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Da "Umanità Nova"
n. 7 del 29 febbraio 2004
inform@zione
Pisa. Solidarietà alle lotte degli autoferrotranvieri
A partire dai primi dello scorso dicembre, il "Coordinamento Anarchici
e Libertari" ha portato avanti a Pisa una intensa campagna di
informazione e di solidarietà con le lotte degli
autoferrotranvieri.
Nel corso di questi tre mesi sono state fatte diverse iniziative, tra
le quali un volantinaggio il 24 dicembre in mezzo al caos natalizio e
un partecipato presidio - in occasione dello sciopero generale di
gennaio - al quale hanno partecipato anche i ciclisti di "Critical
Mass".
Lo scorso 15 febbraio, in collaborazione con altre realtà
cittadine (Rdb/Cub-Sanità, Cub-Scuola, Collettivo 1984 e
Cantiere San Bernardo) è stata organizzata una cena solidale;
l'iniziativa è pienamente riuscita e sono stati raccolti poco
meno di 500 euro che verranno inviati alla "Cassa di solidarietà
del Coordinamento Nazionale degli Autoferrotramvieri in Lotta" che
raccoglie i contributi per sostenere le multe che colpiscono i
lavoratori.
Tutte le iniziative sono state rivolte sia ad informare sull'andamento
della vertenza che a spiegare l'importanza di una lotta, organizzata
dal basso, che va oltre il caso specifico e che riguarda direttamente
tutti, non solo come utenti del trasporto pubblico ma come lavoratori,
precari, studenti o disoccupati.
Una lotta che, stando alla buona accoglienza che hanno avuto le varie
iniziative, è stata largamente compresa e sostenuta.
Caotico-Info
Pisa
"Sacra famiglia"... Ma sempre più precaria
L'Istituto della Sacra Famiglia è un grande complesso ospedaliero e, nello stesso tempo, luogo di degenza per disabili.
Una struttura privata, gestita dalla Curia Arcivescovile di Milano,
situata nel comune di Cesano Boscone, nell'interland milanese.
L'Istituto, nella situazione attuale, utilizza circa 70 lavoratori precari, con contratti a termine, per la cura dei disabili.
Di fronte alla richiesta da parte delle RSU di arrivare alla assunzione
di tale personale, per tutta risposta l'Istituto ha espresso la
volontà di sostituire il personale precario con lavoratori
interinali (a prestito).
Le RSU dell'Istituto, dove la CUB-Sanità ha una consistente
rappresentanza, ha risposto con una mobilitazione del personale della
struttura ospedaliera. In questo percorso, mercoledì 18
febbraio, in occasione del mercato di Cesano B.,dalle 10 alle 13,
è stato attuato un presidio di contro informazione, distribuendo
volantini, megafonando e invitando la gente a firmare un appello per
protesta, che ha raccolto molte adesioni.
Nel frattempo si denunciava anche la mancanza del rinnovo del Contratto Nazionale, rimasto da oltre 25 mesi senza risposta.
Sono state preannunciate altre iniziative nel proseguire la lotta per
l'assunzione dei precari, sia all'interno delle Aziende che nel
territorio, tra cui quella in occasione della prossima convocazione del
Consiglio Comunale di Cesano Boscone.
Enrico
Milano: l'Avis rifiuta il sangue dei "clandestini"
Il Comitato Immigrati, nel quale sono rappresentate varie
comunità straniere, ha deciso di promuovere una campagna per la
donazione del sangue.
Per l'occasione è stato stampato un manifesto con il titolo:
"Gli immigrati di Milano solidali con chi ha più bisogno", in
cui si specificava che "donare non è un dovere, ma vivere...
è un diritto per tutti" e si concludeva con l'incitamento "dona
il tuo sangue, dona il tuo amore".
Per dare inizio a questa campagna gli immigrati si sono dati
appuntamento sabato 14 febbraio, alle 10,30, presso uno dei centri di
prelievo dell'Avis a Milano, dopo che attraverso un colloquio con i
responsabili dell'associazione si era chiarito che sarebbe stato
sufficiente esibire un documento di identità valido.
All'appuntamento, invece, i 12 immigrati che si sono trovati, hanno
sbattuto contro il muro invalicabile della burocrazia e della
discriminazione. Infatti, il sig. Pozzuoni e la Dott. Laverso, in
quanto responsabili Avis, trincerandosi dietro le leggi, comunicavano
che, malgrado le esigenze e le necessità, potevano fare il
prelievo solo a chi era munito di tessera sanitaria, un documento e il
codice fiscale, escludendo di fatto chi non era in possesso del
maledetto "permesso di soggiorno".
