Umanità Nova, numero 23 del 27 giugno 2004, Anno 84
Ad anno scolastico concluso forse è necessario ricordare cosa sta succedendo nella scuola italiana e a cosa andremo incontro, anche se spesso dalle colonne di questo giornale ne abbiamo già parlato.
La scuola che la nuova riforma ha disegnato è oscurantista, bigotta, fondata sui nobili valori della chiesa e dello stato.
Solo alcune citazioni, perché non si dica che siamo i soliti anarchici che inventano tutto. Tra gli obiettivi della storia in quarta/quinta elementare: "Leggere brevi testi della tradizione culturale della civiltà greca, romana e cristiana con attenzione al modo di rappresentare il rapporto io e gli altri, la funzione della preghiera, il rapporto con la natura"…
Sempre in quarta/quinta elementare "La peculiarità della religione cristiana e della sua influenza sia sull'integrazione tra Romani e popoli barbari, sia sulla nascita dell'Europa". E le citazioni relative a religione, sacro, morale, ecc. potrebbero occupare intere colonne.
Se alle superiori scompare la scienza, le scoperte di Galileo e Copernico sono relegate al rango di ipotesi, Darwin viene messo nel cestino, lo studio dei fossili anche, nella scuola elementare (pardon primaria), non esiste né la nascita della Terra, né l'evoluzione della specie. Anche i dinosauri tanto amati da bambini sono eliminati da una seconda estinzione, stavolta burocratica. L'uomo compare sulla Terra dal nulla, tutto ad un tratto… Chissà chi ce lo avrà messo?
Una scuola che fonda la formazione degli alunni sulla religione cattolica, sulle radici nazionali, regionali e comunali italiane… alla faccia della convivenza con altre culture tanto affermata a parole.
Nella scuola elementare anche altre sono le novità: l'introduzione di un orario obbligatorio e di ore facoltative. Tra l'orario obbligatorio vi sono però comprese le due ore di religione (facoltative). Perché allora non mettere la religione nell'orario facoltativo, come sarebbe logico aspettarsi? Perché non chiamare con il loro nome ciò che è facoltativo e ciò che è obbligatorio? Forse perché ciò che è facoltativo dovrebbe tornare ad essere obbligatorio?
Siamo proprio messi male ed i segnali degli ultimi mesi non sono certo migliori.
Il 25 maggio, ed il fatto è passato sotto un complice silenzio: pochi giornali gli hanno dato rilievo, la ministra Moratti e il card, Ruini, presidente della Conferenza Episcopale Italiana hanno firmato l'intesa sugli "Obiettivi specifici di apprendimento per l'insegnamento della religione cattolica" nella Scuola secondaria di primo grado (ex-scuola media).
La ministra, dopo aver ringraziato la CEI per il "rilevante contributo" afferma: "la CEI e il ministero stanno elaborando insieme una risposta pedagogica alle diverse problematiche emergenti, ispirata alla antropologia cristiana".
Questo termine nuovo indica che la religione diventa il punto da cui guardare tutta la storia dell'uomo: e fin qui nessun problema se fosse riferito solo a chi in quella religione crede, ma la ministra ne estende il concetto a tutta la scuola italiana, perché l'"antropologia cristiana " deve permeare tutti i programmi. La scuola diviene ufficialmente una scuola confessionale, dove la religione è il filtro attraverso cui guardare tutto. Perché, ordina il Vaticano, "la disciplina confessionale si inserisce perfettamente nel cammino di rinnovamento della scuola italiana, intende aiutare i cristiani ad approfondire la loro appartenenza religiosa e induce quanti cristiani non sono a confrontarsi lealmente con la religione che ha contribuito in maniera significativa a dare all'Italia un volto e un'identità". Non è un caso che l'intesa sia stata firmata proprio nell'Aula Magna della CEI: deve essere ben chiaro chi comanda.
A ciò si aggiunga l'annuncio dell'assunzione in ruolo di più di 15.000 docenti di religione, in un momento in cui la precarietà nella scuola è l'obbligo forzoso per gran parte degli insegnanti. 15.000 docenti che per insegnare non devono avere laurea, ma sono nominati direttamente dalle curie. Se poi la curia dovesse, dopo l'immissione in ruolo, ritirare ad alcuni di essi il permesso di insegnare di religione questi rimarrebbero ugualmente insegnanti di ruolo.
Una scuola fondata su dio, patria, famiglia e… stato.
L'aria che soffia nella scuola italiana è sempre di più avvelenata da retorica ed oppressione.
Le novità inventate dalla riforma Moratti rischiano di portare dei profondi cambiamenti nella scuola, parlo soprattutto di quella elementare, quella che conosco meglio. Una scuola che oggi funziona quando è fondata sulla relazione positiva tra adulto e bambino e tra adulti ed adulti, dove l'insegnamento passa attraverso il rispetto e la comprensione dell'altro. Una scuola dove in questi ultimi 25 anni, tante insegnanti hanno cercato di costruire un rapporto diverso ed attento con i bambini ed oggi vedono la loro idea di scuola frantumata dall'alto come se tutto quello che avevano fatto fino ad ora non valesse nulla.
Ma in tantissime scuole ci siamo opposte a tutto quello che sta accadendo e questo fa ben sperare… ne riparleremo a settembre.
R. P.