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Umanità Nova, numero 12 del 4 aprile 2004, Anno 84

Ultrà e polizia: note a margine di un derby mancato
La curva della Roma, i fascisti, il business
Calcio. Affari, sport e politica



"Le folle che vanno allo stadio fanno parte del tessuto sociale e là noi costruiamo il nostro lavoro politico. Noi non siamo i padri degli hooligan, ma siamo disposti ad adottarli"
(Roberto Fiore e Massimo Morsello. L'espresso del 17 febbraio 2000)


Legami e contatti tra gruppi ultras ed elementi del fascismo romano esistono da sempre nella curva nord laziale, storicamente di destra. Dagli inizi degli anni '90, però anche "la mitica e popolare" curva sud romanista è decisamente passata a destra.
La cacciata dalla curva della Roma del Commando Ultrà Curva Sud (nato nel 1977), gruppo egemone e storico che era riuscito ad unificare tutti gli ultras romanisti (dai Fedayn di sinistra, agli allora qualunquisti Boys), che è avvenuta a metà anni '90, viene considerato lo spartiacque, non solo della colorazione politica della curva, ma anche del modo d'intendere il tifo, e degli affari che si fanno con il tifo.
L'altro episodio che fa da spartiacque sono gli scontri avvenuti durante Brescia – Roma nel 1994, quando fu accoltellato un vice questore, di cui sono stati protagonisti insieme tifosi della Roma (Opposta Fazione) e della Lazio (Irriducibili), con la presenza diretta di Maurizio Boccacci, interista, leader di Movimento Politico. Questi scontri chiariscono definitivamente che esistono delle componenti che prendono a pretesto la partita domenicale per creare aggregazione politica a destra e per scontrarsi con le forze del dis-ordine.
In quegli anni esponenti di spicco dei Boys, i cugini Zappavigna, saranno candidati nelle liste prima del Msi e poi di AN nell'elezioni amministrative.

Va ricordato che uno dei cugini Zappavigna, Guido, è stato indiziato per l'uccisione dei compagni Fausto ed Jaio al Leoncavallo di Milano nel lontano marzo 1978, insieme a Valerio Fioravanti e Mario Corsi, detto Marione, indiziato anche dell'uccisione di Ivo Zini davanti alla sede del PCI dell'Alberone. Marione è un altro capo tifoso della Roma, ormai conduce una fortunata trasmissione in un'importante radio locale romana, dove rinnega anche il suo passato. Per i più curiosi guardatevi il sito su Fausto e Jaio,
www.ecn.org/leoncavallo/faja/salvini.

Come si diceva i cambiamenti in curva avvengono soprattutto agli inizi degli anni '90, si consolidano con il passare degli anni, i militanti della sinistra antagonista presenti nella curva romanista fino agli anni '80, si allontanano dallo stadio, forse disgustati da un certo calcio, lasciando la libertà di agire ai militanti della destra.
Nel 1996, Roberto Fiore (romano, ex terza posizione) fonda a Londra Forza Nuova, ha contatti con gli ultras laziali attraverso Maurizio "Catena", all'epoca leader degli Irriducibili, ed affida a lui la gestione romana della sua azienda turistica Easy London. Anche Fabrizio "Diabolik", mente degli Irriducibili è un simpatizzante di Forza Nuova, gli Irriducibili sono i primi in Italia a introdurre il tifo all'inglese, senza tamburi, grosse bandiere, stendardi, grandi cori, ed inoltre gestiscono il tifo come una vera e propria attività commerciale, gestione biglietti, dispongono di punti vendita del merchandising della società, gestiscono trasferte ecc., conducono una trasmissione giornaliera autogestita a pagamento su una radio romana, Azzurra Network, corre voce che fatturino un milione di euro l'anno.
E in questo contesto cambia la curva della Roma, influenzata anche da questo modo nuovo di fare tifo e soldi.
In città, Forza Nuova, da qualche anno, dopo la chiusura di Movimento Politico e Meridiano Zero, ha inglobato tutte le pulsioni neofasciste, finendo per essere l'unico movimento numericamente concreto a destra di Alleanza Nazionale, sottraendo militanti a tutte le altre formazioni, e di fatto si muove in accordo con Base Autonoma, tanto che le loro iniziative non si sovrappongono mai.