A questo punto gli immigrati, indignati, hanno deciso di sospendere la
loro iniziativa, dando una settimana di tempo all'Avis per ripensarci.
Per il Comitato Immigrati la questione è chiara: "o tutti donatori, regolari e clandestini, o nessuno".
Enrico
Primo incontro tra anarchici cuneesi
Sabato 14 febbraio si è svolto a Verzuolo un primo
incontro . È raro che il cuneese appaia nelle righe di
Umanità Nova, ma ci siamo. Presenti: il sottoscritto per la FAI,
il Collettivo Vanzetti , due compagni del Gruppo Libertario di Cuneo,
ed individualità di alcuni paesini occitani.
Le componenti dell'anarchismo cuneese sono diverse e disperse in una
provincia di centinaia di km2 e per il 70 % montuosa. Diversi erano i
Siccardi di Mondovì, diversi gli anziani della Val Tanaro,
alcuni abbonati alla vecchia "Volontà", diversi dai giovani che
occupano le case, diversi sono i compagni di Langa dai compagni
occitani, diverse le aree di intervento da quella culturale, storica e
musicale, all'intervento più politico dei compagni di
città, diverso è il singolo compagno di paese, e chi
invece sceglie di propagare la cultura libertaria...
Insomma abbiamo subito parlato di anarchia, della Prima Internazionale
tra Marx e Bakunin, dalla guerra di Spagna alla resistenza, fino alla
FAI. Al mattino il Collettivo Vanzetti aveva diffuso un volantino che
spiegava cos'è il terrorismo: "Provocare milioni di morti per
fame e guerra, non fornire le cure necessarie per l'AIDS e altre
malattie che flagellano il terzo mondo, spargere gli OGM, le politiche
inquinanti e la privatizzazione delle risorse idriche... non ci piace
chiunque ambisce al controllo totale, attraverso il potere militare ed
economico, gli USA come anche la Cina, la Russia o Cuba, per noi non
cambierebbe nulla." Spiegando altresì quale anarchismo si
propone "Ci basta l'impegno quotidiano per la costruzione di reti
solidali, entro le quali sperimentare nuove forme di cooperazione,
mutuo appoggio, scambio: lo sforzo per l'autogestione delle nostre vite
e per liberarci di ogni forma di potere imposto e considerato
ineluttabile, la controinformazione per denunciare." Vi è stata
discussione sincera sul problema della violenza, il riferimento
è stato Malatesta. La violenza non ci appartiene, non
è insita nell'anarchismo, essa è logica al potere, il
problema semmai è la difesa, l'ampliamento e il collegamento tra
gli spazi di libertà; nella Storia sociale, per questi motivi,
sono state necessarie R/Esistenze, come nella Spagna del 1936, come
nella Resistenza, rimanendo antimilitaristi perché le armi non
fanno parte dei nostri corpi. Identità anarchica è
partecipare, sviluppare, coordinare in modo autogestito e federale le
lotte sociali, perchè il conflitto sociale è la
conseguenza logica di una analisi radicale della realtà
autoritaria, anche se ammantata di democrazia e immagine;
dall'esperienza dei conflitti nascono comportamenti sociali, rimane
alla specificità anarchica il senso della critica, della
proposizione e della libertà anche individuale, e della coerenza
logica obiettivi-mezzi . Ci si rende conto che per il potere la
violenza e la nonviolenza non fanno differenza se entrambe mettono in
dubbio la sua esistenza, la risposta sarà sempre la violenza
dello stato.
Non si è scritto nulla perché non c'erano i compagni
delle altre aree cuneesi, e ancora rimane da discutere il problema
delle minoranze Occitane, dell'economia di montagna che permette forme
di autogestione e scambio, dei progetti di dirompenza - vedi nuove
autostrade e TAV - e di inquinamento ed ancora dobbiamo pensare se
proporci un coordinamento oppure rimanere così ognuno nei propri
spazi. Per la prima volta abbiamo solo parlato di Anarchia tra
anarchici. Una proposta è uscita fuori dalla riunione: dire ai
compagni cuneesi che leggono Umanità Nova che intendiamo
incontrarci questa estate, tra anarchici di questo territorio. I
riferimenti per ora rimangono il sottoscritto ed il Collettivo
Vanzetti.
Antonio Lombardo - FAI Cuneo
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