestati sono quelli di omicidio colposo plurimo, lesioni gravi e omessa cautela.
È stata invece chiesta l'assoluzione per il reato di omissione d'atti d'ufficio con la motivazione che dal Ministero degli Interni non erano state date all'epoca precise direttive per quanto riguarda il rispetto della normativa antincendio dentro i Centri di Permanenza Temporanea (!).
La prossima udienza, durante la quale verranno ascoltati l'avvocato di parte civile e l'avvocato dello Stato, è fissata per il prossimo 25 febbraio alle ore 15.
TAZ laboratorio di comunicazione libertaria

Viareggio: solidarietà al centro sociale S.A.R.S.
Domenica 1 febbraio, alle ore 6 e 30, il centro sociale S.A.R.S. (Spazio antagonista di resistenza sociale) a Viareggio (LU), è stato dato alle fiamme. L'incendio ha colpito indirettamente anche i locali adiacenti che ospitano gli animali dell'Associazione Salvezza Animali della Versilia. Sempre quel giorno è stato poi bruciato un container distante circa duecento metri dal S.A.R.S., dove alcuni immigrati, rimasti per fortuna illesi, hanno rischiato di morire.
Il giorno dopo sulla stampa locale polizia ed autorità politiche varie forniscono la loro versione dei fatti: corto circuito. Un centro sociale ed un container a duecento metri di distanza prendono fuoco, da soli, nello stesso momento. Ma quali attentati, ma che incendi dolosi, così sono andate le cose...
Nonostante queste menzogne, nonostante queste falsità che confermano ancora una volta di cosa sia capace il Potere utilizzando la "stampa libera" (ora e sempre, "Tirreno/Nazione giornali del padrone") per coprire le sue costanti malefatte, i giovani compagni del S.A.R.S. non si sono lasciati intimorire.
I locali del centro sociale sono stati posti sotto sequestro dalla magistratura, tre compagni del S.A.R.S. pochi giorni dopo l'attentato hanno subito perquisizioni poliziesche, ma nelle strade e nelle piazze di Viareggio la risposta a questi vili attacchi non è mancata. Sabato 7 febbraio un corteo vivace e deciso si è mosso dal piazzale antistante il centro sociale ed ha raggiunto il centro cittadino, facendo sentire con determinazione le ragioni e la volontà del centro sociale di andare avanti, continuando il suo percorso di lotta, contro fascisti, eroina e polizia. Tra le realtà di movimento presenti il Gruppo anarchico versiliese, il cui volantino terminava con le seguenti parole: "Ai compagni del S.A.R.S., agli immigrati, ai volontari dell'Associazione Salvezza Animali la nostra solidarietà. Ai propugnatori di una società-caserma dove la libertà ha il colore del denaro e le fattezze di un manganello tutto il nostro disprezzo".
Giovanni

Bologna: la polizia devasta per "errore" un centro sociale
Devastazione al centro sociale di via Fioravanti; la polizia: ci siamo sbagliati!
Segnaliamo questa notizia che molti avranno già avuto modo di leggere in rete per il suo carattere "bizzarro".
Che ogni tanto uomini della teppaglia al servizio delle diverse questure, in servizio o fuori servizio, si abbandonino a spedizioni punitive verso centri sociali non é una novità. La novità é che chiedano scusa.
È successo nei giorni scorsi a Bologna. All'interno del centro sociale "X24" (ex mercato ortofrutticoli) di via Fioravanti alcune decine di agenti della questura di Bologna hanno fatto irruzione e, nel loro stile, hanno buttato tutto all'aria rompendo mobili, suppellettili, attrezzi, computer, stampanti e fotocopiatrici.
Quest'ennesimo episodio, al di là delle ridicole scuse, si accompagna, in una contemporaneità e continuità che appare sempre più sospetta agli attacchi a centri sociali e compagni isolati che vengono, a vario titolo, rivendicati dalla teppaglia fascista. Non é una novità che la maggioranza degli agenti di polizia sia iscritta ai partiti ed ai sindacati fascisti così come non é nuovo incontrare agenti in borghese che partecipano alle manifestazioni ed alle spedizioni della teppaglia fascista. Inoltre, nel contesto bolognese, questo "errore" di indirizzo appare in tutta evidenza come un segnale mafioso e fascista di intimidazione alle vertenze sulla casa e gli spazi sociali che anche l'X24 sostiene. La giunta ringrazia.
Mentre la nostra solidarietà va agli occupanti, segnaliamo l'annunciata manifestazione cittadina che venerdì 20 febbraio partirà da piazza dell'Unità per percorrere le vie del centro.
redb
















 

 



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