Umanità Nova, numero 12 del 4 aprile 2004, Anno 84
Come i lettori sanno, è uscito recentemente il primo volume del Dizionario biografico degli anarchici italiani (BFS Edizioni, Pisa, 2003). Per la ricchezza della documentazione raccolta e per la serietà con la quale è stata condotta la ricerca, quest'opera verrà ad essere un testo fondamentale per qualsiasi approfondimento della storia del nostro movimento. Già numerose ne sono state le recensioni, apparse su riviste specializzate, quotidiani nazionali e giornali nostri, come «A rivista anarchica» e «Umanità Nova». E in tutte queste non si è mancato di osservare come, nonostante le difficoltà legate alla vastità della ricerca e alla difficoltà, in molti casi, di reperire le notizie necessarie alla stesura delle biografie, l'opera, nel suo complesso, abbia raggiunto un livello scientifico di grande valore. E di questo va dato atto non solo ai coordinatori e agli oltre cento collaboratori del volume, compresi i sottoscritti, ma anche allo "staff" della Biblioteca Franco Serantini Edizioni, che si è prodigato con grande professionalità nel lavoro editoriale. Inevitabile, comunque, come ha già fatto notare Paolo Finzi nella presentazione del Dizionario apparsa sul n. 296 di «A rivista anarchica», che nell'ambito di un lavoro così imponente, "emergeranno certo le assenze, si evidenzieranno possibili squilibri nella dimensione delle biografie... alcune aree geografiche siano coperte meglio di altre". E infatti, come era da prevedersi, sono già pervenute agli editori e ad alcuni dei curatori (e anche a questo giornale) osservazioni relative alla completezza dei fatti e delle fonti. Alcune di queste vanno a integrare i dati biografici (e tra queste, a mo' di esempio, possiamo citare la segnalazione della data e della località in cui è morto Tomaso Concordia oppure l'anno esatto in cui ad Eolo Boccato, figlio dell'anarchico Amerigo, venne attribuita la decorazione postuma al valore partigiano), altre, invece, propongono delle rettifiche. Tra di esse va compreso l'improprio accostamento del livornese Virgilio Antonelli con il personaggio Il bimbo del racconto Il pino e la rufola di Ezio Taddei, riferimento letterario ripreso dal necrologio pubblicato su «L'Internazionale» del settembre 1982; e di questa segnalazione ringraziamo le figlie di Virgilio, le compagne Alba e Lina Antonelli. Per casi come questi, e a dimostrazione della serietà con la quale si è affrontato il lavoro per il Dizionario, Franco Bertolucci, nella sua veste di coordinatore delle ricerche, ha previsto che nel secondo volume apparirà un'errata corrige, destinata ad integrare o modificare eventuali lacune o inesattezze. A dimostrazione, anche, dell'attaccamento e della partecipazione con cui gli anarchici intendono ricostruire le vicende che, negli anni, li hanno visti protagonisti.
M. Ortalli e M. Rossi