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Umanità Nova, numero 10 del 21 marzo 2004, Anno 84

Salviamoci dall'8 marzo!



Coraggio abbiamo ancora un anno davanti a noi per riprenderci da questo 8 marzo…

In questi giorni ne abbiamo sentite di tutti i colori.

È tutta colpa nostra: non sappiamo fare la spesa, non  siamo capaci di obbligare i nostri mariti a fare le faccende domestiche, non riusciamo a far quadrare i conti del bilancio, non riusciamo a fare figli…

È tutta colpa nostra… Del resto lo sappiamo e non ci sottraiamo alla nostra colpa.

Fortuna che ci sono delle indispensabili trasmissioni in cui donne famose girano per i mercatini di Roma (rigorosamente accompagnate dall'autista, se no dove parcheggiano? Sono donne e non lo sanno fare!) e ci dimostrano come è possibile risparmiare sull'acquisto di mele e mutande, ed in più ci si diverte anche.

Poi siamo passati alla comicità vera e propria. Nel comune in cui abito (hinterland della grande Milano) il comune ha festeggiato l'8 marzo con un manifesto in cui si vedeva una improbabile donna sorridente e mimosata, con lo sguardo perso in chissà quali pensieri accompagnata solo questa frase: "Chiude gli occhi la fanciulla, felice di essere nata nel sole di primavera". Nient'altro. Avrei giurato di essere nell'800 ed invece era ieri.

Poi Ciampi: "Le culle vuote sono il vero, il primo problema della società italiana", e poi l'Istat che per fortuna ci spiega com'è la vita delle donne: frustrate e non più in carriera.

Insomma fallite come massaie, come mamme, come mogli, come lavoratrici…

Ma a nessuno è venuto in mente che forse le donne non occupano posti in politica anche perché non lo vogliono, che le quote nelle liste elettorali non ci interessano, che le culle sono vuote anche per una decisione femminile, che nei mercatini a fare la spesa spendendo meno non ci vogliamo andare, che i mariti a casa non li vogliamo…

Le donne hanno nella loro storia criticato la politica e denunciato lo spazio "maschile" ad uso di pochi, costruendo "altri luoghi" dove affermare la propria concezione del mondo.

Quando le donne hanno scelto di non avere figli in questo mondo hanno avuto molte ragioni, tra le quali la mancanza di servizi non è certo la più importante: sicuramente più importante è il non sentire la propria vita realizzata solo avendo figli.

La fiera dell'ipocrisia che si è scatenata quest'anno è stata vergognosa: la signora Franca dovrebbe ricordare a suo marito che la legge per la (o come dicono giustamente molti gruppi di donne, contro la ) procreazione assistita l'ha firmata suo marito, e che se i servizi di assistenza sono sempre più inaccessibili non è colpa del caso.

Le donne assunte a donne ideali di quest'anno sono state due: la mamma e la donna soldato. Perché ci è toccato anche sentire che si può mantenere la propria femminilità facendo la carabiniere o la poliziotta…

Insomma peggio di così non poteva andare…

Perciò quando qualcuno, tra un anno ci dirà: "Cara, arriva l'otto marzo, mi occuperò di te e dei tuoi problemi…", rispondiamogli : "Ma che fai minacci!" Ed i nostri problemi risolviamoceli da sole…


R.P.



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