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Umanità Nova, numero 27 del 12 settembre 2004, Anno 84

Antimilitaristi in Lunigiana
Zeri: festa, incontro, informazione, azioni dirette



Un magnifico fine agosto ha accompagnato i quattro giorni della Festa Antimilitarista, svoltasi dal 26 al 29 in località Coloretta di Zeri, tra le montagne della Lunigiana.
Dopo la lunga serie di dinieghi dell'amministrazione di Filattiera, dove avrebbe dovuto svolgersi la manifestazione cui i compagni locali hanno risposto con l'occupazione per l'intera nottata del 12 agosto della sala del consiglio comunale della cittadina, la festa è stata spostata una ventina di chilometri più in là nella bella cornice di Zeri.
Gli antimilitaristi sono stati lì accolti con sostanziale favore dalla popolazione: numerosi sono stati coloro che hanno partecipato ai dibattiti, ai concerti, alle cene. Non è mancato chi ha contribuito con una cesta di prugne del proprio frutteto e chi ha messo a disposizione il trattore per portare le attrezzature più pesanti.
Sono stati quattro giorni di incontro cui hanno preso parte compagni dal Piemonte alla Sicilia, scambiandosi esperienze, idee, costruendo relazioni nuove e consolidando le vecchie.
I momenti di approfondimento sulla guerra, il militarismo, il montante nazionalismo hanno visto ogni giorno una partecipazione attenta e vivace.
Non sono mancati i momenti di controinformazione sul territorio con i due presidi svoltisi nelle mattinate di venerdì 27 e sabato 28 nei mercati di Villafranca e Pontremoli, nonché numerose azioni dirette sul territorio miranti a segnalare alla popolazione l'asfissiante presenza militare nella zona.
La Lunigiana, coi suoi castelli e i suoi paesaggi ameni, in realtà è uno dei territori maggiormente militarizzati d'Italia. Oltre al porto della vicina La Spezia che accoglie sottomarini atomici, ai cantieri che costruiscono dragamine e cacciatorpediniere, risalendo il Magra vi sono i depositi dell'entroterra di armi "segrete" fra le quali non è pura fantasia immaginare quelle nucleari leggere e pesanti. Fabbriche di esplosivi e d'armi, poligoni di tiro ove si sperimentano anche i "nuovi" metalli (uranio impoverito), depositi di munizioni, campi di addestramento, cisterne per il carburante, nonché una misteriosa ed inaccessibile discarica di rifiuti tossici, campi di addestramento ad uccidere anche all'arma bianca. Si va dalla Marimuni di Pallerone, dislocata in tre zone, dove è il deposito munizioni della Marina Militare, al deposito di carburante Maricarb sempre a Pallerone, per passare al campo di addestramento di Licciana, alla Mariconvers di Monti di Licciana, e poi alla ex polveriera Boceda ora campo di addestramento della Folgore e alla Mariserv di Scorcetoli. E questo è un quadro sicuramente riduttivo rispetto alle aree effettivamente dedicate al militare.
Nonostante il robusto rafforzamento della sorveglianza da parte di polizia, carabinieri e della stessa Marina Militare, installazioni militari, monumenti ai caduti, campi di addestramento, viadotti dell'autostrada sono stati visitati dagli antimilitaristi che vi hanno apposto striscioni, targhe e manifesti.


Giovedì 26 agosto, giornata di apertura della Festa, dopo l'ultimazione dei preparativi sono cominciati gli arrivi dei compagni e le prime incursioni dei ragazzi del paese venuti a curiosare.
Buon successo ha riscosso la mostra di manifesti antimilitaristi curata dall'Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana.
In serata cena e concerto hanno scaldato l'ambiente.
In nottata dall'ingresso del Campo di Addestramento della "Folgore" dell'area "Boceda" sono passati gli antimilitaristi che vi hanno apposto una grossa targa con la scritta: "Campo addestramento assassini". Nella stessa serata sul monumento ai caduti di Aulla è stato apposto un grosso manifesto con la scritta "Morire per la patria… morire per niente". A Villafranca, dove la mattina successiva si è tenuto in piazza un presidio di controinformazione, il tronfio monumento fascista dedicato all'aviazione è stato decorato con una scritta analoga. Tutte le iniziative sono state siglate F.A.I.

