Umanità Nova, numero 28 del 19 settembre 2004, Anno 84
È convenuto parecchio al Ministro della Salute Girolamo Sirchia
che questo periodo dell'anno, purtroppo, negli ultimi tempi, sia sempre
denso di tragici eventi. Così la sua clamorosa figuraccia
è in qualche modo passata in secondo piano. Anche se non per i
più attenti.
Apro una parentesi, sempre in tal senso. Le tragedie cancellano le
tragedie precedenti? Io non credo, ma, per la verità sono
smentito. L'8 settembre nessuno ha parlato dell'8 settembre 1943. E
l'11 settembre, per me, prima che l'anniversario dei tragici attentati
alle Twin Towers, per almeno 28 anni, è stato l'anniversario del
golpe in Cile…
Ma torniamo al nostro valido Ministro, valido nel senso di valido
rappresentante di questo governo di persone poco serie e con
scarsissima dignità. E anche poco senso del ridicolo, togliendo
di fatto spazio alla notizia, del 7 settembre, che rivelava come, a
Pavia, si fosse riusciti a "guarire" (così è stato detto
all'inizio) un bambino di 5 anni da una malattia grave e invalidante,
la talassemia major, utilizzando delle cellule del cordone ombelicale
prelevate da due gemelli, suoi fratelli, appositamente e miratamene
messi al mondo dai genitori, tramite fecondazione artificiale omologa
(ovuli e spermatozoi forniti dai genitori stessi). Notizia in taglio
alto, e intervista a piè di pagina con il Ministro, il quale,
senza peli sulla lingua, parla di conquista della scienza, di traguardo
importantissimo da parte degli scienziati italiani, di trionfo della
tecnica di prelievo da cellule del cordone ombelicale, che non prevede
il sacrificio di embrioni e così via. Altri scienziati e medici,
intervistati, plaudono e gioiscono. Insomma, ogni tanto una buona
notizia.
Ma, il giorno dopo, la doccia fredda. Salta fuori infatti che l'impresa è stata portata a termine grazie a una serie di manovre, effettuate in Turchia, che la legge italiana, nuova e recente, voluta tra gli altri dallo stesso Sirchia, proibisce. Nello specifico sono vietati in Italia la produzione di un numero di embrioni maggiore di 12, la diagnosi pre-impianto sugli stessi, e la conseguente scelta degli embrioni sani, per poterne utilizzare le cellule, prelevate dal cordone ombelicale, per trapiantarle nel fratello malato.
La vicenda drammatica di Beslan è venuta in aiuto, insieme ai
rapimenti vari di giornalisti e delle "due Simone" a Baghdad (non
c'entra niente, ma auguro loro di tornare sane salve presto a fare
ciò che facevano per il popolo iracheno, al di là delle
sigle degli schemi…). L'opinione pubblica è stata
comprensibilmente catalizzata, e di Sirchia e della sua gaffe nessuno
parla più.
Invece credo che alcune considerazioni siano utili e necessarie.
Il Ministro si è difeso il giorno dopo dicendo che non sapeva nulla della diagnosi pre-impianto e di tutte le altre (secondo la legge italiana) illegalità effettuate in Turchia. A parte il fatto che non sembra molto credibile, anche se fosse, ci si domanda che cosa sia meglio (o peggio). Un Ministro della Salute che esprime gioia e trionfo su una notizia scientifica senza conoscerne a fondo i dettagli, o che, per cavalcare la tigre della notizia di sicuro effetto (in tempi duri) e poter saltare sul carro del vincitore, non esita a nascondere un "dettaglio" che lo costringerebbe a dover quanto meno fare autocritica ed ammettere di avere preferito la sudditanza politica al beneficio dei malati? Tra l'altro, il tono del Ministro, nelle prime dichiarazioni, era quasi di rivendicazione del successo…
Una persona seria, se non altro per fugare le legittime
perplessità che una situazione del genere crea nelle persone
dotate di raziocinio e autonomia di giudizio, avrebbe dato le
dimissioni. E magari il suo capo (e cioè del governo) si sarebbe
sentito in dovere di dire la sua. Niente di tutto questo. Lo Stato
prevede (come nel caso del voto e di altri ingannevoli diritti) questo
genere di cose quando serve la demagogia, per coprire le
iniquità di questa organizzazione sociale. Purtroppo gli eventi
hanno fatto sì che non ce ne fosse bisogno.
Ma, al di là dei personaggi, di bassissimo profilo, e che
nemmeno l'operetta considererebbe degni, mi interessa anche notare come
il significato del fattaccio mostri all'osservatore nemmeno troppo
attento altri aspetti, di fondo e ancora più gravi.
Questa legge sulla fecondazione artificiale è stata sostenuta da
sudditi. I mandanti sono il papa e i cardinali. In altre parole il
Vaticano. Questa legge ci ha collocato agli ultimi posti nel mondo per
quanto riguarda la ricerca scientifica, e, a parte le nazionalistiche
questioni di prestigio, genera disagi a volte incolmabili per i
cittadini, i quali sono costretti, se vogliono risolvere un problema di
salute, ad andare all'estero. In uno qualsiasi dei paesi limitrofi,
islamici o meno che siano. Certo bisogna che i cittadini in questione
siano disposti a spendere circa 10.000 euro a tentativo, e questo
costituisce una inaccettabile discriminazione, ma per la salute, si sa,
si è disposti a tutto.
Vale la pena di domandarsi fino a quando si potrà tollerare una situazione così anomala di ingerenza da parte di uno stato straniero, come il Vaticano, nelle vicende del nostro paese in particolare, ma, anche attraverso il ricatto ideologico e morale, in tutto il mondo dei cattolici. A scapito della salute, del benessere, della cultura e della crescita degli individui, e dunque dell'Umanità. Prima ancora che di principi rivoluzionari, qui si tratta di banalissimi principi dello stato liberale…
A margine, vorrei sottolineare altri due aspetti, apparentemente
trascurabili, ma secondo me importanti comunque. Il primo è che
in realtà il bambino in questione, contrariamente a quanto si
è detto all'inizio, purtroppo non è certamente e
definitivamente guarito, ma i primi notevoli miglioramenti lasciano
un'ottima speranza che la malattia sia stata debellata. Insomma, meno
trionfalismo farebbe bene a tutti, e, tra l'altro darebbe meno da
pensare.
La seconda è che il Ministro, in qualità di Ministro, ha
fatto avere al Policlinico di Milano (dove lavora da 30 anni) un
finanziamento di 400.000 euro. Conflitto di interessi? Che cosa
significa questa espressione?
Paolino