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Umanità Nova, numero 22 del 20 giugno 2004, Anno 84

Senza frontiere
Brevi dal mondo



Grecia - Atene 19 giugno: giornata di azione contro i giochi olimpici
I giochi olimpici sono una remunerativa parata di macchine drogate, con profitti enormi per i padroni delle multinazionali. Una spettacolare festa internazionale, che distoglie l'attenzione sociale dalle rivendicazioni e dalle lotte.
Atene 2004, prima dei giochi olimpici
1) Sotto gli auspici dell'universale crociata "antiterrorista", lo Stato impone misure restrittive per opprimere ed imporre la sua disciplina sulla società, con l'aiuto della propaganda dei Mezzi di Disinformazione di Massa, leggi "antiterroriste", persecuzioni, telecamere di sorveglianza, informatori, poliziotti di quartiere, "zone rosse" in vari luoghi, servizi segreti interni ed esteri e forze armate della Nato.
2) Distrugge e commercializza gli ultimi spazi verdi rimasti nel bacino di Atene. Fra l'altro, una mattanza di animali randagi sta andando avanti.
3) Modifica le relazioni di lavoro a spese dei lavoratori, col consenso sospetto dei sindacati burocratici di stato. Al tempo stesso, lo sfruttamento sta raggiungendo nuove vette, col risultato di sempre più morti e mutilazioni causate dagli "incidenti" e dalla "negligenza".
4) Grazie a poliziotti e repressione, in agosto la città sarà svuotata dai "parassiti" (immigranti, barboni, senza casa ed ogni genere di gruppi "marginali"). Persecuzioni sono già cominciate, partendo dagli zingari che vivono in aree di accoglienza o rifugiati, ecc.
5) Tramite la promozione del volontariato, lo Stato tenta di crearsi dei complici nel crimine e presentare una falsa e distorta immagine del consenso sociale.

Le iniziative contro i Giochi Olimpici stanno andando avanti in Atene e altre città greche. Ciò malgrado, riteniamo che queste azioni debbano essere rafforzate e coordinate. Per cui facciamo appello a tutti i compagni di partecipare a questa Giornata di Azione contro i giochi Olimpici del 19 giugno e il loro effetto distruttivo, organizzando manifestazioni, occupazioni interventi e quant'altro, nei loro luoghi entro o fuori i confini dello stato greco, in un vasto movimento dinamico.
Sabotiamo i giochi Olimpici. Possano le Olimpiadi morire nel loro luogo di nascita.
Appuntamento ad Atene il 19, a piazza Monastiraki.
Anarchists' Initiative Against The Olympic Games; Anarchists' Coil; Anarchists' Intervention; Comrades from Panteios University; Anarchist Group "Otanis"; Anarchist Core "Social War"; Anarchist Core "Black Flag"; Anarchist Core "Barricades of Social Disobedience"; Anarchist Core "Denial"; Comrades.
(comunicato circolato in rete, trad. AEnne)

Israele –arrestati 6 "anarchici contro il muro"
Anarchici israeliani arrestati dopo avere rimosso i blocchi stradali che strangolano un villaggio palestinese.
L'8 giugno sei attivisti di "Anarchists Against Fences" sono stati arrestati per avere rimosso una barriera che di fatto strangolava il villaggio palestinese di Bezariya. I sei erano tra le molte dozzine di attivisti internazionali e israeliani arrivati sul luogo in mattinata. Insieme agli abitanti palestinesi gli attivisti hanno velocemente rimosso due cumuli di terra che erano stati ammucchiati dall'esercito e che bloccavano l'accesso degli abitanti a Nablus e Tulkarem.
Apparentemente militari e polizia erano stati colti alla sprovvista e non sono apparsi quando l'incrocio è stato aperto, permettendo agli abitanti di viaggiare liberamente per la prima volta da mesi. Ma sulla strada del ritorno sull'autobus in cui viaggiavano gli attivisti sono saliti dei poliziotti in borghese, che hanno preso tutti i documenti e fotografato i passeggeri. Inizialmente è stato detto che tutti erano in stato di arresto. Poi la polizia ha selezionato sei persone che considerava evidentemente essere i "capi" e li ha portati alla stazione di polizia di Ariel.  [Al momento non si sa quando e se siano stati rilasciati]. L'instancabile avvocata dei diritti umani Gabi Laski si sta occupando del loro caso.
Per ulteriori dettagli e per foto e riprese video:
o chiamate
+972-54-6327736/+972-54-5333364/+972-67-981647/+972-3-5283767
(trad. dall'inglese di Ricke)

Turchia – iniziative contro la Nato
Il 28 e 29 giugno si terrà ad Istanbul il vertice della NATO, l'armata delle guerre, dello sfruttamento e della povertà che in quell'occasione programmerà nuovi massacri.
In quei giorni si svolgerà un contro vertice, cui i compagni invitano tutti coloro che vogliono un mondo senza frontiere, senza sfruttamento e senza gerarchia. L'intento è quello di sviluppare la resistenza contro un vertice cui parteciperanno i presidenti ed i primi ministri di tutti gli stati membri della NATO.
I compagni hanno organizzato l'accoglienza nelle case sino al 25 giugno e, successivamente, si terrà un campeggio. Saranno attive anche un'équipe legale ed una sanitaria.
Chi intende partecipare prenda contatto in anticipo a questi indirizzi.
web : haziran2004.cjb.net; mail : antiotoriter2004(a)excite.com
Per leggere la dichiarazione:
Coordinamento Libertario contro la NATO
(trad. di Amria)

Messico – Chiapas: assassinato militante zapatista
In pieno giorno, in una via centrale della città di Chillon lunedì 7 giugno è stato assassinato Eduardo Vázquez Alvaro, militante indigeno di etnia Chol di 50 anni. Nel 1994 venne incarcerato e, in galera prese parte all'organizzazione "La Voz di Cerro Hueco". Tornato libero nel 2001, tornò a Chillon dove riprese l'attività. Eduardo è stato circondato da cinque uomini armati scesi da un'auto che lo hanno colpito ripetutamente con armi da fuoco. Quando ormai giaceva a terra gli si sono avventati contro con i machete.
Il giorno successivo centinaia tra zapatisti e simpatizzanti hanno dato vita ad una manifestazione di protesta nella quale hanno accusato i proprietari terrieri locali di essere gli ispiratori dell'omicidio. Un corteo di mezzi della polizia e dell'esercito che intendeva pattugliare la città è stato obbligato a ritirarsi colpito da un diluvio di pietre lanciate dai manifestanti.
Il brutale omicidio di Eduardo Vazquez Alvaro dimostra una volta di più che i grandi proprietari terrieri e i gruppi di assassini da loro pagati possono continuare a commettere i loro delitti nella totale impunità.
Da a-infos, trad. di Amria













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