Umanità Nova, numero 22 del 20 giugno 2004, Anno 84
Genova una storia di ordinaria repressione
Lunedì 7 giugno un gruppo di compagne e di compagni si stavano
recando nella zona del Centro storico per svolgere un'iniziativa di
contro-informazione e di denuncia del Ritalin, narcotico dagli effetti
devastanti che viene somministrato in mezzo mondo a bambini ed
adolescenti, di prossima commercializzazione in Italia.
Quando sono giunti in piazza Raibetta si sono imbattuti in una abituale
operazione di "pulizia sociale", ovvero alla distruzione ed al
sequestro di mercanzie, che alcuni migranti ed italiani vendono per
tirare su qualche euro per campare, da parte di polizia, carabinieri,
vigili urbani, Amiu etc.
Istintivamente hanno protestato contro l'operato della polizia, la
quale si è immediatamente adoperata per chiedere i documenti dei
presenti ai fini dell'identificazione. Al rifiuto di fornire i
documenti è partita la repressione: pugni, calci, testate,
manganellate, inseguimenti e due arresti, Paolo ed Errico, tradotti in
questura con gli ambulanti (circa una ventina), e poi trasferiti
immediatamente nel carcere di Marassi. Sembra anche, ma sono voci da
confermare (lo sosterrebbero alcuni parenti che non li hanno più
trovati), che alcuni di questi ambulanti migranti siano stati portati
alla frontiera e siano in attesa di espulsione.
Il Pm Franz, che si occupa del caso, ha richiesto il giorno successivo
la convalida degli arresti. Il giudice Daloiso, il medesimo dei 26 di
Genova, ha confermato gli arresti domiciliari per i due compagni con
accuse molto pesanti: resistenza, lesioni aggravate e danneggiamento.
Gli organi ufficiali di disinformazione hanno riportato la notizia che
diversi poliziotti sono andati a farsi medicare in ospedale per
contusioni, che sono state distrutte delle automobili, "ambasciate" che
rimandano alle ben tristi memorie sulla costruzione di prove durante il
G8.
La nostra solidarietà a tutti coloro che subiscono e si battono contro i continui soprusi quotidiani.
Jaime
Pisa. Brillante operazione... pre-elettorale
La sonnolenta città di Pisa è stata svegliata la scorsa
settimana da una "operazione antiterrorismo" che ha visto l'ennesima
ondata di perquisizioni e ben 5 arresti. Tutti gli arrestati fanno
riferimento al gruppo ecologista "Il Silvestre" e sono accusati di far
parte delle "Cellule di Offensiva Rivoluzionaria" alle quali sono
attribuiti una serie di attentati incendiari avvenuti nella zona.
Stando a quanto riportato dai giornali le "prove" consisterebbero in un
filmato e nel rinvenimento di un documento a firma "COR" trovato in
possesso degli indagati, documento arrivato per posta e spedito anche
ai quotidiani.
Gli arresti, visto il momento e constatato che la notizia non è
andata oltre le pagine di cronaca locale, hanno tutta l'aria della
trovata pre-elettorale di un potere che sempre di più sceglie
mosse inequivocabilmente propagandistiche: a livello nazionale con la
tempestiva "liberazione" degli ostaggi ed a livello locale con una
"brillante" operazione contro il terrorismo.
Il fatto che una degli arrestati sia stata liberata dopo nemmeno 24 ore
e che due giorni dopo siano stati concessi gli arresti domiciliari ad
altri tre la dice anche lunga sul sistema adottato in questa come in
altri casi: prima si arresta e poi, con tutta calma si cercano
eventuali "prove" a carico. E contro "Il Silvestre" è oramai da
tempo in atto una vera e propria campagna di criminalizzazione
poliziesca e mediatica, come dimostrano anche le dichiarazioni
forcaiole degli esponenti di tutti gli schieramenti politici
istituzionali pisani.
Da non sottovalutare poi il tentativo, che avviene non solo a livello
locale, di coinvolgere il movimento anarchico in inchieste politico
giudiziarie che ipotizzano una improbabile alleanza tra anarchici e
gruppi armati di matrice veteromarxista. Chiunque abbia anche solo una
minima familiarità con la storia conosce benissimo le insanabili
divisioni che da sempre oppongono l'anarchismo e il comunismo
autoritario e le puntuali critiche che, fin dagli anni '70, sono state
mosse dagli anarchici alle cosiddette "avanguardie armate".
Ad oggi resta ancora in carcere il primo degli arrestati, "Il
Silvestre" ha decisamente e chiaramente affermato la propria
estraneità ai fatti e negli ultimi giorni ci sono state in
città una serie di iniziative in sostegno degli indagati che
sono culminate venerdì 11 giugno con un presidio sotto il
carcere.
Caotico Info - Pisa