Venerdì 27 agosto, dopo il presidio mattutino, il pomeriggio ha preso il via il primo dei momenti di approfondimento e confronto previsti dal programma "Antimilitarismo: storia, ragioni, progettualità". L'assemblea è stata aperta dai due interventi di Italino Rossi, storico e studioso del movimento anarchico e Maria Matteo della redazione del settimanale Umanità Nova.
Rossi ha posto l'accento sulla storia dell'antimilitarismo di segno libertario che si è intrecciata con quella del movimento di emancipazione sociale, sfociando in grandi eventi quali la "settimana rossa". Figure esemplari come quella di Augusto Masetti che rifiutò la guerra, ammutinandosi e sparando al colonnello del proprio reggimento sono state disegnate con grande precisione ad una platea attenta e partecipe. Matteo si è altresì soffermata sulla progressiva modificazione del paradigma bellico che ha visto delinearsi "l'intervento di polizia internazionale" (prima guerra del Golfo), poi il mostruoso ossimoro della "guerra umanitaria" (guerra del Kosovo) per finire con la guerra "giusta", la guerra permanente contro il terrorismo inaugurata da Bush II in Afganistan e poi proseguita in Iraq. Matteo ha sottolineato come il continuo misconoscimento delle ragioni delle guerre e delle reali poste in gioco abbia un necessario contraltare nella propaganda nazionalista e patriottica con la quale si vuole costruire il consenso alla mostruosità bellica.
In serata il gruppo di Marco Bellagamba ha dato vita ad un vivace concerto che ha riscaldato l'aria frizzante della sera.
Nel corso della nottata il piazzale/parcheggio limitrofo alla stazione ferroviaria della città di Aulla, recentemente dedicato ai "martiri di Nassiriya" è stato ribattezzato piazza "Vittime del militarismo". Successivamente una macchina con a bordo alcuni antimilitaristi presenti alla festa di Zeri è stata fermata dai carabinieri della stazione di Aulla. I cinque compagni sono stati identificati e trattenuti per un'ora e mezza. Dopo la perquisizione dell'auto e le foto fatte ai manifesti trovati a bordo, i compagni hanno potuto allontanarsi senza che venisse sollevata loro alcuna contestazione.

La giornata di sabato 28 si è aperta con una manifestazione a Pontremoli in piazza Unità d'Italia, affollata per il mercato. Sono stati distribuiti volantini sulla militarizzazione del territorio e lanciati slogan antimilitaristi. Al termine i compagni hanno attraversato in corteo la piazza ed hanno raggiunto il monumento ai caduti la cui lapide commemorativa è stata ricoperta dalla scritta "Morire per la patria? Morire per niente!". La piazza stessa è stata intitolata alle vittime del militarismo.
Durante le prime ore del pomeriggio sull'autostrada A15 che collega La Spezia a Parma, al km. 82 sul viadotto "La macchia" sovrastante il Campo di addestramento della "Folgore" all'ex polveriera di Boceda, è comparso uno striscione di circa 7 metri con la scritta "Addestramento Killer della 'Folgore'" ed una freccia ad indicare il posto.
A Monti di Licciana sulla strada per il passo del Lagastrello c'è la zona militare "Mariconvers" le cui attività non sono note ai comuni mortali. Sulla strada, come di consueto per questo tipo di installazioni della Marina Militare, appaiono edifici dismessi, mentre la base vera e propria è poco visibile nell'interno. Sulla recinzione esterna di "Mariconvers" sabato pomeriggio ha fatto la sua comparsa, proprio accanto alla scritta "zona militare – divieto di ingresso" uno striscione con scritto "Né Stati, né eserciti – FAI".

Nel pomeriggio l'assemblea dedicata a "Guerre globali: dalla guerra umanitaria alla guerra permanente" è stata particolarmente affollata. Molto apprezzato l'intervento di Salvo Vaccaro, studioso di geopolitica e collaboratore della stampa anarchica.
Vaccaro, dopo aver delineato un quadro dei conflitti in corso e delle poste in gioco, ha offerto numerosi spunti per un dibattito sulle strategie di opposizione alla guerra ed al militarismo.
Ne è seguita una discussione ad ampio raggio protrattasi sino a tardi.
In serata, dopo una cena come sempre ottima preparata dai compagni del gruppo cucina, la festa è proseguita con il concerto della a-band.

Domenica 29 agosto Stefano Raspa del "Comitato Unitario contro Aviano 2000" e Andrea Licata, studioso di tematiche antimilitariste hanno introdotto l'assemblea sul tema: "Guerra interna: dal welfare al warfare. Militarizzazione del territorio, esercito professionale, propaganda militarista e nazionalista". Raspa si è soffermato sulle problematiche inerenti alla definitiva costituzione di un esercito professionale e sulla propaganda per l'arruolamento, Licata ha illustrato una propria ricerca sulla militarizzazione dell'ateneo goriziano. Ne è scaturito un lungo dibattito.
Nel pomeriggio, chiusi il bar e la cucina per consentire la partecipazione di tutti, si è svolta l'assemblea conclusiva, mirante a delineare i prossimi appuntamenti dell'"Assemblea Antimilitarista ed Antiautoritaria". Nei mesi uscirà un opuscoletto rivolto ai giovani delle scuole superiori, quelli più soggetti alla martellante campagna di arruolamento dell'esercito: la pubblicazione sarà agile e semi-gratuita, anche grazie al contributo proveniente dalla Festa.
Un momento per tutti importante sarà l'opposizione alle celebrazioni militariste del 4 novembre, la costruzione di una campagna contro la prossima finanziaria di guerra, e la partecipazione alla manifestazione nazionale anarchica contro la Nato promossa dal Coord. Anarchico Veneto per sabato 13 novembre a Mestre.
Il prossimo incontro dell'Assemblea Antimilitarista ed Antiautoritaria è fissato a Torino (corso Palermo 46) per domenica 5 dicembre.

Foto della Festa a questi indirizzi:
http://italy.indymedia.org/news/2004/09/613468.php
http://italy.indymedia.org/news/2004/09/613475.php
http://italy.indymedia.org/news/2004/09/613485.php

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