Base Autonoma è una realtà cresciuta in parte tra i rimasugli del disciolto Movimento Politico di Boccacci, ma anche nel brodo del neofascismo da stadio (Tradizione - Distinzione per la Roma, Irriducibili e soprattutto Banda Noantri per la Lazio).
Durante il Derby del 27 ottobre del 2002 il gruppo Tradizione - Distinzione espone, per alcuni minuti, uno striscione, con la scritta "28.X.02 Marciare per non marcire" con evidente riferimento al corteo che si sarebbe tenuto il giorno dopo nell'anniversario della marcia su Roma, organizzato da Base Autonoma e Forza Nuova. Lo stesso striscione appare in curva nord, ma questa non è una novità!
Tradizione- Distinzione è il gruppo più politicizzato della curva sud: nella loro sede, nel quartiere Nomentano, si vendono cappellini con il tricolore ed il fascio littorio, nel loro sito internet consigliano la lettura di libri di Evola e Freda, nella loro trasmissione su Radio Flash intervengono spesso militanti di Base Autonoma (Giuliano Castellino) e Forza Nuova, nelle ultimi mesi appare vicino al loro striscione uno stendardo del "centro sociale" di destra "Casa Montag".
Appare chiaro che negli ultimi anni alcune frange delle tifoserie hanno capito che possono condizionare le dirigenze delle squadre attraverso il loro comportamento; possono fare del tifo, un polo d'attrazione politica, un mestiere, un business, capiscono che se è vero che il calcio è un industria anche la curva produce profitto.
Due parole le vogliamo anche spendere sulle ultime vicende che hanno riguardato il tifo capitolino, e non certo per la sua composizione politica, ma per la volontà di tutti i tifosi di Roma e Lazio di sospendere una partita.
Nell'ultimo derby Lazio - Roma di domenica 21 marzo, per la prima volta si è fermato lo show calcio in base alla notizia, poi rilevatasi falsa, di un bimbo travolto da un auto delle forze del disordine.
Quel pomeriggio, gli scontri tra tifosi romanisti e polizia erano iniziati già alle 17,30 - 18, alcune centinaia senza biglietto (la Roma giocava in "trasferta") hanno cercato di entrare in curva, sono stati respinti da moltissime, pesanti, cariche dei carabinieri e dei reparti mobili della guardia di finanza, presenza insolita allo stadio romano. Gli scontri sono andati avanti per ore, sono stati lanciati moltissimi lacrimogeni CS (quelli di Genova) anche verso i cancelli della curva, addirittura a partita iniziata. 

Durante l'intervallo tra il primo e il secondo tempo si è sparsa la notizia che un bambino era stato travolto da un automezzo dei carabinieri durante una carica, la voce si è diffusa in tutto lo stadio ed i tifosi giallorossi hanno ritirato gli striscioni, seguiti dai laziali, e sono iniziati i cori con cui si richiede la sospensione della partita e si attaccano le forze del dis-ordine.

Nonostante le smentite ufficiali della questura, che ha, evidentemente, la stessa credibilità di un politico sotto elezioni, persino dai calciatori sono stati ritenuti più attendibili tre tifosi che, entrati in campo, hanno parlato con Totti, e poi sono stati arrestati ed accusati di aver ordito chissà quale trama.
Sono stati sbattuti in prima pagina, accusati di aver preparato complotti contro la partita e contro il governo, di aver minacciato i giocatori, e di altre cose da cui sono stati scagionati e rimessi in libertà. 

Tanta repressione è motivata solo dalle esigenze dello show che deve andare avanti a tutti i costi, indipendentemente da quello che succede nel mondo. C'è stata, in curva, molta rabbia per non aver sospeso le partite di coppa dopo le bombe antiproletarie in Spagna lo scorso 11 marzo. Si era giocato anche la sera del tanto celebrato 11 settembre, si era giocato all'Heysel, nella finale Juventus Liverpool con 39 tifosi morti sugli spalti, si era giocato il derby Roma-Lazio quando all'interno dell'Olimpico morì Vincenzo Paparelli e tutti gli spettatori se ne andarono per il disgusto. Una volta tanto non si è giocato, alla faccia dello show business sulla pelle della gente.

UMBI





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